Capitolo dieci

2.5K 114 0
                                    


Entrammo in sala e Mattia accese le luci.
Rabbrividii, non volevo potesse vedermi piú chiaramente, perchè ero consapevole dei segni che avevo sulla pelle.
Lui non staccava lo sguardo dal mio collo, lo fissava.
Gli raccontai l'accaduto, mentre le lacrime mi rigavano il volto.
I suoi occhi si fecero cupi, non mi rispose.
Mise una mano sulla parte bassa della mia guancia e l'accarezzó.
Abbassai la testa.
"Non ho parole" sussurró.
Mi alzó il mento e guardó meglio la mia pelle, era piena di lividi.
Le lacrime scendevano imperterrite dai miei occhi.
Fece un passo e mi venne piú vicino.
Accarezzó le parti viola sulla mia pelle, provocandomi un leggero dolore.
Avvicinó la bocca al mio collo e bació dolcemente quelle macchie, segno di sofferenza.
"Non posso crederci", disse d'un tratto.
"Era ubriaco, non era cosciente", replicai.
"Ti ha fatto del male Emma.
Ha sempre voluto solo un piacere fisico da te, non ha mai pensato ai tuoi sentimenti, all'amore."
Le sue parole mi fecero del male.
Mi disse chiaramente che mi ero lasciata andare alla persona sbagliata, che ero stata una stupida, un'incosciente, che mi ero fatta del male da sola.
Provavo un forte dolore allo stomaco, come se qualcuno mi avesse tirato un pugno.
Prese la mia faccia con entrambe le mani.
I suoi occhi erano fissi dentro i miei.
"Emma" disse.
"Io non sarei mai stato capace di farti del male, neanche da ubriaco."

Posso essere il tuo desiderio?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora