Capitolo 14

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Era passata la prima settimana di dicembre e già nei corridoi della scuola si sentiva sparlare sulle coppie più ambite del ballo. Ash ne era in mezzo. Quella sera decisi di andarmi a prendere una pizza, mia madre sarebbe stata fuori una settimana circa per finire un intervento urgente.

Fuori era buio, ma decisi comunque di andare alla pizzeria per ritirarla, non la facevano ad asporto a casa.

Notai un gruppo di ragazzi di circa la mia età e decisi di mettermi il cappuccio della felpa. Quando passai uno di loro fischiò, come minimo Ash avrebbe reagito. Io non ci feci caso e continuai a camminare, quando sentii il cappuccio abbassarmi e mi ritrovai davanti un ragazzo con i capelli rasati, numerosi tatuaggi sulla testa e una sigaretta in bocca:

"dove vai bambolina" mi disse soffiandomi il fiato addosso

"Lasciamo stare" dissi io cercando di spostarlo, ma un altro mi afferrò da dietro

"Non vogliamo farti niente" disse quello rasato e i suoi amici risero. Cercai nuovamente di spostarlo, o comunque di scappare, ma non ci riuscii, mi avevano accerchiata. Non so cosa volevano, ma non era una bella situazione e non avevo nulla con me. In quel momento uno di loro mi snodò la coda che avevo e disse:

"Sei proprio una bambolina" Io cercai di divincolarmi, ma mi afferrarono per le spalle. In quel momento sentì la cartilagine scrocchiare. Qualcuno aveva tirato un pugno a qualcun altro e poi sentii la sua voce dire:

"Lasciatela stare" mi girai e trovai Mark che teneva uno dei ragazzi per il colletto e lo strattonò.

Il ragazzo rasato gli fiondò addosso, ma Mark lo scansò di lato. Gli altri ragazzi intanto erano scappati e i due presi da Mark li seguirono.

"Rosè cosa diavolo ci facevi qui" sentii dire da Mark"

"ero venuta a prendermi una pizza"

"Con il buio"

"Avevo fame"

"Sei a casa da sola?" mi chiese poi lui

"Si" risposi, mi aveva aiutato, era incazzato e preoccupato.

"Andiamo a casa tua, prendi le tue cose e poi andiamo da me, non resti da sola e io ho mio fratello a casa" mi disse, la risposta era no, anche se mi sarebbe un po' piaciuto.

"No" risposi

"Si invece" disse e si avviò verso casa mia.

Dovetti seguirlo e per tutto il tragitto non disse una parola. Quando arrivai a casa mi disse:

"Prenditi dei vestiti, un pigiama , quello che ti serve, stai da me fino a quando tua madre non tornai. Lo guardai come per replicare, ma quando notai il suo sguardo evitai. Lo avevo prprio fatto incazzare.

Presi le cose essenziali e tornai giù, Mark era li che guardava fuori dalla finestra.

Andammo a casa sua a piedi, non abitava così lontano e quando arrivai dotai che era un appartamento al secondo piano di uno stabile. Era molto carino, semplice con alcune mura di mattoni, una cucina non troppo grande con solo il bancone come tavolo, un divano e la camera da letto era separata solo da una parete in vetro. Perfetto pensai. Notai che nel letto stava dormendo il fratello minore di Mark, quello della palestra.

"se vuoi puoi dormire te nel letto, io sto sul divano, mio fratello è innocuo e non tocca le cose mie" Mi aveva definito sua.

"Ok" mi andai a togliere le scarpe e lo seguii sul divano.

"Chi è tuo padre?" mi chiese e io lo guardai.

"Non lo so, ho il cognome di mia madre" risposi, era la verità, di mio padre non sapevo nulla.

In quel momento qualcuno bussò alla porta e Mark si alzò. Notai come i pantaloni della tuta neri gli fasciavano le gambe. No, non dovevo distrarmi.

"Ciao Michael, cosa vuoi?" gentile come sempre pensai

"Ti ho portato i fascicoli del.." sentii dire da una voce maschile e quando mi girai notai due occhi blu che mi guardavano. Non erano il blu di Mark.

"E lei chi è?" chiese il ragazzo di fianco a Mark

"Cosa volevi Michael" rispose Mark

"Le pratiche degli ultimi decessi, tieni" passò una cartellina blu a Mark e lui ringraziò, poi quel ragazzo uscì.

"Era tuo fratello?" chiesi a Mark

"Si, quello perfetto" disse ironico e io risi.

"Sei carina quando ridi " lo guardai e non potei fare a meno di sorridere.

"Ti prendo dell'acqua" disse Mark e si alzò.

L'amore non menteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora