Cap 21

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14 dicembre 2010

-"questo Espinoza, sembra nato dal nulla. Ma chi diavolo è! E cosa vuole!" disse Carlos adirato perché da un più di un mese non trovavano risposte su di lui. Inoltre dopo la trappola di ottobre sembrava sparito nel nulla, le mappe andavano decifrate e richiedeva tempo.
-" già c'è qualcosa che mi sfugge e cose che non mi quadrano" disse Juan. I due uomini sospirarono.
Vennero distratti da un bussare alla porta -"avanti"
Una testa castana fece capolino nello studio.
-" ciao!" disse Isabel  sorridendo ai due uomini, -"io e Arizona... vorremmo andare a fare un bagno, visto anche il caldo di oggi!"
Da dietro Isabel sbucava Arizona, che guardava Juan sorridendogli.
I due uomini sorrisero, Carlos guardò Juan  -"sai cosa ti dico? Che per oggi possiamo anche smetterla di lavorare, che ne dici di andare a fare un bagno con queste due belle donne?"  Juan ghignò -" bhe direi di sì!"

I due uomini sorrisero, Carlos guardò Juan  -"sai cosa ti dico? Che per oggi possiamo anche smetterla di lavorare, che ne dici di andare a fare un bagno con queste due belle donne?"  Juan ghignò -" bhe direi di sì!"

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La giornata era bellissima, nel mare turchese scintillavano i raggi del sole.
Le due ragazze si spogliarono e rimasero in bikini, facendo uscire dalle orbite gli occhi dei loro uomini.
Le ragazze risero e corsero verso il mare. Isabel venne acchiappata dal marito prima che mettesse i piedi dentro l'acqua.
-" Carloos!"  l'uomo la baciò, poi dolcemente la poggiò con i piedi nell'acqua accarezzandole il ventre leggermente arrotondato.
Giocarono nell'acqua schizzandosi l'acqua a vicenda.
Poi il boss prese Isabel e l'asciugò dolcemente, poi la prese per mano  e la portò nel fitto bosco che circondava la spiaggia.
-" ti voglio piccola, non posso aspettare di tornare a casa per prenderti!"
-" cosa?" disse Isabel mentre l'uomo gettando l'asciugamano per terra, constrinse la moglie a stendersi sopra. -"Carlos!", l'uomo la taciò con un bacio, le sfilò il pezzo sopra del costume  e le succhiò un capezzolo salato.
-" Carlos No! Perfavore mi sento a disagio" Isabel cercò di toglierlo dal suo seno.
-" Isabel, rilassati, se ti voglio, niente e nessuno mi ferma! Chiaro?" Le disse l'uomo con sguardo serio guardandola negli occhi.
-" ma Carlos! Qualcuno potrebbe passare!"
-" nessuno verrà a disturbarci." disse l'uomo togliendole anche l'ultimo pezzo.
Le aprì le gambe che volevano rimanere ostinatamente chiuse sotto di lui.
Gliele divaricò, e gli appoggiò i piedi nel l'asciugamano facendole piegare le ginocchia.
Poi Carlos tenendogliele aperte, scese con il corpo andandole a baciare il ginocchio fino a scendere verso la parte interna della gamba , evitando di proposito il bocciolo. Questo fece impazzire Isabel. L'uomo continuò a succhiare, lasciandole un succhiotto all'interno della coscia destra. Poi la stuzzicò tra le gambe, leccandole l'apertura, scese e leccò andando su e giù nella zona perineale. Isabel stava impazzendo, desiderava che la baciasse là in mezzo.
-" oh, ti prego" disse la ragazza
-"ti prego cosa?" le chiese Carlos.
-" lo sai!!" disse Isabel che stanca gli prese la testa e lo portò proprio in mezzo, doveva voleva.
Carlos rise, ma l'accontentò, le succhio il clitoride, così gonfio e rosso come una piccola ciliegia.
-"da quando sei incinta sei più sensibile"  e le infilò il dito nello stretto calore del suo sesso, seguitò a leccarla sulle grandi labbra, senza smettere mai di fare dentro e fuori con il dito. Isabel si stava contorcendo sotto il suo tocco, i suoi gemiti sempre più forti, si aggrappò con le mani ai capelli del marito impazzendo guidandolo lei nei movimenti fino a un precipizio di desiderio, godendo, mentre si contraeva sul suo dito venendo.
-" alla faccia che non volevi!" La motteggiò Carlos.
L'uomo si abbassò il costume, l'afferrò per il bacino spingendo contro la sua entrata. Isabel aprì la bocca ed emise  un grido soffocato, gli avvinghiò le gambe intorno alla vita, nascondendo il volto nel suo collo inarcandosi contro di lui, che spingeva i fianchi in avanti, finché entrambi non raggiunsero insieme le vette del piacere.
-"santo cielo, sei proprio un cavernicolo!" Esclamò Isabel che cercò di riprendere fiato.
Carlos rise. Cercarono di riassestarsi come meglio potevano. Tornarono dagli altri, Isabel era un po' imbarazzata.
-"ma dove eravate finiti?" chiese Arizona.
-"emm Carlos voleva mostrarmi una cosa!" tergiverso Isabel.
-"ah si? E cosa?" chiese Juan con un sorriso sulle labbra, lui sapeva.
Isabel gli lanciò un'occhiataccia ma si accorse che Arizona aspettava la risposta così ne inventò una su due piedi
  -" un tipo di uccello molto raro!"
Gli uomini scoppiarono a ridere, Isabel arrossì e incrociò le braccia e Arizona li guardò stranita.
-"non capisco cosa ci sia da ridere! Era bello questo uccello?" 
Isabel quasi si strozzò. Juan per rincarare la dose chiese  -"già!era molto grande?"  Suscitando l'ilarità di Carlos, Isabel si copri il viso, il marito e il cognato ebbero pietà di lei. Rispose Carlos -"si era molto bello e grande" e strizzò l'occhio ad Isabel.
Tornarono a casa affamati.
Durante il pranzo Isabel disse che le faceva strano essere stata al mare a dicembre. Li era tutto diverso dalla sua  Padova, -"ogni anno, io papà facevamo l'albero di Natale l'8 dicembre, andavamo a fare i giri nei mercatini di Natale a comprare qualche sciocchezza."  nostalgica ripensò a quel periodo, sentendo una fitta al cuore. Le mancava suo padre.
Carlos per farle tornare il sorriso disse  -"se vuoi possiamo fare l'albero di Natale oggi, la tradizione messicana è più o meno uguale a quella italiana, ma qui si fa dal 16 di dicembre l'albero"
-"Davvero è uguale all'Italia nelle tradizioni?" I fratelli Martinez annuirono. Isabel sorrise, "bhe possiamo aspettare il 16, possiamo mettere un bel albero qui in soggiorno?"
-"Certo"  le disse Carlos.
-"Questo mese è ricco di festeggiamenti!" disse il
Boss. -"Settimana prossima vi sposate" disse indicando il fratello e Arizona, dopo due giorni compie gli anni la futura sposa e il 28 la mia piccola Isabel!"
-"Io e Carlos, abbiamo una sorpresa per voi, ma dovete aspettare  la fine dell'anno" disse Juan amicando verso il fratello.
-" è un regalo di compleanno?" chiese curiosa Arizona.
-" no, è solo una sorpresa per tutte e due. Per i vostri compleanni avrete i vostri regali!" rispose Juan
-"l'anno scorso mi hai regalo la borsa di Luis Vuitton! Quest'anno cosa mi regali Juan, scarpe di coco chanel?" disse ridendo e in modo scherzoso Isabel in direzione del cognato.
-" ehehe se vuoi le aggiungo al regalo che ti ho già preso!"disse Juan
-"guarda che scherzavo! Ma già mi hai preso il regalo?"
-" certo sia a te che alla mia dolce metà Arizona"
-" che carino che sei!" Lo prese in giro Isabel -"a proposito, adesso me lo dici come cavolo hai fatto a sapere che mi piaceva quella borsa?" domando Isabel curiosa.
-" è stato Carlos a suggerirmelo!"
Isabel lo guardò meravigliata -"ma come? Non mi
conoscevi neanche!"
-" bhe, Juan mi ha parlato spesso di te"  le disse guardandola negli occhi facendola arrossire.
-" chissà cosa ti avrà detto di me, l'anno scorso mi stava proprio sulle ... ovaie!" disse Isabel ridendo.
-"wow! Senti la signora! E adesso?" Chiese Juan curioso.
-"adesso mi sei simpatico, hai portato la felicità nel viso di Arizona! Sei una bella persona quando non fai l'orso come tuo fratello!" disse Isabel
-"ma sentila, da cavernicolo a orso! A me solo cattiverie mai una parola gentile" disse Carlos facendo il finto broncio. -" ma no amore, lo sai che..." Isabel arrossì, tutti la guardavano -"bhe si mi piaci, se tralascio tutto il resto!" disse timidamente.
Per Carlo quelle parole valevano molto. Era dura essere un boss a capo di una mafia mondiale, non era bello essere considerato un mostro.
L'aveva chiamato amore.
Carlos le accarezzò le dita sopra la tavola.

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