Capitolo 32

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Dopo la mattinata dello scontro fra Ash e Megan andammo a casa di Ash.
Raccontammo tutto ad Elise davanti a Gilmore girl e un pacco di patatine alla paprika.
"Quella stronza li" disse Elise
"Non credo che ora vi dia fastidio" dissi
"A meno che non va dal paparino a fare la spia" disse Elise
"Suo padre ha troppa paura di Oliver Crane" disse Ash, ma nessuno rispose.
"Comunque cambiando argomento, Josh mi porta a Parigi a vedere il concerto di The Weeknd" disse Ash e io la guardai, sapevo chi era, ma non mi faceva impazzire.
"Che belloo, poi a parigi" disse Elise
"Non voglio diventare zia, è presto" dissi e loro risero.
"Io invece ho trovato lavoro in uno studio fotografico qui vicino" disse Elise
"Che bello" risposi e Ash si alzó
"Qui si festeggia" disse e stappó una bottiglia di vino rosso.
"Sapete che il fratello di Josh fa calcio?" Disse Ash, sapevo che Josh aveva un fratello di 14 anni e una di 4 anni.
"Si" dissi
"Ecco, lo ha chiamato una squadra importante, penso ci andrà" disse Ash
"Che bello" disse Elise.
"Mark sabato mi porta a conoscere i suoi" dissi io
"Cosaaaa" disse Ash sorridendo
"Si" risposi
"Non ci credo, ha fatto il passo grande" disse Elise e io risi.
Continusmmo a parlare e a guardare il film finchè non ci addormentammo.
"Buongiorno raggi di sole" ci disse Ash con una pentol in mano.
"Ash che combini" chiesi io, Ashley non saoeva cucinare.
"O cielo adesso fa fuori la cucina" disse Elise buttandosi sul cuscino.
"Che è dubitate delle mie doti culinarie?" Chiese Ash e noi ridemmo.
"Vado in bagno" annunció Elise e si chiuse in bagno. Io controllai il telefono:
Mark: buongiorno Ro
Io: buongiorno anche a te Mark
Mark: ti vengo a prendere dopo scuola
Io: va bene
Andai a fare colazione e poi con Ash a scuola.
Quando entrammo in classe Megan era al suo posto, ma aveva una mano fasciata con una garza:
"Esibizionista, non le ho fatto così male" disse e io risposi:
"La piccola Crane lascia il segno" lei rise e ci sedemmo.
La giornata passó normale e dopo scuola Mark mi portó a casa mia.
"Ti preparo qualcosa" gli dissi e lui si sedette sul divano.
"Rosè" chiese
"Dimmi" risposi mentre preparavo la tavola
"Perchè siete venute a Sowe?" Chiese
"Mia madre ha preso lavoro qui, era una bella opportunità" non è stato facile lasciare i miei vecchi amici e la mia vecchia vita, ma è stato necessario.
"Ho detto ai miei di sabato, sono felici che io porti una ragazza a casa" mi disse e io andai a baciarlo
"E io sono felice di conoscere chi ti ha dato al mondo" dissi e lui mi guardó male
"Da quando sei così Romantica? Cosa ti ha fatto bere Elise?" Disse e io risi.

Mark
Era arrivato il giorno in cui Rosè avrebbe conosciuto la mia famiglia.
Ero in ansia, era la prima ragazza che portavo a casa.
Andai a prenderla alle sette, avrebbe cenato li e poi saremmo tornti da me. Quando uscì dovetti guardarla due volte per realizzare quanto era bella. Aveva un vestitino bianco che le lasciava libere le gambe snelle, con uno scollo morbito e la collana con la luna, degli stivaletti bianchi e i capelli raccolti in una crocchia morbida. Era bellissima, sembrava un angelo.
"Sei bellissima" le disse e le diedi la rosa bianca che le avevo preso.
"Grazie Mark" rispose e la baciai.
Sua madre uscì e urló:
"Non voglio avere nipoti così presto" e poi rise. Rosè sobbalzó e urló:
"Mamma!" Io risi e la feci salire in macchina.
"Hai ansia?" Le chiesi poco dopo.
"Si" rispose
"Stai tranquilla, a Jacob piaci e Michael non ha detto nulla a riguardo, quindi gli va bene."
"È più facile a dirsi che a farsi" mi disse e io le strinsi la mano.
Quando arrivammo la aiutai a scendere e le dissi:
"Pronta?"
"Pronta" mi rispose e io suonai il campanello.

Rosè:

Rosè:

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