Erano entrambi silenziosi, forse nessuno dei due aveva il coraggio di tirar fuori l'argomento. poteva riuscire a vedere perfettamente l'espressione di wax del tutto agitato. all'improvviso poi lo vide sospirare e si sedette sul suo letto, lei lo seguì sedendosi di fianco a lui.
«non pensavo che fosse così difficile»
disse mentre iniziò a torturarsi le mani.
una cosa che aveva sempre notato ma non aveva mai avuto il coraggio di chiedere al rosso, era la piccola ferita che aveva sul viso che ogni tanto era più evidente di altre volte. quel graffio però aveva sempre pensato che faceva parte di lui, quindi a lungo andare era diventata una cosa normale per lei.
«da quando mi ricordo non penso di aver mai capito come è l'amore. cioè so le cose che sanno tutti: quando sei innamorato ti vengono le farfalle e non fai altro che pensare a quella persona, sopratutto fai di tutto per lei. a me questo non succedeva mai però. baciavo qualcuna, magari mi ci mettevo insieme ma il massimo era un mese perché non me ne innamoravo mai. io non ho mai capito se questa cosa dipende dalla situazione particolare che ho avuto con i miei, non mi va neanche di star qui a dirtelo, però ricordi? ti ho detto che siamo una famiglia strana e non mentivo per niente.»
abbassò lo sguardo guardandosi le mani, lei rimase in silenzio aspettando che continuasse.
«pietro l'unico che c'è sempre stato ma anche l'unico con cui ho fatto parecchie cazzate. sono un guaio vivente micol, un paio di volte è capitato che stavamo via tutta la notte facendo preoccupare mamma e tante, tante altre cose. amici mi ha aiutato tanto e mi ha fatto capire che in realtà io l'amore lo vorrei e vorrei sentirmi tanto nei modi in cui si sentono tutti. l'unica cosa che mi ha sempre bloccato è stata una domanda: e se la metto nei guai? poi invece sei arrivata tu. però mic ti devo dire che non riesco ad aprire il mio cuore. non so come io abbia fatto già a dirti tutto questo, non sono tipo di parole e per questo ho fatto ciò che mi riesce meglio: scrivere.»
disse prima di prendere dalla tasca dei suoi jeans un biglietto che diede in mano a lei.micol prese il biglietto e se lo rigirò tra le mani un paio di volte, poi finalmente prese coraggio e lo aprì.
era un po' disordinata la scritta ma stranamente riusciva a leggerla lo stesso, prese un grande respiro e poi iniziò a leggere il tutto, mentre il rosso era lì di fianco a lei che la guardava.«quando ho iniziato a scrivere colori, ero ancora all'interno di Amici e quando sono uscito non ero pronto per finire la canzone. sento che ancora c'erano cose dentro di me che non capivo e sentivo sopratutto di non essere pronto al cento per cento di provare nuove sensazioni. Sai micol? quando sei entrata lo hai fatto come un uragano, hai distrutto tutto e mi hai fatto prendere questi nuovo colori, di cui io non sapevo l'esistenza.
ho presto talmente colori per starti dietro che ho perso il conto di quanti erano. Come dico sempre io, non conosco l'amore ma conosco benissimo i miei guai che sono tanti ma adesso li so controllare. Da quando ci sei tu so controllare molte cose e non lo avrei mai detto. se prima conoscevo solo le mie storie, ora ho imparato a conoscere anche le tue e so perfettamente che sono complicate almeno quanto le mie. Sai però cosa mi piace di noi due? il fatto che abbiamo deciso di creare una storia tutta nostra, complicata, piena di crepe ma in fondo riesce a stare in piedi.
Io micol voglio prometterti di alleviare le tue Vertigini, quelle paure che ti spaventano tanto e che ti hanno fatto essere la persona che sei adesso. "Ma cupido non viene mai" l'ho sempre pensato anche io, ma micol, te sei lo scotch che mi ha tenuto insieme, sei quello scotch resistente che una volta usato non si stacca neanche se si fa pressione su.Sei entrata dentro la mia testa, quindi puoi conoscere Matteo Lucido al cento per cento adesso. »
micol ripiegò il biglietto del tutto in silenzio, mentre il cuore aveva iniziato a battere all'impazzata. la verità era che quello non era mai successo in vita sua. nessun ragazzo le aveva detto parole di quel genere, figuriamoci scritte su carta. in quel momento si sentiva scombussolata, come un grande uragano che si era scatenato dentro di sè, aveva messo sottosopra tutto dentro di lei, ed adesso pianto piano doveva rimettere in ordine. come poteva mettere in ordine tutto da sola? c'erano troppe cose e pensava per un attimo di non potercela fare. spaventa sempre quando succedono cose nuove ma l'importante è potersi rialzare e micol era un esperta nel farlo.
quindi piano piano decise di calmarsi, si rigirò il foglio tra le mani più volte, era nervosa ma la cosa che l'avrebbe innervosita ancora di più era quella di guardare gli occhi di wax, di fianco a lei. però doveva farlo, sapeva benissimo che quell'incontro doveva avvenire.
in quel momento le parole della lettera le risuonarono in testa, come anche le parole dette da lui poco prima: cosa voleva dire quello? che finalmente era pronto per mettersi insieme a lei o che voleva continuare ancora nel limbo, senza mettere le cose chiare per entrambi?
wax starà pensando che questo silenzio non sia nulla di positivo, devi dire qualcosa micol, parla. fagli capire che ti ha fatto piacere. fagli capire che vuoi di più, chiaro e tondo.«wow»
davvero? solo questo micol?il rosso la guardò e così dovette incrociare quegli occhi marroni che le faceva sempre un effetto che non sapeva spiegare a parole.
«ho sbagliato, non è vero? ecco lo sapevo»
disse lui a quel punto alzandosi ma lei gli prese il braccio e lo tirò indietro.
sei una cogliona.«non hai sbagliato, solo che non me lo aspettavo, letteralmente»
sospirò e poi lui tornò a sedersi, doveva assolutamente trovare il modo di prendere coraggio e dire qualcosa che abbia senso.
«tu mi piaci wax, lo sai benissimo ma io di tutto quello che hai detto non ho capito la cosa di cui più ho bisogno di sapere»
abbassò lo sguardo, non riuscendo a tenerlo adesso e sopratutto non riuscendo più ad andare oltre con il parlare.tutto tremendamente imbarazzante.
«cosa?»
«vuoi stare con me o no? Matteo mi stai mandando fuori di testa, te lo giuro io ho bisogn-»
non riuscì a finire la frase perché lui le afferrò il viso e poi le lasciò un bacio.uno di quel baci voluti, con passione, che chiunque vorrebbe avere. mosse le labbra contro le sue, godendosi quel bacio che si era approfondito con la lingua. le loro lingue si intrecciarono non potendo più sopportare il fatto di essere separate, poi lui si staccò e posò la fronte contro quella di micol, alzò gli occhi e la guardò.
«si, voglio stare con te micol»
a quelle parole si sentì mancare il respiro.lo aveva detto, aveva pronunciato quella frase. in quel momento si sentiva come se finalmente quel vuoto che si sentiva dentro si fosse riempito, come se le servivano proprio quelle esatte parole per sentirsi in pace con se stessa.
sapeva che poteva essere solo l'inizio e che non era neanche sicuro che quelle parole sarebbero rimaste incise per sempre proprio come un tatuaggio, però micol sapeva che quelle parole un po' la liberavano dalle sue vertigini. si, perché a micol nella vita serviva quello: qualcuno che si assumeva la responsabilità di alliviere quelle vertigini che si portava dentro da tempo e wax, ne era in grado, era in grado di farlo, inconsapevolmente.«probabilmente te lo chiederò di ripeterlo tra qualche minuto»
disse accennando una piccola risata, matteo la guardò facendo un piccolo sorriso, poi le lasciò un bacio sulle labbra, mentre mise la mano dietro la sua nuca.«me lo farai dire per tutte le volte che non te l'ho detto, vero?»
la bionda annuì, facendo ridere il rosso ma smise dimostrandosi sereno in viso.
era come se anche lui si fosse liberato di qualcosa e si sentisse più leggero.
«non mi importa, lo farò, se questo può servire a farti capire quanto io tenga a te»«wax»
lo richiamò, lui la guardò negli occhi ed aspettò che lei continuò a parlare.
«quel secondo biglietto per Tedua, ha sempre avuto un proprietario, non potrà mai essere di nessun altro»in qualche modo, i due insieme tenevano fermo l'uragano che c'era intorno a loro, ogni volta che stavano insieme.
spazio
avevo promesso che oggi avrei postato e quindi eccoci qui.
mi dispiace che ci ho messo tanto, ma purtroppo sto attraversando un periodo un po' così, con poche idee e infatti non penso di riuscire a continuare l'altra storia su wax.per quanto riguarda questa, non so quando riuscirò a scrivere un prossimo capitolo ma penso che ce ne saranno solo altri due + un epilogo, che non ho mai scritto ma per questa storia necessito di farlo.
grazie per essere pazienti, vi voglio bene <3
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uragano || wax
Fanfikce𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘦' 𝘶𝘯 𝘱𝘰' 𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢𝘳𝘥𝘰. 𝘵𝘪 𝘧𝘢 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘵𝘦 𝘦 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘯𝘤𝘪𝘴𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘶𝘯 𝘵𝘢𝘶...