Quella mattina andammo all'ospedale, dove Ash era rimasta li con Aaron e Josh.
"Ciao" dissi ad Ash e lei ci abbracció.
"Venite ragazzi" disse e noi la seguimmo nella stanza.
Josh era al centro seduto sul lettino e con vari fili e tubicini sulle braccia.
"Come stai Josh?" Chiese Mark al mio fianco, mi teneva ancora la mano.
"Bene dai, sono ancora vivo" disse e noi ridemmo, tranne Ash che lo fulminó con lo sguardo.
In quel momento entró una donna mora con gli occhi azzurri.
"Ashley, Aaron" disse la donna. Notai che era ben vestita, ma soprattutto notai le stesse labbra e lineamenti dei due fratelli Crane.
"Mamma" disse Ash alzandosi.
"Cosa vuoi" chiese Aaron andandole in contro.
"Ero qui, stanno per operare vostro padre." Disse la madre dei fratelli, Ashley si incupì al nome del padre, mentre Aaron serró la mandibola.
"Ashley, ho saputo del tuo amico, mi dispiace." Disse la donna e Ash a quel punto la guardó davvero.
"Non è un mio amico, è il mio fidanzato ed è colpa vostra, dei Carrens" disse Ashley e andó al fianco di Josh.
"Ivonne" disse Aaron.
"Sono tua madre Aaron" disse la donna.
"Stavano mirando a tua figlia, non a Josh, lui la ha solo protetta." Disse Aaron e Ivonne si incupì.
"Fra poco sarà tutto finito" disse la loro madre.
I due fratelli non risposero, ma la guardarono. Ashley era seduta e teneva per mano Josh, mentre Aaron era al fisnco di Elise.
"Tu" disse a quel punto Ivonne guardandomi.
Io non risposi, ma sentii la mano di Mark stringersi alla mia.
"Sei la figlia di Beatrix" disse e io annuii.
"Ora puoi andare" disse Ashley.
"Ashley" cercó di dire Ivonne, ma Aaron andó da lei.
"Puoi andare Ivonne" disse Aaron e a quel punto la donna se ne andó.
Ci furono dei minuti di silenzio, finchè Aaron chiese:
"Josh, quanto stai qui?"
"Una settimana ancora, i miei sono venuti qui prima, torno con loro e Ash" disse e noi annuimmo.
"Voi quanto restate?" Chiese Ash.
"Come voi, torniamo insieme" rispose Mark.
"Quando avete il processo?" Chiesi io ai due fratelli. Loro si guardarono e dissero:
"Fra due settimane, ritorneremo qui solo noi due. Staremo qui tre giorni e poi la situazione è chiusa." Disse Ashley. Volevano farlo da soli, non avere nessuno li.
Restammo li fino a tarda mattinata e poi io e Mark andammo in un ristorante italiano a mangiare.
"Qual'è il tuo cibo preferito?" Mi chiese Mark.
"Sushi" risposi, mi piaceva il pesce, ma solo quello crudo.
"Allora ti porteró nel mio preferito" disse e sorrisi.
"Va bene" gli risposi. Lui mi prese la mano e poi ordinammo due carbonare.
"Madonna che buona" disse Mark.
"Altro che i francesi" risposi ridendo. Preferivo di gran lunga il cibo italiano a quello francese.
"Vorresti lavorare in Giappone o Corea?" Mi chiese Mark.
"Lavorare no, ma tornarci si, magari anche più volte o solo avere una casa li" risposi.
"Bello" mi disse e poi aggiunse.
"Io vorrei andare in Canada" Disse. Io non ci avevo mai pensato, ma adesso che sapevo chi era mio padre ci ripensai.
"Io non lo so, non ho nulla che mi lega sentimentalmente al Canada, ma non mi dispiacerebbe visitarla, sono comunque per metà Canadese" risposi.
"Possiamo andarci insieme" disse e sorrisi.
"Certo" dissi.
Finito pranzo tornammo a casa e guardammo un film accoccolati a letto.Ash e Josh:
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L'amore non mente
عاطفيةRosè è una diciassettenne che di punto in bianco si trasferisce con la madre dalla calda California al freddo Vermont. Inizialmente contraria di questa scelta di trasloco , fa nuove amicizie, ma soprattutto incontra Mark Olsen, la sua nemesi, il suo...