-" trovato qualcosa Juan!"
-" no nulla, non capisco come cazzo abbia fatto avere quelle informazioni!" disse Juan rivolto al fratello.
Carlos si mise le mani nei capelli.
-"devo partire, devo parlare con le varie cellule della polizia che ho in Messico. Mi devono un sacco di favori."
Juan annuì.
Carlos parti subito, mentre Juan a casa con il computer cercava indizi su indizi che lo portassero a scoprire chi c'era dietro tutto ciò.
Toc toc
Juan alzò la testa dal computer, non si era accorto che da quando se n'era andato suo fratello erano passate due ore. Si stiracchiò e disse -"avanti"
La porta venne aperta, Isabel e Arizona però non entrarono nell' ufficio del boss.
-" ciao Juan, ecco io, Carlos ha detto che dovevo venire da te a chiederti le cose... emm, ecco io e Arizona volevamo uscire un po' e fare una passeggiata, fino alla baia dei pescatori!"
Juan si alzò in piedi e si avvicinò alle ragazze, che istintivamente fecero un passo indietro. Juan incrociò le braccia al petto.
-" si potete andare, ma tornate prima di cena, fate le brave e seguite le regole!"
-" si Juan!" disse Isabel
Juan guardò Arizona, sotto il suo sguardo la ragazza arrossì vistosamente. Juan diede un buffetto sulle guance di entrambe le ragazze che lo guardarono interrogative.
Isabel, che conosceva ormai da un anno Juan, vide che era molto teso.
-"tutto bene Juan? Sei ancora arrabbiato con me per l'anello? Io lo giuro non l'ho fatto apposta!" a rinforzare la frase Arizona annuiva vistosamente.
Juan guardò Isabel e le disse -"no, io non sono arrabbiato per l'anello, ho altri pensieri, non preoccupatevi e andate pure a fare la vostra passeggiata.
-" oh, ok, ma Juan se hai bisogno di qualcosa, c'è qualcosa che possiamo fare?" anche qui Arizona annuì vistosamente, questo fece sorridere Juan
-" no ragazze, non vi preoccupate, se volete veramente darmi una mano, cercate di non cacciarvi nei guai, ok?"
Annuirono entrambe e lo lasciarono solo.
Poco dopo squillò il telefono di Juan.
J:-" novità Carlos?"
C:-" si ho parlato con la polizia, a quanto pare ci sono stati dei movimenti strani. Un uomo che non sono riusciti ad identificare, sta creando disordini in tutto il Messico, tu hai trovato qualcosa su quel simbolo?
J:-" no purtroppo ancora niente!"
C:-" va bene, ora torno a casa, ciao Juan"
J:-" ciao Carlos "
Quella sera la cena, era stata meno silenziosa della sera prima.
-" Isabel domani verrà la sarta a provarti il vestito da sposa, quindi non uscire di casa" le disse donna Carmela.
-" si" rispose Isabel non osando guardare Carlos. Non si erano più parlati dalla sera prima, i loro dialoghi quel giorno erano stati solo di tipo formale.
Dopo cena, Isabel si ritirò in camera, portando con se un nuovo libro dalla biblioteca.
Mentre leggeva la storia, Carlos entrò nella stanza.Si fermò davanti a lei, le tolse le coperte di dosso e le ordino di spogliarsi.
Isabel si tolse la camicetta da notte.
-" Isabel ti voglio, se fossimo già sposati stasera ti scoperei a sangue, ma devo aspettare la prima notte di nozze per averti. Dato che non lo posso fare, ho deciso che ti mangerò."
Carlos la prese per le gambe, tirandola a se e gliele spalancò.
Aprendola con una mano, passò la lingua proprio lì in centro, iniziò a fare su e giù fermandosi a succhiare il clitoride, poi lo mordicchio leggermente, Isabel inarcò la schiena, Carlos le mise una mano sulla pancia per tenerla ferma.
La lingua continuò il suo assalto e arrivò fin dove per lei era impossibile, una scarica elettrica la percorse, Isabel cominciò a piagnucolare e a gemere, Carlos si alzò e si tolse i pantaloni, tirò fuori il membro. Cominciò a toccarsi davanti a lei, ritornò a leccarla,
-" ti bagni così tanto piccola mia" questo fece arrossire Isabel e ridacchiare Carlos.
Isabel stringeva il tessuto delle lenzuola tra le mani.
Stava impazzendo. Carlos continuava a leccarla, la succhiò, la divorò, Isabel raggiunse le vette del piacere e per la prima volta gridò senza rendersene conto il nome di Carlos.
Carlos fini di darsi piacere e schizzò il seme bollente sul ventre di lei.
Dopodiché la prese in braccio e l'aiutò a lavarsi. L'aiutò a rinfilare le mutandine, le infilò la camicia, la mise sotto le coperte. La baciò e se ne andò!
Il giorno dopo Arizona, svegliatasi in anticipo dalla siesta pomeridiana, silenziosamente per non svegliare gli altri, andò in cucina per mangiare qualcosa. Sentì dei rumori provenire dall'ufficio di Juan e Carlos. Sapeva che gli uomini non c'erano, dopo pranzo erano usciti per dei controlli in giro per l'isola. Avvicinandosi piano piano, vide sua sorella Bettany. Ma cosa sta cercando? Non dovrebbe stare dentro questa stanza. Senti la sorella dire una parolaccia e farfugliare -"dove sono? Dove le avranno messe?". Arizona sentì che aprivano la porta di casa, corse in cucina e vide sua sorella correre e chiudersi in camera.
Nel momento in cui i fratelli Martinez arrivarono verso lo studio, arrivò anche Isabel che si scontrò contro Juan.
-" ehi stai attenta! Ti sei fatta male?"
-" no scusa, non stavo guardando dove andavo!" Carlos e Juan la guardarono straniti, videro la porta dello studio aperta.
-" Isabel sei stata nella nostra stanza di lavoro?" le chiese Carlos
-" no" domandandosi perché le faceva quella domanda.
-" Isabel, te lo ripeterò ancora sei stata nello studio?" ripete Carlos con un tono più arrabbiato.
-" ho detto di no! Perché continui a chiedermelo?"
-" perché la stanza è aperta e noi l'abbiamo chiusa, e provenivi da lì.!"
-" sono uscita dalla mia camera, e sono venuta qua!"
-" Isabel mi sto incazzando!"
Carlos l'afferrò per un braccio deciso a impartirle una lezione, ma una vocina lo bloccò.
-" c'era Bettany dentro la vostra stanza!" disse con voce bassa e sottile Arizona.
Per la prima volta Carlos la sentì parlare.
Carlos mollò Isabel che si massaggiò il braccio, su cui cominciava ad apparire un livido.
Juan lentamente chiese -"sicura di aver visto Bettany?"
-" si cercava qualcosa, ma non so cosa"
-" grazie Arizona" Juan sorrise alla ragazza che arrosì e guardò altrove.
Carlos prese delicatamente Isabel e gentilmente la
spinse verso Arizona.
-" andate a far merenda insieme"
Carlos e Juan si diressero in camera della ragazza entrarono senza bussare.
Bettany si stava ammirando allo specchio, guardando l'anello luccicante, come le stava bene. Intanto era al telefono con Cristina - "ho cercato dappertutto non ho trovato le coordinate... ma cos..." riattaccò subito.
La ragazza giró su se stessa quando sentì la porta aprirsi. Vide i due uomini e istintivamente nascose la mano.
Carlos e Juan innarcarono un sopracciglio.
-" cosa nascondi lì dietro?" le chiese Carlos
-" niente" Bettany stringeva la mano a pugno dietro la schiena.
Carlos le si avvicinò, le tolse il cellulare, lo diede a Juan e le prese la mano che nascondeva, gli aprì le dita a forza.
Carlos rimase scioccato nel vedere l'anello di fidanzamento nell' anulare dì Bettany.
Carlos era furibondo, le mollò un ceffone così forte da farla cadere a terra.
Le tolse a forza l'anello e lo mise in tasca -"brutta stronza che non sei altro, cosa ci facevi con l'anello della mia futura moglie? Eh?"
Bettany non rispose. -"rispondi!!!"
-" io, lei, bhe io, sta meglio a me che a lei, non dovresti sposare lei, dovresti sposare me!" disse Bettany alzandosi in piedi con aria di superiorità.
-" sposare te? Tu mi fai schifo! Non vali neanche le mutandine della mia fidanzata! Uscirai da questa camera solo per i pasti per il resto ti voglio chiusa qui dentro, Juan la lascio a te!"
Arrabbiato Carlos uscì dalla camera e andò a cercare Isabel.
-" Isabel, vieni qui" là ragazza preoccupata andò da lui.
-" andiamo a fare una passeggiata" Isabel lo guardò stranita, non le aveva mai chiesto di fare una passeggiata. Isabel gli sorrise e annuì, ma mentre stavano uscendo Isabel si bloccò -"oh no! Non posso uscire, oggi viene la sarta a provarmi l'abito"
-" Arizona?Arizona?" Carlos chiamò la piccola di casa Jefferson. La ragazza arrivò e lo guardò in modo interrogativo. -"di a mia madre, che se arriva la sarta, aspetterà il ritorno di Isabel, claro ?"
Arizona annuì.
Carlos sellò il cavallo e fece salire Isabel. La portò a conoscere una zona dell'isola che non aveva ancora visto.-" Wow,è bellissimo"
-" bello vero? È una piscina naturale, formata dallo sprofondamento del suolo calcareo e spesso.
Facciamo una nuotata?"
-" non ho il costume! E poi non so nuotare..." disse tristemente Isabel.
-" per il costume non importa, rimaniamo in intimo, per nuotare, bhe ti fidi di me?"
Mi fido di lui?
- " si" sussurrò piano Isabel.
Carlos le tolse il vestitino, si spogliò anche lui.
-" vieni" i due fidanzati s'immersero nell'acqua, Carlos l'abbracciò e la portò dove l'acqua era profonda. Isabel si appiccicò a lui, nuotarono insieme abbracciati, ed era bello nuotare in tanta diffusa bellezza, mentre il lungo sciabordare delle onde della baia li accompagnava ...si baciarono,un bacio lungo che sembrò dovesse durare per sempre.
-" forza è ora di uscire dall'acqua" Carlos l'aiutò ad uscire, mano per mano tornarono verso il cavallo.
Dal sottopancia, estrasse una coperta con cui asciugò la sua piccola, poi l'avvolse nella coperta e vi s'infilò anche lui. Si baciarono. Poi Carlos prese i pantaloni e dalla tasca tirò fuori l'anello e lo rimise alla sua fidanzata. -" mah? Lo hai trovato?" Carlos le sorrise, ma troppo orgoglioso non le disse che lo aveva preso Bettany, se glielo diceva doveva scusarsi e lui non era tipo da chiedere scusa, ma l'aveva portata li e l'aveva fatta rilassare. Valevano come scuse no?
-"mi raccomando, non lo perdere un altra volta!"
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La Fenice
RomanceIsabella Marino: la sua vita nel giro di poco viene stravolta da una serie di eventi. Carlos Miguel Antonio Martinez è a capo della mafia siciliana e messicana. Le loro vite s'incroceranno. Per Isabella sarà un duro percorso in salita per accettar...