Mi afferró la faccia con entrambe le mani e si avvicinó.
Non esitai, lo spinsi e me ne andai.
Non riuscivo piú a trattenere le lacrime, non avevo intenzione di farmi vedere in quelle condizioni.
I giorni passarono lentamente, facendo aumentare sempre piú il vuoto nel mio stomaco.
Tentó piú volte di parlarmi, ma ero troppo delusa per ascoltarlo.2:30, Sabato 16 Maggio
"A cosa stai pensando?"
Lessi il suo messaggio in preda all'agitazione.
Iniziai a tremare dal freddo, cosí mi avvolsi ancora di piú nella coperta.
"Tu a cosa stai pensando?", risposi con gli occhi gonfi.
Il mio corpo aveva smesso di reagire, ero debole e stanca.
"Vieni qui, le telecamere sono spente", i miei occhi si appannarono, mi girava la testa.
"Dormi, è tardi"
"Non dormo da tre notti.
Spengo il cellulare solo se mi assicuri che stai bene."
Non risposi, poco prima avevo versato un mare di lacrime.
Mi mancava terribilmente, avevo passato tre intere notti insonni pensando a lui.
Mi sdraiai a pancia in su e chiusi gli occhi.
Accarezzai il mio braccio, tentando di trasmettere al mio corpo lo stesso calore che mi trasmetteva lui a ogni suo tocco.
Capii subito di cosa avevo bisogno.
D'istinto mi infilai una tuta e salii in macchina.
"Sono fuori", lo avvisai.
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Posso essere il tuo desiderio?
Fanfiction"Piccoli sguardi che sfondano il cuore" Una breve, ma intensa, storia d'amore.