Capitolo 31

66 3 1
                                    

La mattina dopo mi svegliai accoccolata a Mark e decisi di andare a preparare la colazione.
"Buongiorno" disse io mio fidanzato mentre mettevo sul tavolo i piatti coi pancake.
"Buongiorno" dissi e lui mi bació.
"Vai a svegliare Jacob" dissi e lui fece come ordinato.
"Mhh ho sonno" sentii dire dal piccolo Olsen
"Anche io, ma devo andare a lavoro, quindi alzati" disse Mark
"A volte sei insopportabile" rispose il fratello e sentii Mark sbuffare.
"Buongiorno Rosè" disse Jacob e io sorrisi.
"Stasera sto da Ash" dissi
"Va bene, ma domani qui" mi disse Mark e io sorrisi
"Mark" lo chiamó Jacob
"Dimmi " rispose
"Michael ha chiesto quando Rosè puó venire da noi, a casa"
"Rosè, sei libera questo weekend?"
"Si" risposi, voleva farmi conoscere i suoi genitori.
"Ti porto a casa mia" disse e io sorrisi.
Dopo colazione Mark ci accompagnó a scuola, la sera sarei rimasta a dormire da Ash, dato che Aaron era a dare un esame.
"Ciao Ro" mi disse Ash mezza addormentata.
"Ciao Ash" le risposi e andammo in classe.
"Che ci fa quella vipera sul mio banco" disse e mi indicó Megan, che era seduta sul posto di Ash.
Ash si avvicinó e io la seguii.
"Megan, togli quel culo tutto gucci e fiorellini che ti ritrovi dalla mia sedia" io sorrisi e Megan si giró.
"Ciao anche a te Crane" disse e Ash la guardó male.
"Sai, ho sentito della tua amica, quella Spagnola che si sta sentendo con tuo fratello, mi chiedo come faccia a piacere ad Aaron" disse Megan
"Che è, sei uno stereo rotto che ripeti la stessa frase? Non hai argomenti migliori di cui parlare?"
"Come fa a preferire lei a me, io sono meglio"
"La botta in testa la hai presa forte eh"
Megan non rispose, ma la guardó in cagnesco.
" E poi cara Megan non esisti solo tu sai" disse e Megan sorrise
"Ashley Crane, tua madre non ti ha insegnato l'educazione? Ah giusto, te servivi solo come bambolina nella tua famiglia, anzi neanche quello, bastava Aaron." Megan disse la cosa peggiore che poteva dire in quel momento.
Ash non rispose, la guardó soltanto.
" No, ma almeno mi hanno insegnato a difendermi" disse Ash e la prese per la coda. La fece alzare e la buttó addosso alla parete.
Megan cercó di prenderle i capelli, ma Ash le mise le ma i dietro alla schiena.
"Non hai nessun diritto di nominare la mia famiglia, non dopo quello che mi hai fatto" le disse all'orecchio mentre le teneva stretti i polsi dietro la schiena.
"Vattene Megan" disse e la lasció.
La rossa corse in corridoio e Ash mi guardó.
"Quella vioera mi ha graffiato con gli artigli che ha al posto delle unghie"  disse e io la guardai.
"Ash, stai bene?" Le chiesi
"Si, una garza e passa" disse, ma io non intendevo quello.
"Non indendo i graffi" dissi e lei mi guardó.
"Lei lo sa che non deve nominarli, non dopo tutti quello che ha fatto a me e Aaron." Disse e io la abbracciai.
Inizió la lezione e proseguì tranquilla.

L'amore non menteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora