"Sono stanco di non piacere per quello che sono. È vero, sono un arrogante presuntuoso, ma sono fatto cosí. Se a gente come voi non piace, non ci posso fare niente. Io sono venuto qua per migliorare nel canto, non per sentirmi dire che il mio carattere non va bene.
Eliminatemi se vi do tanto fastidio, preferisco stare lá fuori e vivere come voglio io, piuttosto che stare qua dentro con persone che non mi apprezzano."
Gli diedi una forte spinta appoggiando le mani sul suo petto.
"Le persone che ti apprezzano ci sono, peccato che tu sia troppo impegnato a pensare a te stesso e non te ne accorga.
Mi tratti come fossi un burattino, se ti faccio schifo dimmelo pure, non voglio continuare a farmi aspettative su una persona che non potrá mai trasmettermi niente."
Mi scese una lacrima, ero nervosa.
Non capivo piú niente.
Prima l'abbraccio, poi le sue parole e il suo atteggiamento.
Sarei dovuta fermarmi a quella notte, quando mi stavo autoconvincendo che non potevo interessarmi ad una persona come lui.
Di scatto si avvicinó.
Mi scostó i capelli dal viso e, poggiando delicatamente la mano sulla mia guancia, mi asciugó le lacrime con il pollice.
Stavo tremando, lui se ne accorse.
Ci guardammo negli occhi attentamente.Non ce la facevo piú.
Lo abbracciai e gli strinsi fortemente i fianchi.
Mi accolse e fece scivolare la sua mano fra i miei capelli, mentre l'altra accarezzava dolcemente la mia schiena.
Perchè l'avevo abbracciato?
Ero confusa, ma allo stesso tempo mi stavo calmando, stavo scaricando i nervi tra le sue braccia.
Mi baciò la testa. "Perdonami Emma", disse con un filo di voce.
Mi strinse ancora piú forte.
Cosa stava succedendo?
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Posso essere il tuo desiderio?
Fanfic"Piccoli sguardi che sfondano il cuore" Una breve, ma intensa, storia d'amore.