36. 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜

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ormai lei era a Milano, tornata alla propria routine ed aveva lasciato spazio a wax per potersi concentrare sull'ultumo instore che aveva da fare. i due ormai si erano scambiati finalmente anche i numeri di telefono e si scrivevano sempre, qualsiasi cosa.

era strano per lei, sentirsi con qualcuno, dato che alla fine o se li baciava solo o ci andava a letto ma finiva tutto lì. con wax si stava concretizzando un qualcosa, un qualcosa che pensava non potesse neanche esistere nella propria vita. come se per tutta la vita hai vissuto con delle consapevolezze e poi ad un certo punto scopri che ce ne sono delle altre, anche migliori di quelle già conosciute.

micol aveva sempre paragonato la propria vita ad un disastro atmosferico. come ogni disastro atmosferico che si manifestava, i danni erano enormi. l'incontro di wax aveva causato più disastri atmosferici del dovuto, perché i due insieme ne creavano uno enorme che forse era impossibile da fermare. quindi da quando lo conosceva, aveva questa sensazione di agitazione costante, come se da un momento all'altro i due insieme potessero far implodere il modo. semmai uno dei dove dovrebbe svegliare in sè quel suo lato, allora non ci sarebbe stato nessuno scampo per nessuno, per il semplice fatto che quando si manifestava, già per micol, distruggeva tutto, non osava immaginare cosa sarebbe accaduto se si manifestava in entrambi i casi contemporaneamente.

una cosa che la faceva ragionare molto, era il fatto che anche le persone a loro vicine, si erano accorte che loro due insieme erano una bomba ad orologeria e forse sotto sotto un po' aveva paura di quel che potessero causare. almeno questo era il pensiero di micol.

purosangue🖤 :  Ravenna da Milano è troppo lontana?


micol: ok cosa hai in mente?


purosangue🖤 : che ne pensi se vieni qui?


micol: te non torni a Milano domani?

purosangue🖤 : in teoria ma sicuramente non avrò molto tempo

purosangue🖤 : niente pietro o altri di mezzo, solo noi insieme

purosangue🖤 : rimaniamo solo un giorno, ti prego ho tipo bisogno

micol: addirittura bisogno

micol: vorrei tanto wax, ma se parto adesso arrivo lì per le dieci di sera, non so quanto conviene

Ravenna distava almeno tre ore di macchina e due ore e qualcosa con i mezzi, calcolando il fatto che comunque non avrebbe guidato, due ore di mezzi era stancante sopratutto di sera. micol però sapeva benissimo che il rosso non avrebbe rinunciato tanto facilmente.

purosangue🖤 : ho fatto arrivare una macchina lì a Milano, così risparmiamo alcune ore. si, prego micol

micol: te sei veramente pazzo

micol: e se ti avessi detto di no?

purosangue🖤 : impossibile, lo so che vuoi stare con me

micol: sei veramente insopportabile, te lo hanno mai detto?

purosangue🖤 : qualche volte

purosangue🖤 : a fra poco micolina:)
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scoppiò a ridere per quel nomignolo e scosse il capo. non aveva mai seguito un ragazzo ovunque, eppure con wax stava succedendo. non sapeva come ma in qualche modo si era girata quasi tutta l'Italia insieme a lui, era come se fossero fidanzati a tutti gli effetti ma senza esserlo.
la situazione era sempre più strana ma sopportabile, almeno per il momento.

uragano || waxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora