25 dicembre 2010
-" buongiorno mio raggio di sole! Buon Natale!" Carlos baciò la sua piccola moglie che giaceva rannicchiata contro il suo petto, strusciandovi il nasino e respirando a fondo.
-"buon Natale amore mio!" rispose la moglie.
Carlos si chinò a baciarle il capo, poi la stese nel letto e andò a baciarle il ventre arrotondato augurando buon Natale al piccolino.
Ancora non sapevano il sesso. Alejandro quando le aveva fatto l'ecografia, non era riuscito a vedere cos'era.
Isabel segretamente sperava di avere una femminuccia.
Scesero per fare colazione tutti insieme.
L'albero di Natale era colmo di regali. Isabel non stava nella pelle -"forza! Andiamo ad aprire i pacchi!"
Isabel corse sotto l'albero, sembrava una bambina piccola. Tutti risero contagiati dal buon umore della ragazza, che consegnò a tutti il suo regalo anche ad Anastasia.
Carlos aprì il primo pacco, trovò dei bellissimi pantaloni, molto belli, cercava di capire di che marca erano. Decise che l'avrebbe visto dopo. Aprì un altro pacco e ci trovò una bellissima camicia bianca, infine la giacca nera, -"sono bellissimi Isabel, ma dove li hai presi? Sono di una buona fattura, mai visti capi fatti così bene!" La ragazza sorrise al marito
-"davvero ti piacciono? Li ho fatti io con le mie mani!"
Carlos rimase sorpreso. -"Isabel.." la baciò perché solo così poteva esprimere la sua gioia.
Anche Juan rimase sorpreso dalle camice confezionate dalla cognata. Arizona urlò, quando si trovo tra le mani un bellissimo vestito blu, il suo colore preferito, fatto a mano.
Quando Isabel apri i suoi regali, trovò vestiti nuovi da cena, da spiaggia, scarpe per tutte le occasioni, nuovi costumi da bagno. Arizona le regalò un paio di scarpette fate a meno, con capellino abbinato lavorate ad uncinetto.
-" ma ragazze, siete veramente brave e avete talento.
Ma dove avete imparato?" Chiese Curioso Carlos.
-" io ho imparato da tua madre, mi ha insegnato lei, ma siccome ero brava, mi ha comprato un sacco di riviste, per ampliarmi. Per ringraziarla le ho fatto tre vestiti colorati e un nuovo poncho" rispose Isabel
-"ora capisco, chi ordinava tutte quelle riviste e tutta quella stoffa!" disse Carlos guardando Juan ridendo.
-" come?" chiese Isabel interrogativa.
-"noi controlliamo tutto ciò che viene ordinato e portato dentro all'isola, non si può lasciare niente al caso!"
-"capisco.." disse Isabel.
-"Arizona tu invece?"le chiese Carlos guardando ammirato le piccole scarpette che aveva regalato ad Isabel per il loro bambino.
-"Dalla signora Pelmann, ha un bellissimo frutteto di papaya, un giorno mi sono fermata inebriata dal profumo. Lei mi ha offerto il frutto, da lì abbiamo iniziato a chiacchierare e mi ha parlato delle sue passioni. Mi ha insegnato lei a fare uncinetto. Per vostra madre ho confezionato tre centrini.
-" bene, abbiamo sposato delle maghe, dalle mani d'oro!"disse Juan.
Le ragazze arrossirono di piacere.
Poi gli uomini presero una scatola e la diedero alle ragazze. -"Aprite! È per voi! È la famosa sorpresa che io e Juan vi abbiamo preparato.
Inginocchiate nel pavimento, Isabel e Arizona si guardarono sorridendo e insieme sollevarono il coperchio, guardarono il contenuto e si guardarono interrogativamente. Tirarono fuori entrambe una collana di fiori. -" Sembrano le collane Hawaine!" disse Isabel domandandosi ancora perché gli uomini gli avevano regalato quel ornamento.
-" si esatto, sono collane Hawaine, immagino che vi state chiedendo che razza di sorpresa sia!" disse Juan ridendo guardando alternativamente le facce di Arizona ed Isabel.
Carlos scoppiò a ridere insieme al fratello.
Le ragazze li guardarono storti -"ci state prendendo in giro?" Chiese Arizona.
-" no affatto! Scusateci, ora vi spieghiamo!" disse Juan
-" non vi abbiamo ancora portato in viaggio di nozze. Tutte le spose meritano di passare due settimane, da qualche parte con i propri mariti.." disse Carlos
-" a fare l'amore per ore e ore" aggiunse Juan amicando al fratello.
-" ebbene ragazze, mettete in valigia i vostri regali perché, tra cinque giorni partiamo, andiamo alle Hawaii!" disse Carlos.
Isabel stringeva ancora i fiori in mano quando realizzò che avrebbero fatto un viaggio di nozze vero.
-" Carlos?!" Scoppiò a piangere di gioia, lanciandosi verso il marito, abbracciandolo e baciandolo. Arizona invece prese Juan per la camicia e gli diede il suo primo bacio spontaneo e appassionato, accendendolo talmente tanto da, caricare Arizona sulla spalla e portandola ai piani di sopra incurante delle sue proteste.
Carlos rise -"sono ancora novelli sposi! Ma sai, possiamo andare nello studio, li potresti farmi vedere quanto ti sono piaciuti i miei regali.." disse Carlos baciandola spingendola verso la stanza.
Isabel rise e si lascio trascinare, ma proprio in quel momento arrivò Anastasia.
-" signori, la colazione è pronta, da almeno un ora!" disse sbuffando.
-" si, hai ragione Anastasia... io e mia moglie arriviamo subito!"
-" Anastasia ti piaciuto il mio regalo?"
-" signora io non ho capito perché lei mi ha regalo un ricettario di dolci! Io so fare i dolci!" disse Anastasia alterata.
-" hai regalato ad Anastasia un manuale di dolci?" Chiese incredulo Carlos.
-" bhe, non fa mai dolci! Quindi ho pensato che non li sapesse fare! Mi piacerebbe mangiare qualcosa di dolce per colazione, gliel'ho detto tante volte, ma fa sempre cose salate e pesanti!" disse Isabel incrociando le braccia al petto.
Anastasia lasciò la sala, borbottando in messicano stretto, ritenendosi offesa.
-" Isabel!!!" disse Carlos esasperato -"l'hai offesa! Mi aspetto che poi ti scusi con lei!"
-"ma Carlos?!"
-"Niente ma! Vuoi essere punita come l'altra sera?"
-" no!" Isabel incrociò le braccia al petto. Superò il marito e si diresse in sala da pranzo. Carlos non capisce niente.
Carlos la bloccò per un braccio e la trascinò nello studio.
Chiuse la porta a chiave, si slacciò la camicia.
Poi si avvicinò alla moglie come una preda.
-" sei arrabbiata Isabel?"
-" si!" Incrociando le braccia al petto la donna lo sfidò
-"oooh - ooh la mia bambina è arrabbiata! Bene, mi piace quando sei arrabbiata, tira fuori gli artigli!"
-" In questo momento vorrei solo picchiarti, darti un calcio nel tuo bel sedere!" disse livida Isabel.
-" ah si ho un bel sedere?"
-"Carlos!!" urlò Isabel dal nervoso.
-" spogliati!" le ordinò l'uomo.
-"no!" Si rifiutò lei.
-" ahi ahi, hai dimenticato che non amo ripetermi. Che bambina maleducata e capricciosa che sei!" Queste parole la fecero ancora più arrabbiare. Diede una spinta al marito, che non si smosse di un millimetro. Quindi lo pizzicò, ricevendo in cambio un pizzicotto nelle chiappe.
Dalla rabbia gli strappò la camicia
-"oh bhe ora che sai cucire, me ne confezioni una nuova!"disse Carlos ghignando
-"non ti faccio proprio niente, con tutte le sottovesti che mi hai rotto!"disse Isabel.
-" vero! Aspetta..." disse Carlos. Le strappò il vestito di dosso lasciandola in biancheria.
-"Carlos!"
Isabel per contro gli strappo i pantaloni facendogli saltare i bottoni, subito le venne strappato il reggiseno, lei gli strappò i boxer. Carlos rimase gloriosamente nudo davanti a lei. L'uomo ghignò leccandosi le labbra. Isabel indietreggiò e lui premendola sulle spalle, la spinse sul tappeto, scendendo giù insieme a lei.
Le aprì le gambe. Si tuffò con le labbra a leccarla nel suo punto più vulnerabile, succhiandola e portandola al limite. Le leccò la piccola apertura e poi là panetrò, spingendo ritmicamente dentro di lei, fino a farla andare vicino, poi si fermava, aspettava fermo dentro di lei , facendola incazzare ancora di più.
Quindi Isabel, cercò di muoversi sotto di lui per spingerlo giù. Ma non riusciva a spostare la montagna di muscoli. Quindi gli sferrò un pugno. Ma l'uomo non si mosse -"Carlos!! voglio salire sopra di te!" L'uomo le sorrise -"oh la mia puledrina mi vuole cavalcare?"
Isabel pensò Oggi Carlos vuole finire male per mano mia!
Il boss l'accontentò. Isabel si posizionò sopra di lui, scese piano, perché era così grosso che stare sopra la faceva sentiva impalata. Iniziò a muoversi piano poi via via sempre più veloce. Venne con un grido di gioia. Si fermò e crollò sopra di lui. Il marito ancora duro dentro di lei, le dava lievi spinte, facendole sentire il suo desiderio.
Con una velocità che Carlos non credeva possibile, Isabel si alzò e scappò alla porta. Ma la trovo chiusa. L'uomo ghigno rimanendo steso a guardarla.
-"Carlos!! Dove diavolo hai messo la chiave?"
-" eheh magia... e comunque dove vuoi andare in giro nuda?"
Isabel si accorse in quel momento di esserlo. Vergognosa si accasciò sulla porta fulminando il marito.
-" vieni qui mogliettina" Carlos mosse l'indice avanti indietro.
Isabel negò con la testa.
-" Isabel, vuoi sul serio che io venga da te?"
Isabel si arrese si alzò e andò da lui.
Carlos la tirò giù di fianco a lei -"volevi, veramente andartene lasciandomi insoddisfatto? Volevi vendicarti dell'altra sera?"
-"si! Te lo meriteresti!"
Carlos rise forte. Poi la guardò seriamente, con forza la prese e la mise sotto di se, facendole poggiate le ginocchia nel tappeto.
Con un colpo secco la colmò, afferrandole i fianchi, le schiaffeggiò le natiche, uscì e rientrò con forza spingendo dentro di lei. Poi iniziò a toccarle il nocciolo tra le gambe e Isabel in poco tempo, si eccitò di nuovo, raggiungendo di nuovo il piacere stavolta insieme al marito. Crollarono entrambi a terra esausti.
Carlos l'abbracciò e le baciò la tempia. -"chiederai scusa ad Anastasia! Chiaro?"
Isabel sbuffò -"va bene!" Ma tu... le dirai che deve cucinare anche cose dolci!"
Carlos le lanciò un occhiataccia ma annuì.
-"ora vediamo di uscire da questo studio senza essere visti!"disse il boss.
Presero quel che rimaneva dei loro vestiti.
Carlos estrasse dal calzino la chiave .
Isabel lo guardò incredula.
-"magia!" ripetè l'uomo. Sua moglie scosse la testa esasperata.
Il boss aprì la porta e mise la testa fuori, diede un occhiata alle scale.
Prese per mano la moglie e corsero su per le scale. Entrarono in camera giusto prima che Juan e Arizona uscissero dalla loro camera.
Chiusero la porta dietro le loro spalle e scoppiarono a ridere.
Si fecero la doccia e scesero a fare colazione.
Isabel chiese scusa ad Anastasia e la donna borbottò qualcosa in messicano.
-"però poteva anche apprezzare il regalo! Conta il pensiero!" Sbuffò Isabel.
Carlos alzò gli occhi al cielo.
-" Io ho fatto la mia parte, tocca a te!" gli ricordò la moglie.
Carlos andò da Anastasia e le parlò, la donna acconsenti a preparare per colazione dolci, ma pensò anche che il padrone fosse un po' bipolare.
-"mangio poco, perché è tardissimo, e tra tre ore abbiamo già il pranzo!" disse Isabel per giustificare, il fatto che non avrebbe mangiato salsiccia e fagioli di prima mattina.
-"Isabel, almeno una metà di salsiccia, metà fagioli. Poi mangi la frutta!" Carlos glieli mise nel piatto, scoccandole un occhiata ammonitrice.
-" uffa! Che dispotico che sei!" Iniziò a magiare la salsiccia attaccandola come se fosse la colpevole.
Juan rise, beccandosi una pedata dal fratello.
Carlos guardò la moglie e la informò sul programma del giorno dopo:
-" domani andremo da Alejandro, prima di partire voglio essere sicuro che stai bene e che non ci sono problemi con la gravidanza!"
-" ma domani è 26!"
-" non siamo in Italia, qui non è considerato festivo, in ogni caso Alejandro ti avrebbe visitato lo stesso.
-" ooook!"Il giorno dopo il dottore visitò Isabel.
-" bene Isabel per prima cosa ti farò le analisi del sangue e delle urine, ecco perché Carlos ti ha tirata giù dal letto così presto!" le disse il dottore ridendo, guardandola in faccia mezza addormentata, consegnandole il contenitore.
Dopo il prelievo, la fece andare dietro il paravento, per togliere le mutandine.
Isabel odiava quella parte della visita.
L'aiutò a stendersi e a divaricare le gambe, aiutandola ad appoggiarle sugli appositi sostegni.
Alejandro le tastò il ventre con le mani, poi prese un ecografo, le mette un po' di gel nel ventre, le passò la scanner, nel monitor comparve il piccolo
-"bene la dimensione del giovanotto/a sono come quelle di un avocado!" disse il medico facendo ridacchiare Isabel, -"il peso stimato è sui 100 grammi"-"ecco qui il piccolo!" Alejandro gira il monitor verso i genitori. Emozionandosi. -"ora vi faccio ascoltare il suo battito!" Isabel scoppiò a piangere, -"shhh bambina!" Carlos le asciugò le lacrime con le dita.
-"si riesce a vedere il sesso?" chiese il futuro padre
-"visto così...ma è presto per dirlo, sembra un maschietto!" Carlos sorride, Isabel un po' meno.
Alejandro passò alla seconda parte della visita, infilò un paio di guanti , mise un po' di gel sull'indice e il medio, facendo impallidire Isabel.
-"Isabel rilassati! Devo controllare se il collo dell'utero è chiuso."
Isabel si voltò a guardare Carlos, che le prese la mano, accarezzandola.
Alejandro eseguì la visita.-"molto bene Isabel, rimani rilassata ho quasi finito... ecco fatto, puoi scendere dal lettino e rimetterti le mutandine" Il dottore si tolse i guanti e scrisse altre cose su un foglio.
-" bene, ora vediamo il peso."
Alejandro fece salire Isabel sulla bilancia.
-" non hai messo su neanche un grammo, per carità ci sono gravidanze che non mettono peso fino alla fine, ma dimmi Isabel mangi?"
-" certo che mangio!" Ormai Isabel era stufa che ogni volta glielo chiedesse. Il dottore rise e guardò Carlos per avere conferma. L'uomo annuì.
-"molto bene, le analisi sono pronte. Sei sempre sotto di ferro, quindi devo darti degli integratori, cerca di mangiare molta carne rossa, continua a prendere vitamine e acido folico. Per il resto tutto ok, non ho nulla da obiettare per il viaggio. Solo raccomando niente stress, niente colpi di testa, niente sollevare pesi, riposati quando sentì il corpo stanco, puoi fare passeggiate ma non affaticarti. D'accordo?"
-" si" Isabel era felice! Tra 4 giorni sarebbe partita per le Hawaii.
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La Fenice
RomanceIsabella Marino: la sua vita nel giro di poco viene stravolta da una serie di eventi. Carlos Miguel Antonio Martinez è a capo della mafia siciliana e messicana. Le loro vite s'incroceranno. Per Isabella sarà un duro percorso in salita per accettar...