25. 𝑡𝑖 𝑣𝑜𝑟𝑟𝑒𝑖 𝑏𝑎𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒

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micol ci mise un po' a rispondere, il suo pensiero della esibizioni la rendeva un po' instabile. era per la canzone certo ma anche per il fatto che lui gliene aveva dedicato un pezzo.

«tu sei pazzo»
disse solamente e poi il rosso la guardò sorridendo.

«ok vi lascio da soli»
parlò angelina, ancora lì, forse di sentiva di troppo ed aveva tutte le ragioni del mondo.

«a quanto pare si e quando mi è mai successo di dedicare qualcosa a qualcuno»
a quel punto wax si piazzò davanti a lei, ancora con un sorriso sulle labbra.

«a me risulta che lo hai fatto ad amici»
non poteva non cacciare l'argomento.

matteo ridacchiò appena e poi la guardò negli occhi, la stava guardando più di tutte le altre volte e questa cosa la rendeva molto instabile.

«te lo ha detto eleonora? come mai chiedi di me?»

«non importa.»
sapeva benissimo dove voleva andare a parare ma non era il momento per confessargli che a lei lui piaceva, anche molto.
wax sorrise ancora fastidiosamente, poi avvicinò il suo viso a quello di lei.

«se ti dicesse che ti vorrei baciare, cosa faresti?»
ti vorrei baciare.
quelle parole le fecero palpitare il cuore talmente forte che pensava che wax lo poteva sentire.

un altro bacio l'avrebbe messa in confusione ancora di più ma nello stesso tempo voleva farlo con tutta se stessa.
sarebbe diventato come la droga, più si prendeva più diventava impossibile da non prendere. creava dipendenza ed era sicura che se si sarebbero baciati ancora, piano piano sarebbe diventato così.

«wax...»
disse sottovoce ma il rosso poteva sentirla benissimo.

ad un certo punto lui fece intrecciare una mano con la sua e quel contatto pelle a pelle le diede di nuovo una scarica elettrica. non sapeva neanche se fosse normale sentire quelle sensazioni ma non poteva farci niente, neanche nasconderle come aveva fatto fin'ora.
matteo la guardò ancora un po' negli occhi ma poi iniziò ad alternare lo sguardo tra occhi e labbra. sta fermo, no. non farlo.
c'è eleonora, angelina, mattia, samu, alessio, no non farlo davanti a tutti.
wax stai fermo.

«voi due volete fare i piccioncini o vi unite a noi?»
si allontanarono di scatto, sentendo la voce di mattia che si era avvicinato ai due con un gran sorriso.

mi una mano sulla spalla di micol e l'altra sulla spalla di wax, poi scompigliò i capelli al rosso che sistemò quasi subito.
matteo diede un ultimo sguardo a micol, poi si unì agli altri, lei lo seguì a ruota.
la tempesta si era fermata, niente uragani, almeno per questa giornata.

il giorno seguente lei era tornata a Milano insieme a sua sorella, doveva studiare per evitare di non arrivare preparata all'esame che avrebbe dovuto sostenere il mese prossimo.
ogni tanto le venivano in mente immagini della giornata precedente, sia quando wax era arrivato e l'aveva salutata con quel bacio sulla tempia, sia al post concerto, insieme ai suoi amici e sopratutto il quasi bacio che si erano dati.
cosa ti succede micol? non fai altro che pensare a lui, ti ha invaso la testa, vuoi eliminarlo o continuare a fare in modo che lui continui ad invaderla completamente? sai perfettamente che non ci vorrà tanto per l'ultima cosa.
ma forse l'ultima cosa era la cosa giusta da fare, forse era veramente arrivata l'ora di aprirsi e di mostrarsi, perché quel sentimento era impossibile alleviare.

stava finendo di terminare un disegno per l'università, con le cuffiette nelle orecchie e ovviamente la Divina Commedia ad accompagnarla, quando arrivò un messaggio su ig ed andò a guardarlo sorridendo subito dopo.

uragano || waxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora