Fate le valige

511 21 3
                                    

Era chiaro che ci beccavamo una ramanzina dai nostri genitori!

Sono passati due giorni, io e Ciro abbiamo smesso di avere battibecchi, ma ci odiamo ancora.
Ora lo odio ancora di più , per aver picchiato Carmine , che non c'entrava nulla in quella situazione!

È ora di cena, e regna il silenzio a tavola.
Angela è definitivamente delusa da me, ma le ho spiegato come è andata.
Ad una certa, Ciro si alza da tavola.
"Arrò vaj? Assettate." Esclama Salvatore.
"Pá, me aggiá ji. Eduardo mi aspetta." Esclama.
"Tu Nun vai da nisciuna parte . . ." Poi guarda anche me. ". . .fate le valige." Esclama Salvatore.
Lo guardo perplessa.
"Arò jamm?" Chiede Pietro.
"No tu Pié . . . " Interviene Angela. ". . . Ciro e Sophia. " Sgrano gli occhi.
Oddio , ci buttano fuori di casa? Non abbiamo mica commesso un omicidio!
"Che state ricenn?" Chiede Ciro.
"Passerete due settimane nel nuovo appartamento di Pietro, ecco il nostro castigo. Dovrete passare del tempo insieme , fino a quando andrete d'accordo." Esclama Angela.
Non credo alle mie orecchie.
"Che cosa? È uno scherzo vero? Ditemi che è un brutto scherzo! Io non ci passo due settimane con lui, già lo devo sopportare in questa casa e . . . "
"Sophie, fai le valige , ora!" Esclama Angela.
È la prima volta che si rivolge duramente così con me.

Non mi resta che ascoltarla e fare ciò che dice.

                                   ***
È mattina e sto proprio male! Il pensiero che devo sopportare H24 quel cavernicolo mi logora lo stomaco.

Sento bussare alla porta della mia camera. "Sophie, muoviti che Pietro tra due minuti vi porta all'appartamento. " Esclama Angela.
Sbuffo.
Prendo il mio cellulare e le valige e infine apro la porta.
"Sono pronta." Esclamo.
Lei mi guarda. "No tesoro . . ." Mi prende il cellulare. ". . .questo lo tengo io." Esclama.
"E come farò a chiamarvi?" Le chiedo.
"C'è un telefono apposta. Forza andiamo." Esclama.

Sbuffo e ci incamminiamo fuori dalla villa.
Saluto i miei fratellini e Rosa.
"Sono sicura che andrete d'accordo." Esclama Rosa sorridendomi.
"Io non di certo." Esclamo.
Lei mi sorride e scuote la testa.
"Appena posso , vi vengo a trovare." Esclama.
La saluto per ultima volta e infine entriamo in macchina.

                                  ***
L'appartamento è in centro della città, ho passato tutto il tragitto con l'idea di rotolarmi fuori dalla macchina, ma Pietro guida come un matto e quindi ci avrei lasciato le penne!

Parcheggia l'auto e infine scendiamo, l'appartamento è al primo piano, ciò vuol dire che dobbiamo farci le scale , perché la sottoscritta ha paura degli ascensori, mi sono anche beccata "Che sfigata!" Dal cavernicolo.
Ma non ho avuto il tempo di rispondergli perché il mio fiato è andato in vacanza con le mie gambe che non sento più.
Pietro apre la porta d'ingresso e infine entriamo.

Beh, non è per niente male! Anche se manca qualcosa, tipo il divano! Ma c'è una misera poltrona!
La cucina è più o meno intatta.
"Bene, mamma e papà hanno detto che dovrete collaborare insieme. Domani mattina vengo e vi dò dei lavori di casa da fare e vi porto anche da mangiare, dato che manca il fornello. Ora, io vado. Riposatevi." Esclama Pietro, che se ne va di fretta e chiuderci a chiave dentro.
"Ma . . . " Sbuffo. ". . .peggio del carcere!"

Perdutamente Innamorata Di Quello Stronzo Di Mio Fratello. -In Sospeso-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora