Capitolo sedici

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Mi diede un bacio sul collo, mise le sue mani sotto le mie cosce e mi fece sedere sulle sue gambe.
Lo strinsi forte in un abbraccio.
Il mio corpo non rispondeva piú ai miei reali comandi, ma solo alle emozioni del momento.
Misi le mie mani dietro al suo collo e ripresi a baciarlo.
Esiste qualcosa di piú bello di quando una grossa barriera tra due persone si distrugge?
I nostri caratteri forti avevano lasciato spazio ai sentimenti che, costretti fino a quel momento a stare al coperto, si erano sprigionati di colpo.
Appoggiai la mia testa nell'incavo del suo collo e le sue mani scivolarono sulla mia schiena.
Sentii il suo cuore battere e i suoi respiri profondi fondersi con i miei.

Fronte contro fronte, incrociammo le nostre mani.
"Grazie", dissi d'un tratto.
"Grazie?", domandó lui.
"Grazie per avermi fatta tornare quella di prima."
Una lacrima mi rigó il volto.
Sorrise e con il pollice mi asciugó la guancia.

Cinque anni fa diedi per la prima volta un significato alla parola amore.
Cinque anni dopo decisi di riscoprirlo.

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