uragano || wax

52. 𝑛𝑜𝑛 𝑒' 𝑚𝑎𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑒𝑛𝑜

micol non sapeva come ma era riuscita a tornare a dormire nel suo letto. non ricordava tantissimo della serata, sapeva solo che dopo il terzo gin lemon era completamente andata. provò ad alzarsi mettendosi seduta, ma le girava talmente la testa che si lasciò scivolare di nuovo sul letto. per fortuna qualche minuto dopo entrò sua sorella, con un bicchiere d'acqua e un'aspirina, glieli posò sul comodino e poi si sedette sul letto vicino a lei.

«cosa ho combinato ieri?»
chiese subito micol guardando sua sorella, nel tempo prese il bicchiere e l'aspirina, mandò tutto giù, sperando che la facesse sentire meglio in fretta.

«a parte aver quasi baciato pietro? il solito»
ah si, lo ricordava bene.

purtroppo quello se lo ricordava benissimo anche se voleva non ricordarlo. si vergognava così tanto per averlo fatto, perché in realtà non voleva ma la sua testa le aveva detto è lucido! peccato che fosse il fratello sbagliato e quindi aveva fatto un'enorme figuraccia.
si portò una mano sul viso e poi si ricordò del messaggio di wax, come un lampo. quel messaggio. ancora adesso ci pensava incredula, non si sentivano da settimane eppure lui le aveva scritto comunque gli auguri. micol tastò il letto cercando il telefono e quando lo trovò, lo sbloccò e vide che aveva un'altro messaggio da wax, solo che quando aprì la chat vide che in realtà quel messaggio era in risposta a lei.

micol: mi manchi waxiello

purosangue🖤: e se ti dicessi che domani sono là?

purosangue🖤: ho bisogno di parlarti

ma cosa cavolo le aveva detto il cervello di scrivere a wax che le mancava? si era vero, il rosso le mancava ma dirglielo non era di certo un comportamento da lei. infatti non a caso era ubriaca quando lo aveva scritto.
e se ti dicessi che domani sono là?
wax oggi era là? wax oggi sarebbe arrivato?
merda merda merda.
micol sei un disastro fai solo casini.

sua sorella la guardò confusa, non capendo bene del perché micol era spaventata a morte attualmente, con il telefono in mano. la spaventava così tanto incontrare di nuovo wax che quella paura aveva iniziato a far parte di lei da quando i due non si vedevano più. girò il telefono, facendo leggere la conversazione ad eleonora, che sorrise quasi sollevata.

«nono ele, io non voglio che viene»
bloccò il telefono buttando di nuovo la schiena sul letto.

e se wax stesse facendo parte delle proprie vertigini?
sarebbe stato un guaio, un grosso guaio.

«prima o poi sarebbe venuto lo sai? è il fratello di pit ti ricordo»
nel sentire pure l'altro nome voleva sotterrarsi.

scappare era l'unica cosa da fare, l'unica cosa che le diceva il cervello ma le gambe volevano rimanere lì immobili sul letto.
si mise entrambe le mani sul viso esausta da quella situazione, poi sentì bussare alla porta e quando tolse le mani, vide sara entrare.

«possiamo parlare?»
chiese subito, micol annuì e poi l'amica si mise di fianco ad ele.
tutte e tre si dicevano sempre tutto, quindi non c'era il bisogno che eleonora se ne andasse.
«ieri tu-»

«lo so e mi dispiace sara, ero ubriaca ed era l'alcol ad aver preso il controllo. pietro non mi piace, è il mio migliore amico e purtroppo la mia testa pensa ancora ad una sola persona»
sospirò e poi distolse lo sguardo. che situazione di merda.

«l'hai fatto davanti a me micol ed ho capito che io e lui ci divertiamo soltanto ma sai benissimo che abbiamo una regola noi due. nessuna delle due in qualsiasi caso ci prova con il tipo dell'altra.»
aveva più che ragione e le dispiaceva un mondo aver fatto quello davanti a lei.