43. 𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑏𝑖𝑜𝑛𝑑𝑎

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silenzio e ancora silenzio. il rispondere a quella sua domanda per wax, era diventato la cosa più complicata del mondo, quando invece era molto facile. però micol non pensava quanto fosse effettivamente importante per lui dire quella cosa ma lo avrebbe scoperto presto.

«ho promesso a mia mamma che ti avrei portata a casa, per farti conoscere»
lo potette sentire degludire e poi distolse lo sguardo, dal suo comportamento potette intuire che fosse in imbarazzo.

«te quando sei andato a Milano hai parlato di me?»
chiese a quel punto lei stupita.
in realtà non pensava che wax potesse parlare di lei ai propri genitori.

in fin dei conti i due non erano ancora fidanzati, erano qualcosa si, ma non quel termine. quindi parlare di lei ai suoi genitori era un passo veramente importante, questo voleva dimostrare quanto effettivamente micol fosse importante per wax.
il rosso non riuscì a rispondere, perché adesso, sua sorella si era avvicinata, forse preoccupata. eleonora mise una mano sulla spalla di micol e la guardò proprio con quell'aria preoccupata.

«va tutto bene?»
chiese a quel punto e diede anche un'occhiata a wax lì vicino.

micol subito annuì e fece un piccolo sorriso verso la sorella. così nora si tranquillizzò e loro tre tornarono finalmente dagli altri.
l'aria era meno tesa e molto più tranquilla, lei e wax non erano seduti vicino ma ogni tanto si lanciavano degli sguardo, dove si sorridevano a vicenda.
così trascorsero velocemente la serata fino alla mezzanotte, scherzando un po' tutti e poi alla mezzanotte, samu aveva stappato una bottiglia e tutti gli avevano dato gli auguri, ovviamente lei compresa.

wax's pov

la cosa che gli aveva fatto più paura in assoluto, era stato proprio il perdere micol. sapeva di dover dire fin da subito cosa fosse successo effettivamente quella sera, eppure dirlo lo bloccava per il semplice fatto che aveva paura che lei si allontanasse.

aveva detto sul serio, non aveva fatto niente con quella ragazza, su quel punto di vista era fedele ma non metteva in dubbio che se non ci sarebbe stata micol, un bacio glielo avrebbe dato. matteo aveva ancora tanto da imparare, prima di tutto il come riuscire ad impegnarsi al cento per cento con una sola persona. il solo fatto che però era stato male per gran parte della serata, perché pensava a micol e a come glielo avrebbe detto, la diceva lunga.
doveva dire la verità, le labbra della bionda gli mancavano da impazzire ma se il non baciarsi dopo essersi chiariti, voleva dire legarsi ancora di più, allora avrebbe aspettato tutto il tempo che ci voleva.

si certo, poi quella sera si era dimostrato geloso nei suoi confronti e come dimenticarlo. wax, quando micol stava ballando con quel tipo, li guardava con occhi a fessura, cercando effettivamente di capire quanto si stessero spingendo oltre.
quando poi aveva visto quelle mani sul sedere della bionda, non ci aveva visto più e nonostante pietro gli aveva detto di star fermo e di non andare, lui lo aveva fatto lo stesso. quindi matteo per la prima volta aveva mostrato un lato di sè che forse neanche sapeva esistesse. la gelosia era un aspetto oscuro e del tutto inesplorato per lui, eppure con micol si era fatta presente, ed era esploso come una bomba ad orologeria. forse era per il fatto che era sicuro che si sarebbero baciati o forse proprio perché non voleva che lei facesse qualcosa sotto i suoi occhi. perché lui non aveva fatto niente e lei non avrebbe dovuto solo per ripicca.

l'amore non lo conosceva affatto e non l'aveva mai conosciuto, una parte di sè sapeva che sotto sotto quella gelosia era dovuta dal fatto che avesse paura di perdere quelle sensazioni che aveva imparato a scoprire. come un bambino, che impara la prima parola o che impara i primi passi, l'amore era una cosa tutta da scoprire. faceva paura ma andava bene così. quella paura si sarebbe tolta un giorno, facendogli capire come sia effettivamente l'amore.

uragano || waxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora