27. Rimembranze (Trentacinque)

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Qualche anno prima.


Una donna dai lunghi capelli corvini giaceva esausta su un letto d'ospedale, le sue palpebre si chiudevano con lentezza, ma lei le riapriva con forza: non poteva addormentarsi, non ancora, presto i medici le avrebbero riportato il suo bel bambino.

Udì uno scalpiccio avvicinarsi sempre di più alla sua stanza, la porta si aprì e cinque persone con un camice verde scuro entrarono.

«Buongiorno, come si sente?» esordì quella al centro del gruppo.

«Tutto bene, dottoressa» sussurrò la donna con voce debole e stanca. «E... il mio bambino?» domandò senza preamboli, le sue mani sottili afferrarono le lenzuola e le strinsero nervosamente.

La dottoressa le sorrise. «Non è Perfetto, ma la sua percentuale al TLP è nella media per i bambini appena nati.»

La donna sentì una lacrima scenderle lungo il volto. «Scusatemi» mormorò, mentre sempre più lacrime le riempivano lo sguardo.

Uno dei ragazzi in camice verde le si avvicinò porgendole un fazzoletto. «Non si preoccupi, è una reazione normalissima: molte mamme piangono dal sollievo quando scoprono che il loro bambino ha ottime probabilità di diventare Perfetto.»

La dottoressa aspettò qualche istante che la donna si calmasse. «Se lo vuole vedere, ora siamo autorizzati a portarlo da lei.»

La donna annuì rapida e finalmente sorrise. «Potevate anche portarmelo subito!»

«Per legge ci è vietato» rispose calma la dottoressa. «Lei» disse indicando una ragazza col camice verde. «Specializzanda...»

«Specializzanda Amberta» rispose lei veloce.

«Bene, Amberta, mi elenchi i motivi per cui i neonati non vengono consegnati subito alle madri dopo il loro primo TLP.»

«Per evitare incidenti» risposte rapida.

«Amberta, sia più specifica» disse spazientita la dottoressa.

«Molto spesso questa notizia veniva comunicata mentre la madre o il padre tenevano il figlio fra le braccia. Nei casi in cui la percentuale al TLP era molto bassa capitava che i genitori facessero cadere il neonato a terra dalla sorpresa o con intenzionalità. Queste cadute erano spesso fatali ed era difficile stabilire se erano di origine dolosa o accidentale.»

«Esatto» assentì la dottoressa. «Cortnera, lei mi dica qual è il protocollo da seguire nei casi di bambini con un TLP al di sotto della media.»

Uno dei ragazzi col camice verde si fece avanti. «In quei casi, il neonato non viene mai lasciato da solo con i genitori e viene loro impedito di prenderlo in braccio se non sotto stretta sorveglianza. Viene svolto un lavoro di educazione sui genitori e viene loro spiegato come nei primi nove mesi di vita la percentuale al TLP non sia molto affidabile e che il loro figlio potrebbe ottenere dei miglioramenti considerevoli nell'arco dei primi tre anni.»

«Cosa?» la madre lo interruppe con voce tremante. «Intendete che mio figlio potrebbe peggiorare?»

La dottoressa le sorrise. «Non si preoccupi. Quello che lo specializzando Cortnera intende è che il TLP nei primi mesi di vita dà molte percentuali basse erroneamente, il contrario non succede praticamente mai. Suo figlio è quasi Perfetto, vedrà che nei prossimi anni il suo TLP non farà altro che migliorare.» Mentre parlava la sua voce era meccanica, come quella di qualcuno che è abituato a mentire, ma la madre non ci fece caso e sorrise raggiante.

«Lei dice?»

«Certamente, e ora le portiamo il suo bel bambino.» La dottoressa infilò le mani nelle tasche del camice. «A proposito, sa già come chiamarlo?»

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