Contimuammo così per un po', un tempo che mi sembrò quasi infinito, ma alla fine ci fermammo e cercammo di calmarci.
Tom ancora mi stringeva i fianchi e mi teneva premuto contro di sè.
"Ti riporto a casa, ora" mormorò poi.
Ci incamminammo verso il condominio; una volta arrivati mi diede un ultimo bacio e poi tornò indietro.
Io entrai, ero un po' rossa ma non mi importava.
Mia mamma dormiva già, e decisi di fare la stessa cosa.
Mi feci la doccia, mi misi il pigiama e poi andai a letto, anche se non avevo granchè sonno.-il giorno dopo-
Le ore di lezione trascorrevano lente, specialmente matematica, e alla ricreazione rimasi con Tom e gli altri.
-alcune ore dopo-
Finalmente potei uscire di scuola.
Ma una strana sensazione continuava a perseguitarmi..
Capii cos'era solo quando ero vicina a casa mia.
"È il compleanno di mia mamma!" esclamai.
Mi vergognai un po per essermelo scordata. Lei non aveva mai scordato il mio.
"Sono ancora in tempo per organizzare qualcosa" mi dissi "prendo il regalo, la torta, degli stuzzichini e poi decoro casa"
La torta potevo comprarla alla pasticceria qui vicino, e per gli stuzzichini qualcosa di confezionato al supermercato.
Stavo per partire a comprare la roba quando Steve mi si avvicinò, sbuffandomi il fumo in faccia. "Sembri tesa" borbottò.
"È che devo preparare in fretta qualcosa per mia mamma" dissi "sai, oggi è il suo compleanno"
"Oh, beh, falle gli auguri da parte mia"
"Ok, in realtà me ne ero scordata" ammisi.
"Capita, a volte pure io scordo il mio compleanno" disse lui.
Lo guardai interrogativa. "Vabbe, tu sei un caso a parte" sospirai.
Mi diede delle pacche sulle spalle. "Non preoccuparti, Erika si accontenta di poco" mi disse "l'importante è che ti impegni"
Gli sorrisi, poi sentii, come un rumore di qualcuno che correva via, ma non vidi nessuno.
Bah.
"Grazie mille, ora vado" lo salutai, e mi diressi alla prima tappa: la pasticcieria.TOM'S POV
Vidi la Biondina allontanarsi da scuola in fretta, e anche se ero a piedi decisi di seguirla da lontano e poi spaventarla.
Quando era appena entrata tra le viette la sentii esclamare qualcosa, ma non ci feci molto caso. Mentre cercavo di raggiungerla iniziaii a sentire la sua voce che conversava con qualcun'altro.
Mi schiaccai contro un muro per non farmi notare e la vidi con un uomo conciato male che fumava. Poi lui le diede pure delle pacche.
Mi sforzai di non raggiungerli e andare a menarlo. La gelosia mi bruciava dentro.
"Nah, è impossibile che mi tradisce" pensai "non per quel tipo, almeno"
Sembravano molto uniti, anche se lui era un completo idiota.
Io e lei non ci conoscevamo molto, loro era come se si conoscessero bene, invece.
Ero per caso geloso?
Mi allontanai, immusonito, e me ne tornai all'appartamento.AVRIL'S POV
Entrai nella pasticcieria e iniziai a selezionare le torte alla mia portata.
Mia madre amava le nocciole e il caramello, così cercai la torta più adatta... e economica.
Finalmenta la trovai, la presi e la pagai.
Andai al supermercato e comprai patatine e altri snack del genere.
Mi erano avanzati pochi soldi, e ancora dovevo pensare al regalo.
Cosa avrebbe apprezzato? Vestiti? Magari un orologio?
Mi venne una specie di illuminazione. Bigiotteria: economica, abbastanza carina e utilizzabile in ogni situazione.
Per mia fortuna c'era un negozietto di accessori qui vicino.
Acquistai una collana a forma di stella molto simile alla mia.Comprai anche carta da regalo sulla via del ritorno.
Una volta a casa iniziai a decorare in giro con dei nastri colorati e dei fiori, che a lei piacciono tanto.
Sistemai il cibo in tavola e poi preparai pacchetto regalo e biglietto.
Guardai il risultato soddisfatta.
"E pensare che tra poco dovrò pure andare in germania e lasciarla da sola..." pensai, un po' triste "Forse dovrei chiedere a Tom di aiutarmi a trovare un modo per diglierlo"
Senza pensarci su iniziai a percorrere la strada verso casa sua che ormai conoscevo a memoria.
Bill mi aprì e dopo un saluto frettoloso corsi in camera di Tom.
Era seduto sul letto che suonava la chitarra. Appena mi vide mi guardò male, non capivo perchè.
"Tom c'è un problema" iniziai grave.
"Cioè?"
"Devo dire a mia mamma che vado in germania, e voglio farlo oggi, durante la festa del suo compleanno" spiegai "ma non so come e mi serve un aiuto"
"Mio dio, Avril, ti fai troppi problemi" brontolò lui "e non mi avevi detto che era il suo compleanno"
"Pensavo non ti importasse-"
"Invece mi importa" sbottò "Io vengo"
"Ne sei sicuro??"
"Si, così la posso conoscere" disse "o non ti va bene?"
Ok, oggi Tom è incazzato.
"No no, mi va benissimo" cercai di recuperare la situazione "tornando al discorso di prima, come glielo posso dire?"
"Dillo e basta"
"Rischio di rovinare tutto..." poi mi venne in mente un pensiero "E se non mi lascia venire??"
"Manipolala" disse, come se nulla fosse "Ti aiuterò Biondina, tu devi venire"
L'idea non mi piaceva affatto, ma decisi di fidarmi. Da come si comportava ora, sembrava meglio non cotraddirlo e dimostrargli fiducia.
"Va bene" acconsentii.
Stavo uscendo quando esclamò: "Prendo pure il regalo!". Gli sorrisi e poi me ne andai.Passarono circa 20 minuti, e Tom suonò al campanello. Aveva un pacco in mano ed era vestito come al solito, solo più ordinato. Anch'io mi ero cambiata e risistemata.
Intanto che aspettavamo mia mamma, abbiamo parlato e guardato la tv.
Poi, finalmente, sentimmo le chiavi girare nella serratura.
Appena entrò, mi buttai addosso a lei e le feci gli auguri. Pure Tom glieli fece, e lei sembrava stupita di vedere quel che avevo organizzato.
Ci sedemmo a tavola e Tarzan iniziò a socializzare con mia mamma, il comportamento educato che ebbe mentre le parlava mi stupì un po'.
Abbiam parlato, mangiato, con in sottofondo musica scelta da me.
Nonostante mi fossi divertendo, avevo ansia per il momento in cui avrei dovuto dirle del mio viaggio in Germania. Non sapevo come, quando e cosa fare dopo averglielo detto.
E avevo pure ansia che lo dicesse Tom al posto mio, magari proprio mentre non stavo molto ascoltando.
Non riuscivo a rilassarmi del tutto.
Poi arrivò il momento della torta.
Mentre soffiava sulle candeline, abbiam cantato 'Tanti auguri' e poi mangiato insieme. Mia madre ha adorato quella torta, l'avevo scelta bene. Piacque pure a Tom, a me non molto ma la mangiai comunque.
E dopo, i regali.
Aprì prima il mio.
"Oddio, che carina, sembra d'argento!" esclamò, e indossò subito collana.
Poi aprì quello di Tom (non avevo la più pallida idea di cosa ci fosse dentro).
"Oddio, ma questi orecchini saranno molto costosi" disse lei "non dovevi-"
"In realtà non costavano così tanto" borbottò lui, e praticamente la costrinse a metterseli.
Passò ancora un po' di tempo, ormai la festa era quasi finita. Dovevo dirglielo ora, non avevo tempo da perdere.
Presi un respiro profondo e chiesi il silenzio.
"Ho un annuncio" dissi, e lanciai un'occhiata frettolosa d'intesa a Tarzan "Visto che siamo entrambi cantanti, Tom mi porterà in Germania con lui"
STAI LEGGENDO
YOU KNOW ME -tom kaulitz
RomanceLa storia parla di Avril,una giovane cantante dei 2000 che per cercare di avere più popolarità cercherà "l'aiuto" di una band tedesca ,i tokio hotel,i quali verranno convinti dal chitarrista,Tom Kaulitz,ad aiutarla. Il ragazzo inizierà ad affeziona...