di solito in una storia si aspetta di vivere tutto con tranquillità, senza casini di mezzo e con tutta la serenità possibile.
wax e micol però erano diversi.
loro due erano tutt'altro che sereni e questo comportava tutto il caos possibile intorno a loro. ai due andava bene così però, vivevano nel caso, non sapevano cosa volesse dire la tranquillità e forse mai lo avrebbero scoperto. tra i due c'erano momenti dove erano una coppia normale e dove si prendevano a capelli, come risolvevano le litigate? finendo a letto insieme, perché in fondo non potevano evitare di stare distanti, il contatto era quasi essenziale tra di loro.era passata esattamente una settimana da quando si erano confessati tutto, si vedevano tutti i giorni, o micol andava da lui o lui andava da micol e stava andando tutto normale, per quanto la loro normalità lo sia. in tutto questo c'era solo un problema: wax non aveva detto niente alla propria famiglia che stava ufficialmente con micol. lei ci aveva provato più volta ad incitarlo ma lui era come se volesse rinviarla il più lontano possibile. micol lo aveva detto sin dal primo giorno a sua sorella e il giorno dopo ad i suoi, per telefono, che sorprendentemente non erano tanto dispiaciuti, forse avevano capito realmente quanto lui fosse importante.
quella sera così, wax forse si era deciso, ed aveva organizzato una cena a casa sua invitando anche lei. il rosso non l'aveva detto neanche a suo fratello, il che creava ancora di più disagio ma lei in realtà era tranquilla, il disagio era tutto per lui.
«possiamo sempre dirlo domani, non per forza oggi»
aveva riniziato lui a dire la stessa frase che diceva ogni volta che stava per comunicarlo.«wax la smetti? ora mi fai incazzare, è una settimana che rimandi, glielo vuoi dire direttamente quando ci sposiamo?»
«magari dopo che nasce il primo figlio, magari una femminuccia»
si trattenne per non ridere ma lui lo fece, micol scosse il capo spintonandolo.«dai cretino, tanto già piaccio alla tua famiglia, mal che vada mi unisco a tua madre per prenderti in giro»
lui si girò a guardarla ed alzò un sopracciglio.«come scusa? no, non ci pensare nemmeno, già lo fai con pietro, non puoi farlo anche con mamma»
micol scoppiò a ridere poi si avvicinò alla porta e bussò, aspettando che si aprisse.«dai, andrà bene»
poi si ricordò la frase che disse poco prima il rosso.
«quindi vuoi davvero sposarmi e fare un figlio con me? o ho capito male»
lui la guardò nervoso ma fu salvato dalla porta che si aprì.«che peccato»
sussurrò e fece scuotere la testa a lei, li accolse la madre di wax, con un gran sorriso sulle labbra.«ciao ragazzi!»
micol guardò la donna e sorrise di rimando, wax la salutò e poi entrarono dentro.«bene, buona cena, ci vediamo dopo se ci siete ancora, ricordatevi comunque di non fare rumore in camera!»
disse pietro, sbucando dalla sua stanza, con il borsone in spalla.la bionda stava per dire qualcosa ma wax la precedette.
«devi andare proprio ora in palestra bro?»
il più grande si bloccò, poi si girò verso loro due, mamma maura intanto era tornata in cucina.«ma lo sai che vado sempre a quest'ora»
«ma pensavo che stasera ci fossi.»
pietro era più confuso che mai, posò il borsone a terra non capendo tanto bene il comportamento di suo fratello.ora capisce tutto, meglio per wax così non è costretto a dirlo lui direttamente.
«wax che hai combinato? sei strano...»
si avvicinò posandogli una mano sulla spalla, micol cercò di dimostrarsi tranquilla, non riuscendoci tanto, più che altro aveva paura che wax potesse negarlo, conoscendolo sapeva che scappava spesso da quei problemi.
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uragano || wax
Fanfic𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘦' 𝘶𝘯 𝘱𝘰' 𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢𝘳𝘥𝘰. 𝘵𝘪 𝘧𝘢 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘵𝘦 𝘦 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘯𝘤𝘪𝘴𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘶𝘯 𝘵𝘢𝘶...