51. ℎ𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑒

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leggete lo spazio!

erano passate due settimane da quando micol e wax non si sentivano e non si vedevano. zero messaggi, zero chiamate, sapevano che erano vivi solo tramite le storie di ig. per il resto nessuno dei due osava scrivere per primo o solamente chiamare. quell'atteggiamento aveva fatto comprendere a micol ancora di più che la sua teoria era valida: wax non era e non si stava innamorando di lei.

le persone come lui non si innamorano, proprio come le persone come lei.
solo che per qualche strano motivo, per lei il rosso era stato un'eccezione.

wax aveva fatto dirette nei giorni precedenti ma lei non era mai entrata, non voleva rovinarsi l'umore ora che era quasi del tutto migliorato, tornando la persona che era prima che conoscesse matteo.
era stata dura ma ce l'aveva fatta e di certo non era lui a cambiargli di nuovo l'umore.

«è qui la festa?»
chiese sua sorella appena arrivata, lei sorrise e le andò incontro abbracciandola forte.

era il 14 agosto ed a mezzanotte sarebbe stato il suo compleanno, sua sorella con nicolò li avevano raggiunti solo adesso, per poter passare il compleanno insieme. micol si sentiva al settimo cielo, era veramente felice nonostante sentiva che le mancava un pezzo.

quando qualcuno ti entra dentro, non è difficile che entra ma che esca. la parte difficile è far uscire, per il semplice fatto che una volta che si esplora qualcosa, si ha sempre più voglia di farlo e così si entra in un loop infinito, impossibile da fermare. wax era quel loop nella sua testa, il loop infinito che non voleva andare via, dato che aveva esplorato troppo.

pietro si unì a loro andando a salutare sia eleonora che nico e poi con tutta l'esuberanza di quel mondo, iniziò ad urlare.

«festaaaa! tranquilla che guido io, come sempre, ormai sanno tutti che sono l'autista, quindi puoi bere quanto vuoi»
disse lui rivolto verso di lei e poi avvolse un braccio intorno alle sue spalle.

«oh ma tranquillo, tanto non avevo intenzione di guidare»

«ah, davi per scontato che io facessi l'autista?»
lei annuì divertita, poi pietro le scompigliò i capelli, mettendoglielo in disordine.

«questa cosa che te non bevi molto alle feste non la capirò mai, come fai esattamente?»

«mia cara micol, ti puoi divertire anche senza bere, scopo lo stesso»
ecco doveva aspettarsi che se ne usciva con una cosa del genere.

lei scoppiò a ridere ma comunque non era d'accordo con lui. se non beveva non riusciva a divertirsi, sopratutto perché spegneva il cervello e faceva tutto ciò che le passava nella mente senza pensare alle conseguenze. continuarono a parlare un po' tutti, aspettando l'orario perfetto per andare a divertirsi e micol decise di passare un po' di quel tempo sui social. entrò quindi su instagram ed iniziò a vedere le varie storie delle persone che seguiva, fino ad arrivare ad una storia di uno degli amici di wax. si seguivano perché comunque ormai si conoscevano ma in quel momento avrebbe tanto voluto non seguirli.
aveva postato un video di wax, sorrideva, sembrava stare bene. nel vedere quel video le si formò un nodo allo stomaco, sospirò pesantemente e poi bloccò all'istante il telefono.

micol ogni volta che lo vedi sui social fai così, lo ami non puoi negarlo ma sei veramente troppo orgogliosa per ammetterlo.

passò il resto del tempo molto silenziosa, nessuno sembrava accorgersi di questa cosa e in men che non si dica si fecero le undici e quindi si avviarono verso un locale all'aperto dove avrebbero festeggiato il suo compleanno. il locale era grande, con un mucchio di gente e molto bello; aveva i divanetti bianchi, le luci presenti erano sul viola, creando un'atmosfera piacevole alla vista. micol calma, è il tuo posto, niente tachicardia, pensa a divertirti.

uragano || waxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora