AVRIL'S POV
Avevo un fiatone improvviso, come se il mondo mi fosse appena crollato addosso.
Indietreggiai ma inciampai e caddi davanti a tutti.
La e-girl si chinò; pensavo volesse aiutarmi.
Invece fece un ghigno e mi disse:" Ehyyy, quello che hai visto ti ha stressata, eh? Oh, non avresti dovuto vederlo, in realtà. Noi dovevamo fargli da diversivo, ma non siamo state abbastanza brave. Ups~". La sua voce mielosa era tranquilla mente lo diceva, e mi veniva da piangere.
"Non crederle, è solo una sporca bugiarda" cercavo di convincermi, ma i fatti parlavano chiaro.
Avevo visto.
Ero lì-lì allo scoppiare in lacrime, quando la ragazza mi si avvicinò di più sussurrando: "Te lo meritavi".
Poi sentii un dolore improvviso al fianco. Mi rizzai a sedere e alzai lo sguardo; la ragazza mulatta era accanto a me e mi guardava dall'alto. Doveva avermi tirato un calcio.
Me ne arrivò un secondo nella schiena. Era la terza con la pelle chiara .
Mentre ero girata a guardarla con rabbia, uno stivale mi spinse la guancia e mi sbattè la testa sul pavimento. Era la e-girl.
Sentivo una forte furia, e anche imbarazzo, perchè tutti intorno a me ci fissavano.
Delle mani secche mi strinsero i polpacci fortissimo e me li schiacciarono a terra. Ero immobilizzata.
Cacciai un urlo di frustrazione, che divenne poi di dolore quando mi arrivò un terzo calcio molto più forte dei precedenti nella coscia.
E poi un altro nel fianco, e un altro lì vicino.
Dopodichè la ragazza mi salì in piedi sulla schina, schiacciandomi i polmoni, e mi si accovacciò sopra.
Mi afferrò i capelli e me li tirò.
Io intanto, inutile dire che stavo piangendo tutte le mie lacrime; ero in pura crisi e urlavo come una pazza.Ero spaventata dalla situazione, non mi era mai capitata.
E nessuno si faceva avanti o diceva qualcosa.
La e-girl tolse il piede, per essere subito sostituito dalla mano della tipa che mi stava sopra.
"Che fai, piagnucoli? Guarda che il tuo Tom non ti salverà, sei sola. Come un cane" mi ridacchiò nell'orecchio. Era quella mulatta.
È vero, sono sola.
Tom non arriverà.
Ma non per questo mi lascerò picchiare da voi.
"BASTARDE, COSA CREDETE, EH?? CHE TOM VI CAGHI SE FATE COSÌ?! CREPATE MALE, SOFFRITE-" urlai mentre le lacrime mi finivano in gola
"ZITTA!" esclamò la mulatta, e spostò la mano per tapparmi la bocca.
"Perfetto. C'è cascata come un'idiota"
Le mordetti immediatamente la mano, con tutta la forza che avevo nella mandibola.
"AAAAAHH" sbraitò, ma io non smisi, finchè non sentii il sapore del sangue in bocca.
Non mi è mai piaciuto il sapore del sangue, ma in questa situazione lo trovai gradevole.
Finalmente aprii la bocca.
La ragazza si tirò su urlando; la e-girl andò a soccorrerla. Pure quella che mi teneva le gambe si allungò per vedere la ferita.
Approfittai della situazione e mi misi seduta. Poi le afferrai la chioma e la tirai. Mi mollò subito.
Appena mi alzai, mi arrivò un pugno sullo zigomo.
La e-girl era incazzata nera e mi guardava con rabbia.
Contrattaccai.
Cercò di tirare un altro pugno in risposta al mio, ma le afferrai le nocche prima che mi colpisse. La feci girare su se stessa e poi la sbattei a terra.
Mi avvicinai al suo orecchio.
"Te lo meritavi" sibilai.
Poi mi alzai e la guardai dall'alto.
Le altre 2 oche si chinarono e la aiutarono ad alzarsi, mentre io le fissavo combattiva. La e-girl sembrava voler continuare, mi scrutava con odio e frustrazione, ma le amiche la tennero ferma e una disse: "Basta, Meena" e la trascinarono via.
"Pff, codarde" pensai odiosa.
Ora che l'adrenalina era passata, mi guardai intorno.
Tutti mi osservavano scioccati.
Ma uno sguardo in particolare attirò la mia attenzione.
Tom era sbucato tra gli invitati e mi guardava, con uno sguardo che non saprei tradurre. Teneva per la mano Maddie.
Le lacrime mi bruciarono di nuovo gli occhi, mentre le parole di Meena mi tornavano in mente: "...non avresti dovuto vederlo, in realtà. Noi dovevamo fargli da diversivo..."
Mi sforzai di correre via, tenendo lo sguardo basso.
Una volta fuori dalla casa, vidi le tre oche che se ne andavano, e quindi decisi di cambiare rotta all'ultimo e di andare a nascondermi sul retro. C'era una piccola nicchia un po' rialzata dal terreno nel muro, vuota; così mi ci rannicchiai dentro.
E piansi.
Finalmente.
Piansi tutte le lacrime che avevo in corpo, mentre singhiozzavo. Il buio mi proteggeva da chiunque, di giorno, avrebbero potuto vedermi.
Finchè poco dopo non sentii dei passi. Cercai di zittirmi tappandomi la bocca con la mano. Non volevo essere trovata.
Sentivo delle voci.TOM'S POV
"COS'È SUCCESSO??!" sbraitai addosso a un tipo, tutto tremolante.
Ero arrivato lì che Avril e la ragazza stile e-girl si stavano prendendo a pugni, e volevo assolutamente capire perchè.
E poi quello sguardo, con cui mi aveva scrutato appena mi aveva visto.. Probabilmente si era accorta di me che limonavo Maddie. E menomale, da un lato, perchè voleva dire che il piano stava funzionando. Ma dall'altro, mi aveva distrutto. Forse ho esagerato...
"L-la ragazza verde ha-ha detto che era il tuo.. vostro, diversivo..." balbettò "e-e poi è iniziata la rissa..."
"DIVERSIVO??"
"Si, di te e la rossa che limonavate" continuò guardando le nostre mani.Mollai subito la sua. "No, no, no, no, no.." borbottai mentre mi dirigevo verso la porta con passo deciso.
"Tommy, ma dove-"
"È meglio se non vieni, Maddie." sbottai deciso.
Lei si fermò e mi guardò con i suoi occhioni, ma non mi seguì.
Mi si avvicinò Bill.
"Ohi, rallenta" mi afferrò il braccio e mi fermò.
"Devo parlarle."
"No, io devo parlarle" sbottò lui.
Lo fissai, scioccato.
"Perchè tu??"
"Perchè ti odia, Tom. Se vai te andrebbe ancora di più in crisi. Fa andare prima me, così la calmo" mi spiegò dolcemente.
"NO, ho detto che vado IO" sbottai nervoso.
Mi guardò riluttante ma mi lasciò andare. "Se te ne penti, io non sarò disponibile" disse solo.
"Non mi pentirò." corsi fuori di casa.
Aspetta, mi ero appena ingelosito di mio fratello? Seriamente??
Vidi quelle 3 luride puttane che avevano appena osato picchiare la mia biondina allontanarsi, e le raggiunsi subito.
Afferrai la spalla di una.
"COME AVETE OSATO, GALLINE APPROFITTATRICI!! VOI E LE VOSTRE STUPIDE BALLE-" urlai, mentre loro mi fissavano impaurite.
"Tommy, noi-" sussurrò una
"ZITTE! Ora ditemi, Avril è passata di qua??"
"No, ma noi-"
Mi allontai prima che potesse finire la frase.
Ero confuso. Dove poteva essere andata?? Era ancora nei dintorni, per forza.
"E pensare che il piano era appena iniziato, doveva ancora entrare in gioco Gustav.. Beh, mi sa che non lo completerò" pensai sconsolato.
Iniziai a chiamare il suo nome.
"Avril?! Avril??!" urlavo. Mi bruciava la gola. "Ma dov'è?? Cazzo sono un idiota" pensai.
Fu allora che mi venne l'illuminazione.
"La nicchia!" esclamai.
Corsi sul retro della casa.
E la vidi rannicchiata lì, come un gattino.AVRIL'S POV
"La nicchia!" esclamò Tom
"Oh, no no no, cazzo!" pensai allarmata.
Una parte di me mi urlava di scendere e correre via, facendo il giro opposto. L'altra mi teneva inchiodata lì. Non era in ansia. Voleva che mi trovasse. Era la mia coscienza. E stranamente, l'ascoltai.
Vidi Tom arrivare sotto di me e guardarmi, era sollevato di avermi trovata.
Non avevo il coraggio di parlare, non ci riuscivo.
"Mi dispiace" sussurrò.
Tutto qua? Non c'era nient'altro??
"Io non voglio Maddie, Avril, voglio te"
Sentii le farfalle nello stomaco, per la prima volta. Che sta succedendo??
"Dai scendi" mormorò
Aveva le lacrime agli occhi.
Stava piangendo.. Per me.
Mi calai lentamente, prima le gambe e poi il resto del corpo.
Caddi proprio tra le sue braccia, che erano aperte e aspettavano di stringermi.
Appoggiai la testa al suo petto e singhiozzammo un attimo assieme, uno stretto all'altro.
Poi mi tirò su il mento.
I suoi occhi marroni mi bruciavano viva, e affondai come la prima volta.
Le nostre labbra si incontrarono di nuovo.
E stavolta mi godetti il bacio appieno.
Gli misi le mani dietro il collo mentre lui scorreva le sue sui miei fianchi, entrambi appiccicati, i cuori battevano a ritmo.
Mi staccai che non avevo più fiato, ed ero così rossa che sembravo ustionata.
"T'è piaciuto?" mi sussurrò sulle labbra.
"Si"
"E ora, mi vuoi davvero?"
STAI LEGGENDO
YOU KNOW ME -tom kaulitz
RomansaLa storia parla di Avril,una giovane cantante dei 2000 che per cercare di avere più popolarità cercherà "l'aiuto" di una band tedesca ,i tokio hotel,i quali verranno convinti dal chitarrista,Tom Kaulitz,ad aiutarla. Il ragazzo inizierà ad affeziona...