Dopo tutto il casino successo lo scorso semestre alla Nevermore, Mercoledì decide di cercare invano di dimenticare Tyler.
Così un giorno, la sua migliore amica, Enid le fa una telefonata chiedendole se per le vacanze volesse andare in spiaggia. Lei...
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È da un'ora che sono su questa limousine. Ed è da un'ora che sto ripercorrendo con la mente tutto quello che é accaduto questo semestre nel mio primo anno alla Nevermore. È stato a dir poco memorabile. Quando Madre e Padre mi avevano "trascinata" in quella scuola piena di reietti, ho passato i primi tempi a pensare a un piano di fuga per evadere da quella specie di carcere minorile. È sempre stata questa la visione che ho avuto delle scuole: edifici enormi senza via d'uscita piene di studenti e studentesse impegnati a proclamarsi la "Regina" o il "Re" di quel luogo infernale. Ma tutto questo è cambiato da quando ho iniziato a farmi nuove amicizie -se così si possono definire-. Ho finalmente trovato un'amica sempre disposta ad ascoltare i miei problemi e incertezze, supportandomi in qualsiasi cosa. Da come ne sto parlando sembra essere una cosa meravigliosa, ma non è così, è oltraggiosa se vogliamo fare la rima.
Di chi stiamo parlando? Di Enid, ovviamente. E pensare che il primo pensiero che ha attraversato la mia oscura mente contorta e malata quando il mio sguardo ha incontrato quello della bionda è stato a dir poco piacevole, per poi finire con addirittura "sopportarla" senza strangolarla per le nauseanti canzoni che riproduceva a manetta, arrivando al punto di abbracciarla. Ma chi sono diventata? Non sono più la vera me stessa da quando ho messo piede in quella dannata scuola. Ma ho intenzione di ritornare quella che ero. Cedere alle emozioni mi ha solo fatto capire di essere stata stupida a potermi fidare di qualcuno. Ovviamente stiamo parlando di una persona a caso. Non oso nemmeno pronunciare il suo nome. Ho un odio smisurato nei suoi confronti, ma una parte di me -molto contorta- prova ancora una specie di attrazione per Lui e non riesco a capirne il perché. Ormai questo termine è dovunque nella mia mente. Ho troppe domande, alle quali non riesco a trovare risposta, ma ci riuscirò. So che ce la farò.
E pensare che come ho già detto è stato il primo ragazzo che ho baciato. Non avevo mai provato interesse nel farlo prima d'ora. Almeno da quando quella fredda giornata non feci la sua conoscenza. Il primo pensiero che ho avuto di lui è stato: "Che dilettante, non è nemmeno in grado di sistemare la loro macchina del caffè". Successivamente con il passare dei giorni, delle settimane, persino dei mesi ho iniziato a sentire che c'era chimica tra di noi. Almeno, questo è quello che pensavo prima di scoprire che ci fosse proprio Lui, il ragazzo del quale mi sono fidata ciecamente dietro a quegli omicidi irrisolti. Ho passato notte insonnie a lavorarci sopra riflettendo su chi potesse essere l'artefice di tale maestria. Tutte le persone che sono venute a sapere di quello che stavo facendo mi hanno dato della pazza dicendo che vedevo cose che non esistevano e che essendo una "ragazzina" -giustamente- non avevo diritto a interferire nelle indagini che stavano già svolgendo in un modo a dir poco indecente.
Non capisco perché me la prendo tanto. Forse perché mi interessa quello che pensa Lui di me? Nah! Non sono così scontata.
Ma un pensiero costante che mi sta torturando -e non in senso buono- è il nostro bacio. Era stato reale? O era solo una montatura?
Quando le mie labbra incontrarono le sue per la prima volta in tutta la mia vita mi sono sentita... bene. E per bene non intendo come assistere a uno smembramento, ma nel vero senso della parola. E quando sono venuta a sapere la triste verità mi sono sentita come se il mondo improvvisamente mi fosse piombato addosso. Incapace di sorreggere tutto quel dolore, da quel giorno ho fatto finta che non fosse mai accaduto nulla. Anzi, alcune volte inganno la mia mante fingendo di non averlo proprio mai incontrato per evitare di soffrire ulteriormente. Non ho mai provato questo tipo di sentimento. È molto strano. Ma di certo illudermi che quello che c'è stato tra noi non sia mai esistito, non può di certo cancellare il passato, giusto? Ma per qualche motivo a me sconosciuto non riesco ancora a comprenderlo. Non avrei mai pensato di essere in grado di commettere un tale sbaglio. Come ho fatto a non accorgermi della sua falsità? Come ha fatto quell'essere a ingannarmi spezzandomi il cuore? -vi assicuro che non è una bella sensazione-. E soprattutto come ho fatto anche solo per un istante a provare qualcosa per lui? Per una persona del genere? Queste sono solo alcune domande che stanno invadendo la mia mente non permettendomi di pensare ad altro.