17. 𝑠𝑒𝑖 𝑔𝑒𝑙𝑜𝑠𝑎?

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vedendo i due in silenzio la ragazza tornò a parlare preoccupata.

«oddio... ho interrotto qualcosa vero?»
micol distolse lo sguardo sentendosi a disagio ed aspettò che wax parlasse.

«dobbiamo fare adesso questa cosa?»

«siamo primi, promesso che ci metteremo subito»
stava veramente interrompendo il discorso per andare con quella ragazza a cantare?

«lei è micol, micol lei è angelina, una delle persone più importanti che ho conosciuto lì dentro. dammi solo cinque minuti, te lo giuro che dopo continuiamo, ho bisogno di cantare»
disse velocemente wax, lei sospirò e poi acconsentì.

in fondo capiva come si sentiva. lei quando era sotto stress disegnava/dipingeva, forse anche per lui era così.
wax prima di andare le diede un bacio sulla guancia sorprendendola completamente.

era uno dei primi contatti che avevano avuto e probabilmente neanche si era reso conto di quel che avesse fatto.
si sentì avampare mentre vedeva wax andarsene con angelina.
rimase ferma immobile realizzando il gesto che avesse fatto lui pochi secondi dopo.
decise di non soffermarsi troppo e si tolse quel gesto dalla testa.

poi lei si avvicinò ai ragazzi che stavano iniziando a cantare per sentire le "esibizioni" prima di intraprendere il discorso con wax. era agitata ma nello stesso tempo cercò di godersi wax che iniziava a cantare una canzone della ragazza di prima, angelina. la canzone si chiamava ci pensiamo domani, ed era molto carina, peccato che non era palesemente nelle corde di wax. tutti infatti risero e lo abbracciavano scherzando mentre lui adesso finì la canzone con un gran sorriso stampato. angelina si avvicinò a lui e lo abbracciò forte, le guardò il tutto in silenzio.

poco dopo anche angelina cantò, anni 70, di wax che lei conosceva sempre per via di sua sorella. la ragazza aveva una bellissima voce, sicuramente ci pensiamo domani cantata da lei era un capolavoro. si muoveva come se facesse la cantante da sempre e si vedeva quanto ci teneva, proprio come ci teneva wax.
quando anche lei finì di cantare, si avvicinò a wax e posando le mani sul suo collo lo abbracciò, di nuovo. lui ricambiò l'abbraccio sorridendo ancora e le avvolse le braccia intorno alla schiena.

micol sospirò per un momento. la realtà era che non sapeva dei rapporti che aveva con i ragazzi di amici. ed è lì che iniziò a pensare che forse lui a volte si comportava strano, tipo la volta che dovevano vedersi da soli, perché forse gli piaceva qualcun altra. forse le piaceva angelina, dato che non appena lei aveva interrotto la conversazione, si era precipitato da lei. poteva capire che volesse cantare ma adesso non le era sembrato un gesto tanto carino e quindi pensò che lo aveva fatto per scappare perché non realtà le piaceva si, ma solo come un passatempo.

si allontanò piano piano mettendosi da parte e poi si sedette con lo sguardo basso.
però pietro perché ti ha detto così allora? forse lui non lo sapeva. sicuramente wax non gli aveva detto niente dato che si teneva tutto per . forse mi sto facendo troppe pare, forse dovrei chiederglielo forse-

«eccomi, scusa voleva sentire anche angelina come se la cavava con la mia canzone. anche se comunque in casetta una volta ci siamo cantati le canzoni»
arrivò wax e si sedette di fianco a lei, micol alzò lo sguardo e lo guardò serio.

«cosa c'è tra te e angelina esattamente?»

«niente, cosa c'entra? siamo amici, mi ha aiutato molto lì dentro e lei è fidanzata»
rimase titubante, non sapendo se credergli.

«mh, ok»
distolse lo sguardo un po' infastidita.

non sapeva perché ma provava gelosia ed era una cosa del tutto nuova per lei.

«che c'è, sei gelosa?»
disse e poi all'improvviso il ragazzo si avvicinò di più a lei, micol lo guardò ancora più infastidita.

le afferrò il viso con le mani, si stava avvicinando sempre di più ma lei lo fermò, facendogli togliere le mani.
non gli avrebbe permesso di baciarla quando lei si sentiva così vulnerabile.
assolutamente no e poi non avevano parlato e dato che la situazione era così, non lo avrebbe di sicuro fatto.

«sei uno stronzo»
disse lei poco dopo, guardandolo abbastanza male.
vide wax accennare una risata divertito da quelle parole pronunciate da lei.

«siamo in due no?»

«se pensi seriamente di potermi baciare quando ti pare a te, ti sbagli di grosso»

«che gusto c'è sennò vertigini?»
quella parola in quel momento pronunciata da lui risultava più fastidiosa del solito e le sospirò distogliendo lo sguardo.

«lo so che vorresti baciarmi»

«nei tuoi sogni purosangue»
rispose a quel punto e poi il tutto fu interrotto da pietro, come al solito il terzo incomodo.

«ciao teste di cazzo!»
disse pietro mettendosi in mezzo tra loro due, ovviamente lo ringraziò per essersi messo in mezzo.
loro due rimasero in silenzio, di sicuro lei non avrebbe aggiunto altro, pietro se ne accorse subito.
«e ti pare, avete discusso»

«se tuo fratello è stronzo mica è colpa mia»
disse micol guardando il biondo vicino a lei.

il più grande alzò le mani e rise guardando il fratello.

«senti chi parla»
diede in risposta wax, lei fece per rispondere ma ora tommy e nicolò arrivarono da loro, sedendosi a loro volta.

«allora come va? piaciute le nostre esibizioni?»
chiese tommy guardando tutti e tre.

«bro, ero impegnato ma me lo faccio raccontare promesso»
disse wax volgendo sguardo verso micol, lei però non lo guardò.

«ah scusate! vedi te lo avevo detto che non dovevamo venire»
disse nicolò verso tommy e poi i due si alzarono in piedi.

«bro poi però voglio che ci racconti»
disse di nuovo tommy facendo un'occhiolino verso wax, il rosso scosse il capo e a quel punto si alzò anche pietro.

«pit, tu mi devi raccontare qualcosa?»
chiese lei prima che bacio se ne andasse.

«io? no, fate i bravi che io vado a fare un po' di casino»
e con questo scappò quasi, era palese che sapesse che wax glielo avesse detto di sua sorella. eppure prima o poi dovevano parlare.

wax's pov

da quando aveva passato la serata di Roma con micol, si sentiva strano, sentiva un qualcosa di diverso che non sapeva spiegare e purtroppo quella sensazione lo spaventava parecchio.

in un certo senso, matteo aveva paura di rovinare tutto come faceva sempre di solito.
non che ci fosse qualcosa di concreto ma micol era così ovvio che volesse parlargli di qualcosa di serio e lui cosa aveva fatto? travisato il tutto andandosene addirittura a cantare con angelina.

si era visto ad amici come era finita la conoscenza con Claudia e purtroppo wax aveva ancora bisogno di quei momenti da solo, dove le persone non contavano niente ma contava solo lui. nella vita era stato abituato così, molto volte si era ritrovato da solo con i propri pensieri, pensieri sia brutti che belli.
la conoscenza di micol era destinata a fallire come quella con claudia, ne era più che sicuro. questo perché sapeva che i suoi comportamenti per quanto per lui fossero giusti, in realtà erano sbagliati e voleva cambiare ma ogni volta risultava molto difficile. distaccarsi riusciva a farlo pensare.
provare cose nuove per lui era come fare un salto di cento metri, impossibile, perché il proprio istinto lo frenava sempre per non soffrire.

in fondo non era una roccia come voleva far credere, in fondo wax era sensibile, ed anche molto.

uragano || waxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora