"Tu hai fatto cosa?"
"Ho detto a Beomgyu la verità su di noi." mormorò Youngmi, un po' più esitante di prima a confidarsi. "Odio i segreti Tae, e non voglio mentirgli. Per quanto tu dica che non potete stare insieme, so che continui a vederlo. Se lo rivuoi nella tua vita, deve sapere la verità."La risposta della ragazza non fece altro che aumentare la frustrazione di Taehyun. Dopo una lunga giornata in ufficio, non aveva bisogno di tornare a casa con un simile casino. Youngmi odiava i segreti, è vero, ma questo non significava che poteva andare in giro a svelare i suoi. La situazione era complicata, non aveva bisogno che lei si intromettesse.
"Non spetta a te." Fu una lotta, ma riuscì a contenere la rabbia. Per quanto si arrabbiasse con Youngmi, si rifiutava di alzare la voce.
"Non dimenticare che anch'io sono parte di questa storia. Quello che fai con lui si ripercuote su di me, ma a me va bene così..." Lei fece un passo avanti, cercando di prendergli la mano ma lui fece subito un passo indietro. "Per favore, non voglio litigare per questo."Nemmeno Taehyun lo voleva ma non poteva ignorare di essere irritato dalle azioni di Youngmi. Tuttavia, più stava lì arrabbiato, più sentiva il bisogno di andarsene.
C'era qualcun altro con cui aveva bisogno di parlare in quel momento.
"Stanne fuori." Fu breve e deciso.
Mai in vita sua si era sentito così simile a suo padre.__________
Delicati accordi, una semplice melodia. Beomgyu non pensava molto a ciò che suonava; la sua mente era completamente altrove. Aveva preso un po' di cocaina, era sceso dallo sballo. Ne aveva presa dell'altra, poi era sceso dallo sballo.
Non riusciva a togliersi dalla testa le parole di Yoongi. Era davvero un drogato?
Così non l'ha più presa. Non è che si sentisse molto meglio comunque, era solo una distrazione. Decise di concentrarsi sulla sua musica. Sarebbero diventati degli habitué del Chaotic Wonderland, non sarebbe stato male avere una nuova canzone nel suo repertorio.La melodia gli veniva facile ma era il testo che lo lasciava perplesso, aveva bisogno di essere ispirato. Aveva bisogno di qualcosa su cui scrivere. Abbracciava la sua rabbia, il dolore, lo strazio, l'angoscia erano il suo forte. Tuttavia, non riusciva a mettere le parole sulla carta.
Tirando un sospiro, piegò la testa all'indietro, colpendo i cuscini morbidi del divano. Fissò il soffitto, immergendosi nella quiete finché non sentì tre colpi precisi alla porta.
Non voleva rispondere, ma visti i suoi precedenti visitatori, probabilmente non se ne sarebbero andati. Con uno sbuffo infastidito, si alzò dal pavimento, gettando con noncuranza la chitarra sul divano. Si avvicinò alla porta, sbloccò la serratura e la aprì.
Naturalmente si trattava di Kang Taehyun, non era nemmeno più sorpreso."Che cazzo vuoi?"
"Mi dispiace, Youngmi ha esagerato, non doveva..."
"No, dispiace a me, sarei dovuto stare lontano dalla tua piccola vita perfetta." Beomgyu lo interruppe bruscamente. "Voglio dire, ovviamente non avevi intenzione di dirmi del tuo finto fidanzamento, ma d'altra parte, perché avresti dovuto? Non stiamo mica insieme."
Era una stronzata. Taehyun non avrebbe dovuto scusarsi per Youngmi ma per essere tornato nella vita di Beomgyu e avergli incasinato la testa."Non pensavo nemmeno che sarei rimasto qui per più di due settimane." Taehyun sospirò, passandosi una mano tra i capelli. Portò lo sguardo su Beomgyu, vedendo oltre lo sguardo, sapeva quanto fosse davvero confuso. "È ora di parlare...di tutto. Non vado da nessuna parte, che ti piaccia o no. Dobbiamo chiarire le cose tra noi."
Poteva odiare Taehyun, ma sapeva che questo doveva accadere. Era estenuante essere costantemente confuso e arrabbiato. Con tutto quello che stava succedendo nella sua vita al momento, sarebbe stato utile togliersi quel peso dallo stomaco.Beomgyu aprì ulteriormente la porta, lanciando un'occhiata al pavimento mentre Taehyun entrava nel suo appartamento. Il ragazzo si sedette rapidamente sul divano di Beomgyu, spostando delicatamente la chitarra. Mentre Beomgyu era più titubante ad avvicinarsi ma lo fece comunque, scegliendo di sedersi sul pavimento.
Taehyun imitò quel movimento, scivolando sul pavimento e fissando gli occhi sul tavolino. "Sei fatto?""Cosa? No..." Beomgyu si fermò, quando anche lui notò cosa c'era sul tavolino. Istintivamente afferrò il sacchettino di polvere bianca, infilandolo in tasca.
"Non voglio farlo mentre sei fatto.""Beh, non sono fatto, quindi chiudi quella cazzo di bocca."
Il loro botta e risposta si concluse con un sospiro di Taehyun che distolse lo sguardo. Beomgyu si sentì quasi in colpa.Quasi.
"Sono così stanco di essere giudicato da te. Non hai idea di quanto sia diventata dura la mia vita da quando te ne sei andato." scattò Beomgyu.
"Allora dimmelo."Beomgyu sgranò gli occhi ma Taehyun lo ignorò, posando la mano sulla coscia del ragazzo. La massaggiò dolcemente su e giù, mantenendo il contatto visivo con Beomgyu. Era una sensazione così intima. "Raccontami cosa è successo in questi cinque anni."
Non avrebbe mai pensato di potersi sentire di nuovo così a suo agio. La magia del tocco di Taehyun lo aveva rilassato in un istante. Era come se i suoi muri si sciogliessero e la rabbia scivolasse via dalla sua mente. Il desiderio era presente, il desiderio di aprirsi di nuovo.Cosa mi stai facendo Kang Taehyun?
"Prima tu." mormorò, togliendo la mano di Taehyun dalla sua coscia.
"Se è questo che vuoi." Taehyun sorrise a quell'azione, appoggiando invece le mani in grembo. Inspirò profondamente. "Ho conosciuto Youngmi durante il primo anno di università, ed è stata l'unica amica che sono riuscito a farmi. Di solito non ho il privilegio di frequentare persone genuine, quindi credo che sia stato questo ad attirarmi verso di lei."
Il cuore di Beomgyu fu colpito da una piccola fitta, sentendo Taehyun parlare di Youngmi. A prescindere da ciò che lei gli aveva detto, non poteva fare a meno di sentirsi leggermente intimorito."La storia è estremamente personale e non voglio entrare nei dettagli, ma mi ha usato per tirarsi fuori da una situazione davvero orribile. Da quel giorno ho sentito il bisogno di proteggerla. Non c'era motivo di tornare in Corea, così ho passato gli anni successivi a costruire una vita per noi."
Non c'era motivo di tornare in Corea.
Questo faceva male."Vuoi davvero sposarla?" Non sapeva perché lo stesse chiedendo. Anzi, sapeva esattamente perché lo stava chiedendo, ma non voleva ammetterlo. Trattenne il respiro, aspettando quella temuta risposta. Cos'altro poteva fargli? Il suo cuore era già spezzato.
Taehyun sembrò esitare a rispondere. "Non posso scegliere il mio lieto fine. Questa è la vita in cui sono nato. Almeno così potrò sposare qualcuno a cui tengo davvero."Niente era più doloroso della verità. Nessuna droga poteva attenuare quel dolore.
"Bene, tocca a te."
Lo stava facendo davvero? Cazzo, sì, lo stava facendo. Per una ragione fondamentale: voleva farlo. Voleva raccontare tutto a Taehyun, mostrargli come la sua vita era crollata dopo la sua partenza. Per ottenere compassione? Forse. Tutto quello che voleva era che Taehyun sapesse quello che aveva fatto e che provasse di nuovo qualcosa per lui.
"Ho fatto quello che mi hai detto di fare. Ho cercato di fare qualcosa della mia vita." Iniziò lentamente, lanciando un'occhiata a Taehyun che stava ascoltando attentamente. Gli ricordava il passato. "Sono andato all'università per studiare musica ma ho fallito, non riuscivo a stare al passo con il programma scolastico, e poi era così fottutamente costoso. Mi sono ritirato dopo un mese. Non sapevo cosa fare e ho ricominciato a spacciare."Era un'ansia inconscia, la sensazione che Taehyun potesse essere deluso da lui. Voleva che Taehyun si prendesse le sue responsabilità ma ogni volta che si guardavano negli occhi, non riusciva a capire cosa stesse pensando.
"Mia madre è tornata a farsi di eroina e io faccio fatica a gestire la situazione, non c'è da sorprendersi. Se a questo si aggiunge il fatto che sei tornato tu, mi ritrovo in una situazione di merda."
"Stiamo solo rendendo la situazione più difficile per noi stessi." disse Taehyun a bassa voce, posando delicatamente la sua mano su quella di Beomgyu. "Sarebbe molto più facile se potessi allontanarmi da te, ma non posso. Devo vederti, devo starti vicino. Accetterò qualsiasi cosa a questo punto, anche il tuo odio, purché io possa essere qui con te."Andare avanti non faceva parte di quella storia. Cinque anni di desiderio ne erano la pura prova. Beomgyu sapeva di non poter evitare Taehyun e, anche se poteva, nel profondo non voleva. Ormai non aveva più alcuna risposta. Non c'era modo di riparare ciò che era rotto.
Appoggiò la testa sulla spalla di Taehyun.
Quando vuoi così tanto una cosa, non hai bisogno che sia perfetta.
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Anymore | TaeGyu [Italian Translation]
RomantikTaehyun venne trascinato da un vecchio amico a un concerto. Non si aspettava, però, di trovare il suo ex fidanzato sul palco. Stava cantando una canzone su come si fosse pentito di averlo amato. Ispirata dalla canzone "Anymore" di Jeon Somi. 🔷Tutt...