Capitolo ventitre

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Feci aderire la mia schiena con il suo petto.
Sentii le sue mani accarezzare le mie braccia, scivolarci sopra e posarsi sulla mia pancia.
Appoggiai la testa all'indietro nell'incavo del suo collo e chiusi gli occhi.
L'unico suono,in quella notte,era dei nostri respiri profondi.
Intrecciai le mie mani con le sue e le osservai.
Inclinai la testa e gli baciai il mento.
"Perchè?", chiesi con le guance bagnate di lacrime.
Si morse il labbro con occhi pensierosi.
Mise le mani sui miei fianchi e mi fece sedere a cavalcioni di fronte a lui.
In pochi secondi mi ritrovai con la faccia a pochi centimetri dalla sua.
Gli fissai le labbra con uno sguardo profondo, erano l'unico mio desiderio.
Mi scostó una ciocca di capelli dal viso e appoggió le sue labbra morbide sulle mie.
Fu un bacio lento, sentii i brividi sulla pelle.
Appoggiai la mia fronte sulla sua, ancora paralizzata dalle emozioni.
Sorridemmo entrambi.

Posso essere il tuo desiderio?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora