Cap 1

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30 giugno 2010

-"sveglia Isabel, siamo in ritardo! Come al solito!"
disse in panico Cristina scuotendo la sua migliore amica.
Due occhi ambrati e assonati si aprirono, guardando gli occhi neri ansiosi  dell'amica.
-"che ore sono?" chiese Isabel
-"le 9, dobbiamo essere all'Uni per le 9.30!"
-"perché cavolo non sentiamo la sveglia?" disse Isabel mentre si spogliava.
-"e non lo so, se non era per il messaggio di buongiorno di Juan non mi sarei svegliata, PERFORTUNA c'è LUI! " sottolineò Cristina,
Isabel le rispose con una smorfia, a lei Juan non piaceva proprio per niente.
-"ma perché ti sta antipatico Juan? Fa sempre dei bei regali anche a te!" chiese Cristina.
-"perché ne sei succube, non gli dici mai di no, fai sempre quello che vuole lui! Per i regali ok, ci ha sempre azzeccato e non so neanche come! Però mi sta comunque sul cazzo!"
Per non litigare come sempre Cristina non ribattè e lasciò sola l'amica.
Fulminea Isabel si lavò la faccia e i denti, si pettinò il lunghi e mossi capelli castani, si vestì al volo, prese la coinquilina che era già vestita e di corsa scesero le scale del loro piccolo appartamento, dirette all'università di Bologna.

Isabel e Cristina abitavano insieme ormai da nove mesi, da quando entrambe erano entrare alla facoltà di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione, il primo anno ormai volgeva al termine.
Avevano preso in affitto un appartamento a 5 minuti di strada dalla facoltà.
Avevano avuto fortuna perché costava veramente poco, era molto strano visto anche il contesto in cui vivevano.
Il papà di Isabel e i genitori di Cristina non erano ricchi, avevano fatto sacrifici su sacrifici per poterle mandare a scuola e un domani all'università.
I loro genitori avevano un lavoro precario, a volte per sbarcare il lunario, lavoravano anche in nero.
Poco prima che iniziassero l'università entrambe le famiglie, avevano trovato un bel lavoro, sopratutto il padre d'Isabel, da semplice operaio era diventato improvvisamente direttore dell'azienda stessa.
Così entrambe le famiglie erano riuscite a  pagare la retta e i primi mesi di affitto, poi le ragazze avevano trovato, anche lì con un colpo di fortuna, un lavoretto nella biblioteca universitaria. Erano le uniche a lavorare li dentro, dovevano catalogare i libri e sistemarli, inoltre quando al piano di sopra, gli studenti chiedevano, attraverso un portale del computer, un libro in prestito dalla biblioteca, Isabel e Cristina glielo mettevano in un salì e scendi, ed arrivava al richiedente.
Per la restituzione funzionava lo stesso modo, su un altro salì e scendi venivano appoggiati i libri e le ragazze li recuperavano e li sistemavano.

Isabel e Cristina erano amiche dai tempi della scuola materna, avevano sempre fatto quasi tutto insieme. Quasi, Cristina in campo di uomini era molto, ma molto più avanti di Isabel.
Cristina da ormai un anno frequentava un uomo più grande di lei di 5 anni, Juan Luis Martinez.
Ad Isabel non piaceva per niente Juan, molte volte aveva litigato con la sua migliore amica, perché lui era sempre molto autoritario, Cristina da quando stava con lui non poteva più uscire a locali come facevano prima le due amiche.
Da quando c'era Juan erano quasi sempre a cena a casa sua e di suo fratello, che non avevano ancora conosciuto, oppure a cena in locali scelti rigorosamente da lui.
Molte volte Isabel aveva rifiutato gli inviti per poter uscire con altre persone, ma puntualmente Cristina le faceva una scenata lacrimosa, oppure si trovava Juan che la prendeva malamente a mo di sacco di patate e la costringeva ad uscire con loro.
Non capiva perché doveva uscire e reggere il mocolo a quei due.
Juan si comportava sempre in modo protettivo anche nei confronti di Isabel.
A dicembre quando aveva compiuto 19 anni, le aveva regalato una borsa di Luis Vuitton che tanto le piaceva, non lo aveva confidato neanche alla sua amica del cuore. Molto spesso Isabel si era chiesta come faceva a sapere le cose che le piacevano.
Cristina aveva conosciuto Juan l'estate prima in Sicilia, dove era  andata in vacanza con la sua famiglia.
Lei lo aveva notato seduta al bar mentre sorseggiava una granita, lui sentendosi osservato si voltò a guardarla e da lì si conobbero.
Cominciò così l'anno monogamo di Cristina, prima di Juan andava a letto con tutti i tipi che le piacevano , dopo Juan voleva e vedeva solo lui.
L'uomo non parlava quasi mai  della sua famiglia, si sapeva solo che aveva un fratello più grande di due anni di nome Carlos.
Juan, conviveva con il fratello in una villona a Taormina, con vista mare.
Quando conobbe Cristina, lui ed il fratello comprarono una casa a Bologna, a 15 minuti dall'università frequentata dalle ragazze, così che Juan potesse stare con la sua donna.
Carlos era sempre in viaggio per affari, raramente Juan andava con lui, il lavoro di Juan era tutto a computer, Carlos era la mente operativa con il genio per gli affari, Juan era quello dell'informatica.

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