XXVII

642 39 142
                                        

AVRIL'S POV
Erano passati vari mesi da quando avevo deciso di creare quell'album.
Era ormai praticamente pronto, mancavano giusto alcuni dettagli e qualche aggiustatina.
Morivo dall'entusiasmo! Non vedevo l'ora di vedere come avrebbe reagito la gente a quelle canzoni, mi ero impegnata moltissimo.
Era stata un po' una terapia per me.
Mi ero pure pubblicizzata in radio, spoilerando il ritornello di un paio di canzoni, e sembrava che "let go" sarebbe stato un successo.
Ci speravo molto.

Nel frattempo, a scuola andava abbastanza bene, mi faceva cagare ma non c'erano problemi.

Per quanto riguarda Addison, sono andata a trovarla regolarmente, e non aveva dato segno di ricordarsi nulla.

Le indagini erano a un punto morto, e, da quel che avevo capito, erano un paio di settimane che si sono interrotte. Il caso era stato abbandonato.
Eravamo officialmente fuori pericolo.
Finalmente potevo rilassarmi.

Diedi un'occhiata all'orologio appeso al muro; erano quasi le 16.
Tra poco sarei dovuta andare in studio per controllare per l'ennesima volta il risultato finale, e poi pubblicarlo.

Ero abbastanza stanca, creare quest'album si era rivelato un impegno più grande di quel che credessi.
Sembravo uno zombie tra un po'.

Andai a scegliermi l'outfit, perchè sembrare mezza morta ok, ma vestita male anche no.

Optai per un top bianco con le spalline sottili, soliti jeans a vita bassa con cintura in pelle, e, come decorazioni, bracciali, collane e una cravatta nera a strisce blu scuro.
Poi mi piastrai i capelli e feci il mio solito trucco, con l'aggiunta di correttore per le occhiaie e blush per farmi sembrare piu viva.

Poi mi piastrai i capelli e feci il mio solito trucco, con l'aggiunta di correttore per le occhiaie e blush per farmi sembrare piu viva

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ero pronta.
E perfettamente puntuale.
Tom mi chiamò dal piano di sotto; scesi in fretta i gradini e lo raggiunsi in salotto.
Accanto a lui c'era Georg.
Mi avrebbero accompagnato loro due in studio, visto che Bill era impegnato e Gustav era troppo pigro per voler venire.

- qualche giorno dopo la pubblicazione -

"Avril, guarda! Il tuo album è tra i più ascoltati del momento!" proclamò Bill, avvicinandosi con un registro pieno di strane statistiche e dati che non capivo.

Mi fidai di ciò che mi aveva detto e sorrisi.
Il mio duro lavoro era stato ripagato.
Avevo molti fan, ero un sacco ascoltata e amata.
Non ci credevo neanche io, non mi aspettavo di diventare così famosa.

"Wow, Biondina, ti conoscono tutti" commento Tom dalla cucina, o almeno era quello che avevo capito, perchè in quel momento stava mangiando un panino alla nutella.

"Non ti ci è voluto così tanto a essere conosciuta, rispetto ad altri" mi disse Bill "Vanne fiera"
"Sei così conosciuta che potresti già organizzare un evento" riflettè Tom.
"Un evento?"
"Si, sai, quelli dove un cantante incontra i fan, li saluta, ci parla, fa le firme, cose così... Uno di quelli, insomma" cercò di spiegare.
"Ah... Dici??"
"Dico"
Wow. Sarebbe stato tipo fantastico, incontrare i miei fan... Anche perchè dovevo dimostrare che ci tenevo a loro, quindi era decisamente una bellissima idea.
"È vero, potresti" incalzò Bill.
"Non ho la più pallida idea di come si organizzino, ma già amo questa iniziativa" esclamai.
"Noi siam capaci, se ti va ti aiutiamo".

YOU KNOW ME -tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora