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TOM'S POV
Le sue labbra sfiorarono le mie, ma di poco. Diedi uno spintone alla ragazza, che cadde di culo sul pavimento. Lei mi guardò strana, gli occhioni enormi bagnati. "Non toccarmi" sbottai. "Eddai, Tommyyyy!! Io ti amooo~" strepitò la Rossa, mentre mi afferrava nuovamente i pantaloni. Ok, Bill aveva ragione. È davvero insopportabile. Sfoggiai uno sguardo seduttore mentre la prendevo in braccio. "Ora ti riporto fuori, così tu te ne torni a casa, ok?" dissi calmo.
"Un bacio, prima!"
"Dai, sta buona...-"
"Suuu non fare il difficile!!". Finalmente la misi a terra. I fan se n'erano andati, era rimasta solo una ragazza bassa e mora con degli occhiali da vista neri. Vestiva semplice ed era struccata (sorprendentemente). Afferò l'amica (molto più alta di lei, nonostante non fosse una spilungona) e cercò di calmarla. "Grazie" mi disse semplicemente, con un sorriso tramquillo "Ora io e Maddie ce ne andiamo. Ciao!" e si allontanò. Sospirai. Ora, mi toccava affrontare anche la Biondina. Sarà dura. Tornai indietro, volevo sistemare le cose. Mi sarebbe seriamente piaciuto fare amicizia con lei. Legare, diventare amici, migliori amici, e poi- "Non ci sarà mai questo 'poi' " pensai, abbattuto. Ma quando arrivai a dove l'avevo abbandonata, non la vidi. "Se ne sarà andata. Non la biasimo" pensai. Andai al mio camerino. Avevo bisogno di suonare un po' di chitarra in santa pace.

AVRIL'S POV
Sembrava impossibile crederlo, pure per me, ma mi sentivo in colpa per aver sputato in faccia a Tarzan, e forse anche un po per aver pestato la mano di Merida... Ok, oggi sono stata fin troppo bipolare. Meglio andarmene a casa, struccarmi, mettermi il mio pigiama a stelle e buttarmi sul letto, con la musica sparata nelle orecchie, finchè non m'addormento. Un piano perfetto. Questi miei pensieri vennero cancellati nel sentire una ragazza frignare fastidiosamente. Mi voltai, e vidi la Rossa, accanto alla Mora, che si lamentava con lei. Mi misi dietro di loro, a debita distanza, giusto per poterle sentir parlare.
"Non è giuso, Terryy!! Quella stronzetta mi aveva dato un occasione di farmi Tom, ma lui era contrario!! Che cos'ho sbagliato??""A nascere" pensai acidamente.
"Maddie, calmati, in fondo, che ti aspettavi? Hai visto quella ragazza, no? Sta così vicina a Tom che dev'essere per forza fidanzata con lui, o di sicuro lo ama. E poi, hai visto com'era gelosa di te? Tu sei migliore di lei, non abbatterti! Lei è un cesso, e tu sei stupenda!".
Avrei voluto urlare in faccia a quella Terry che il cesso semmai era lei, e la sua amica la merda dentro. Ma stetti zitta.
"Hai ragione, Terry. Hai sempre ragione. Però ho comunque sprecato un occasione..."

"Su, ne avrai tante altre

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"Su, ne avrai tante altre..-"
"NON È VERO!! TOM DOPO QUESTO CONCERTO SE NE TORNA IN GERMANIA, E NON LO VEDRÒ PIÙUU!!" urlò quella capretta.
Mi irrigidii. Davvero Tom se ne sarebbe andato così..? E io? Come mi sarei sentita? Una parte di me lo detestava. L'altra, non voleva lasciarlo così. Voleva seguirlo. "La sua popolarità avrebbe potuto darti molte occasioni. Sarà per questo che non vuoi mollarlo" mi dissi come spiegazione. "Sarebbe bello seguirlo, ma i soldi chi ce li ha?"
"Potrei pure ritrovare mio padre...". Era da un bel po' che non lo vedevo. Gli ultimi anni, si era presentato sempre meno, e nemmeno lo zio capiva perchè. Sarebbe stato bello fare un viaggio così. Era come in vacanza. Scuola là, lavoro part-time (la musica e con l'aiuto di Tarzan, ovviamente), visito mio papà, forse i Tokio Hotel sarebbero pure potuti diventare miei amici-
"Smettila di farti film mentali. Non succederà mai" pensai irritata. Abbandonai Cogliona e Cretina e tornai al mio condominio. Quanto avrei voluto andare in Germania, e diventare una cantante come avevo sempre sognato...
"Guarda che un modo ce l'avresti" mi dissi inconsciamente "dovresti solo convincere Tom, e il gioco è fatto!..".
Inorridii  al pensiero di usare qualcuno. Specialmente Tarzan, che mi aveva regalato il biglietto, mi aveva supportato come cantante, mi aveva perdonato per aver ferito Maddie, e non solo, si stava pure affezionando a me... "È scorretto". Non l'avrei mai potuto fare. "Non scendo a 'sti livelli" mi dissi, mentre tornavo a casa.

Non appena entrai nell'appartamento, corsi in camera e poi in bagno per sistemarmi. Presi una tuta comoda e mi struccai; non mi andava di fare la doccia ora. Andai in cucina e sbirciai nel frigo. "Pane, prosciutto cotto, un po' di pesce, della pasta e del latte" elencai. "Nient'altro..".
Non mi ero mai fatta problemi a mangiare il poco che c'era, anzi. Ma in quel momento non mi andava proprio di mangiare quella roba semplice. Non sapevo perchè. Così, anche se era scorretto e mi sentivo in colpa, andai a prendere alcuni dei preziosi risparmi della mamma e uscii, per andare al bar.

Stranamente ci andai senza skate. Mi sentivo strana.
Appena arrivata in un bar, ordinai un aperitivo per me e attesi. Ma la mia testa non era seduta in quel bar di Cardiff, ad aspettare il cibo, era da tutt'altra parte: ero in Germania, su un palco enorme e con davanti milioni di fan sfegatati che mi acclamavano, io salutavo sorridente (c'erano pure dei mega schermi che riprendevano) e poi iniziai a suonare e cantare, con degli spettacoli di luci e una coreografia pazzesca. C'era pure Tarzan, che sorrideva compiaciuto da dietro le quinte. Mi risvegliai tutta sudata, ancora con indosso la tuta, e puzzavo come uno yougurt scaduto. Al bar mi ero concentrata così tanto su quel film mentale, che quella notte l'avevo sognato, e sembrava seriamente la realtà. Era tutto così perfetto, sembrava irreale...
"Lo era"

Mi alzai, mi feci una doccia e poi mi specchiai

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Mi alzai, mi feci una doccia e poi mi specchiai. Ero distrutta, senza aver fatto nulla. Mi stavo ferendo psicologicamente.
"Ho i mezzi per andare in Germania, cio' che mi manca è il coraggio di riuscirci.." "No. Sei solo onesta". Mi stavo confondendo. Tra l'altro, sarei dovuta andare a scuola... "Ma chi c'ha voglia" sbottai, e mi buttai nuovamente nel letto. "Non ho voglia di fare un cazzo" brontolai. Ma d'altra parte, non volevo starmene lì seduta a non fare nulla. "Basta. Ho deciso." . Mi alzai, e andai a scegliermi un outfit: una maglietta blu opaco con una stella bianca sul petto, un jeans cargo e una cintura nera; un paio di occhiali da sole, una borsetta e scarpe a stella abbinate alle mollette.

PerfettoUscii di casa di corsa, balzai sullo skate e mi fiondai verso il palco

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Perfetto
Uscii di casa di corsa, balzai sullo skate e mi fiondai verso il palco. Dovevo andare da Tarzan. Avevo un'idea di dove vivesse. Ovvero, nell'enorme appartamento oscurato dietro al palcoscenico. Suonai e attesi. Dovetti aspettare un po', prima che Bill aprisse.
"E tu che ci fai qua?" mi chiese
"Voglio vedere Tar-.. Tom. Perfavore" risposi cocciuta.
Lui sospirò, poi urlò per chiamare suo fratello. Appena mi vide mi sorrise e mi osservò.
"Sei proprio bella vestita così"Mi sforzai di sorridergli.
"Senti, posso entrare?" sbottai, cercando di essere il più carina possibile. Non sono mai stata brava a recitare.
"Uhm- Si, certo, assolutamente!-" rispose, un po' stupito.
La casa era ampia e ben organizzata, mi piaceva molto. Mi buttai sul divano. Lo vidi sedersi accanto a me fissandomi coi suoi occhi stupendi e seduttori. Era il momento. Non potevo tirarmi indietro.
"Ti va di conoscerci?" chiesi amichevolmente.
Ecco. Mi ero ripromessa di abbandonare quel sogno irraggiungibile. Che ero diversa.
E invece, eccomi qua.

YOU KNOW ME -tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora