Capitolo trentaquattro

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06:10, Martedí 9 Giugno
Mi stropicciai gli occhi ancora appesantiti dal sonno.
Mossi i piedi sotto le coperte morbide e mi misi comoda su un fianco.
Allungai una mano, lui non era nel letto.
Mi alzai di scatto, tentando di camminare nonostante i forti giramenti di testa.
Sulla poltrona di fianco al mio armadio c'era una maglia enorme, con sopra una lettera.
Mi sedetti per terra con le gambe piegate.

"Buongiorno Emma,
sei cosí bella in questo momento.
La tua piccola mano è sul mio petto e i tuoi piedi sono incrociati con i miei.
Hai il viso visibilmente stanco.
Le ossa del tuo sterno sono piú in vista rispetto all'ultima volta che ci siamo visti, cosí come le tue scapole e alcune parti della colonna.
Non avrei mai voluto provocarti tutto questo dolore.
Tentavo di autoconvincermi che l'amore adatto a me fosse quello di un'altra donna, ma nonostante gli sforzi il cuore non me l'ha permesso.
Nei mesi passati ad Amici ho scoperto lati del mio carattere che non sapevo esistessero e tu, tu mi hai cambiato.
Ludovica deve continuare a starmi vicino ancora per un po'.
Ma ti giuro, con la mano sul cuore, che tutto quello che sto facendo e che faró avrá una spiegazione.
Presto arriverá il nostro inizio, te lo prometto.
Sulla sedia di fianco all'armadio c'è qualcosa di mio, tienilo con te, non voglio che la mia decisione possa farti nuovamente soffrire.
So che domani andrai a Londra, ricordati di sorridere, per me.
Mattia"

Mi misi lentamente la sua maglia.
Sentii una stretta al cuore.

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