12. 𝑠𝑖𝑒𝑡𝑒 𝑢𝑔𝑢𝑎𝑙𝑖

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«fratello si! troppo ma che ci fate qua? e tommy?»
lei rimase lì, ad ascoltarli, anche se in quel momento voleva solo andarsene.

«stavamo a roma, poi abbiamo visto che eri qua e siamo passati. eh tommy aveva da fare, ma prossima volta tutti insieme, promesso»

«adesso tu ci dici qualche posto per divertirci, capito fratellino?»
disse wax verso il più basso tra i due.

poi finalmente, il più alto si accorse della sua presenza e guardò subito wax chiedendo spiegazioni.

«lei chi è bro? stai con qualcuno e non ce lo dici»

«per fortuna siamo free entrambi, non mi ci metterei insieme neanche se mi pregassero»

«che simpatica, sempre simpaticissima»
disse il rosso infastidito ma proprio non le interessava.

il riccio si avvicinò per salutarla e presentarsi finalmente.

«sono nicolò ma penso che mi conosci per via di amici, se conosci wax...»

«in realtà non ho visto amici»

«e come lo conosci? comunque io sono samuele ma chiamami anche samu»
chiese il più basso, lei sospirò cercando di pensare ad una cosa plausibile da dire ma la verità è che non c'era.

«una storia lunga che è meglio lasciar stare. io sono micol, vi conoscete da tanto? perché sembra che vi conoscete da sempre»

«nono dal programma, siamo diventati come fratelli»
rispose sempre nicolò, samu parlava di meno, forse più timido.

dagli accenti però potette intuire che nicolò fosse di roma, mentre l'altro proprio della sicilia, forse di palermo addirittura.

«c'è anche pietro bro?»

«si, facciamo che dopo mi scrivete e ci becchiamo tutti in un locale, così ci divertiamo»

«assolutamente! vieni anche te eh, ci dobbiamo conoscere meglio, devo sapere come fai a sopportarlo»
disse sempre lo stesso, accennando un sorriso divertito.

lei scosse il capo divertita allo stesso modo e prima di andare via rispose.

«in realtà non lo sopporto»

i due tornarono in hotel completamente in silenzio. lei non aveva nessuna intenzione di intraprendere una conversazione con lui dopo la precedente e lui sicuramente la medesima cosa. avevano entrambi un caratterino difficile da gestire, quasi impossibile e nessuno dei due si rendeva conto che la soluzione era gestirlo insieme.
quando tornò in stanza sua sorella iniziò con le domande, lei rispose a monosillabi, non avendo molta voglia di parlare.

di sicuro eleonora aveva intuito che fosse successo qualcosa ma per fortuna non si focalizzò troppo, capendo forse che non era il momento più adesso.
poco più tardi le arrivò il messaggio da parte di pietro.

baciogitano: tra cinque minuti giù che andiamo in un locale all'aperto.
mi raccomando, cerca di fare la brava

micol: solo se tuo fratello mi sta alla larga stasera.
visualizzato.

per fortuna si era vestita poco prima, quindi scese quasi subito insieme a sua sorella.
salutò pietro snobbando del tutto wax, poi salutò i loro amici, che erano sempre presente. entrarono in macchina che in men che non si dica arrivò velocemente nel locale.
scese dalla macchina non appena si fermò, fece per entrare ma sentì prenderle il braccio.

«che cazzo avete combinato oggi? waxi è nervoso almeno quanto te»
certo pietro voleva sapere ma lei si era rotta di dare spiegazioni al biondo.

uragano || waxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora