Capitolo 3

101 18 0
                                    

"Ehi! Fottuto bastardo!"
Taehyun si bloccò nel girare l'angolo.
"Ti sembro uno che fa beneficenza?! Dammi i soldi!"
"Rilassati, amico! Te li darò la prossima volta."
Questo era l'esatto motivo per cui non veniva in quella parte della città, non c'erano che guai. Doveva incontrare Soobin in un negozio proprio in quella strada, ma la fortuna volle che alcuni teppisti stessero combattendo proprio dove lui doveva essere.

"L'hai già detto l'ultima volta! Sono già nella merda per colpa tua!"
Taehyun non poté trattenere la sua curiosità e sbirciò con attenzione dietro l'angolo. C'erano due ragazzi, uno che sembrava avere circa vent'anni e uno che sembrava piuttosto giovane. Il più giovane gli ricordava un cane rabbioso che ringhiava al più grande; afferrò rudemente la collana dell'uomo, scaraventandolo contro il muro di mattoni.
"I soldi adesso!"
"Non ce li ho ora!"

L'uomo spinse via il ragazzo, facendolo ruzzolare all'indietro. Perse l'appoggio, cadendo sul cemento.

"Ti prometto, Gyu, che la prossima volta te li farò avere."

Senza perdere un secondo di più, l'uomo scappò velocemente lungo la strada, con grande disappunto del più giovane. Quest'ultimo gettò la testa all'indietro, emettendo un profondo gemito, prima di sollevarsi da terra. Si spolverò con le mani, gettando diverse occhiate in giro per la zona.

Taehyun indietreggiò immediatamente, con la sensazione di essere stato individuato dal ragazzo. Decise che forse era più sicuro andare da un'altra parte, così si voltò per tornare indietro da dove era venuto.
Tuttavia, proprio mentre stava per allontanarsi, Taehyun vide una mano sbattere sul muro accanto al suo viso. Si voltò lentamente e sussultò: gli occhi di Taehyun incontrarono inaspettatamente bellissimi, grandi e scintillanti occhi marroni che guardavano nella sua anima.

Il ragazzo era leggermente sudato e la sua pelle pallida luccicava sotto il sole di luglio. Non assomigliava affatto alla bestia rabbiosa che aveva visto un minuto prima.

"Ti è piaciuto lo spettacolo?"

__________

Quegli occhi, quel viso, quella voce. Erano passati cinque anni e Taehyun riusciva ancora a riconoscerli.

'Break your heart'

Sarebbe stato egoista pensare che Beomgyu stesse parlando di lui? Gli venne una piccola fitta al cuore, solo all'idea che stesse ancora pensando a lui. Certo, non aveva mai avuto intenzione di fare del male al ragazzo, tuttavia almeno questo gli faceva pensare a lui.
"Quello è il mio ragazzo!" Soobin dovette urlare sopra gli schiamazzi, indicando il ragazzo alla batteria. "Ci siamo conosciuti all'università!"
Taehyun annuì, senza prestare molta attenzione a ciò che Soobin stava dicendo. Si concentrò invece sui testi. Beomgyu non sapeva nemmeno che fosse lì, ma sembrava davvero che stesse cantando per lui.

"Do you ever? Do you ever dream about us together?

Do you ever want forever? But this ain't it,

For now I'll be stuck in this beautiful nightmare

Til you come back, I'll be standing right here

Do I ever cross your mind?"

"Hai mai...Hai mai sognato di noi due insieme?

Desideri mai che sia per sempre? Ma non è così

Per ora rimarrò bloccato in questo bellissimo incubo

Fino a quando non tornerai, sarò proprio qui

Ti sono mai passato per la mente?"

Sempre. Non c'era giorno in cui Taehyun non pensasse a Beomgyu. A volte si preoccupava, a volte desiderava, a volte si rammaricava, ma pensava sempre a Beomgyu.

"You used to be something like a beautiful daisy

But now you're like a rose with your thorns how you hurt me

Do I ever cross your mind anymore."

"Eri qualcosa come una bella margherita

Ma ora sei come una rosa con le tue spine per come mi hai ferito

Ti sono più passato per la testa?"

La folla si scatenò con applausi e urla che continuarono anche dopo la conclusione della canzone. I quattro membri sono rimasti lì per un secondo, godendosi le lodi.
Taehyun fissò il sorriso di Beomgyu, bello come sempre. Era davvero felice quando si esibiva, e questo gli faceva scaldare il cuore.
"Chaotic Wonderland! Staremo qui tutta la notte!"

__________

"Il mio ragazzo dà una festa a casa sua, dovresti venire." Disse Soobin, avvertendo il freddo vento di settembre tagliargli la faccia.
Taehyun incrociò le braccia intorno a sé, strofinandole per riscaldarsi. Probabilmente non era la migliore idea indossare una maglia a rete. "Non credo di poterlo fare, scommetto che Youngmi si starà chiedendo dove sono."
"Ma dai!" Sbuffò Soobin, guardando il suo orologio da polso. "Sono già le tre del mattino, sta sicuramente dormendo. Vieni e basta, sarà divertente. O non ti ricordi più come ci si diverte?"
Soobin aveva un sorriso compiaciuto, un'evidente presa in giro. Taehyun avrebbe potuto prendere la domanda molto seriamente, visto che da anni non si divertiva più di tanto. Lavorava e si assicurava che Youngmi fosse felice, non aveva tempo per se stesso. Questa serata era stata la più divertente degli ultimi cinque anni.
"Ok, allora vengo."
Avrebbe dovuto dire a Soobin di Beomgyu? Sì, ma era necessario? Non proprio. Soobin sapeva che Taehyun aveva avuto un fidanzato segreto ai tempi del liceo, ma non sapeva chi fosse. Era assurdo che Soobin avesse fatto amicizia proprio con quel ragazzo, dopo che Taehyun se n'era andato.
"Fantastico! Ora andiamo in macchina, si gela."

I due ragazzi salirono sull'auto di Soobin e percorsero dieci minuti di strada sino ad arrivare alla casa del suo fidanzato.
Gli occhi di Taehyun ricordavano tutti i luoghi in cui erano passati, come se il tempo si fosse fermato a tanti anni orsono. Gli sembrava di essere tornato a cinque anni fa. Quelle strade erano l'unico posto in cui poteva essere se stesso senza problemi, dal momento che suo padre non aveva intenzione di frequentare le zone più malfamate della città.
Le scale di metallo tintinnavano, mentre i ragazzi le salivano. Soobin, ancora tremante per il freddo, batté sul legno duro. Rimasero lì per circa un minuto, senza ricevere risposta.
"Dobbiamo essere arrivati prima di loro, cazzo!"
Subito dopo, si sentirono delle voci provenire da sotto le scale, mentre quel suono metallico risuonava nelle loro orecchie. Taehyun inspirò profondamente, cercando di mantenere i nervi saldi. Beomgyu si mise dietro i suoi compagni della band, scorgendo solo le loro spalle.

"Yeonjun questo è il mio amico Taehyun, e Taehyun questo è il mio ragazzo Yeonjun." Disse Soobin, presentando i due, mentre Yeonjun apriva la porta.
Beomgyu si chiese se avesse sentito bene. Alzandosi sulle punte dei piedi, riusciva a malapena a vedere oltre i suoi compagni di band, scorgendo solo un piccolo ciuffo di capelli biondi. Non poteva essere chi pensava, vero?
"Mi piace il tuo stile." Commentò Yeonjun, spingendo la porta. Soobin entrò per primo, seguito da Yeji e Wooyoung.
"Grazie, anche a me piace il tuo." Rispose Taehyun.

Yeonjun fece un sorriso e un cenno del capo, prima di seguire gli altri nel suo appartamento. Sapeva che era lì, sentiva i suoi occhi su di lui. Voleva essere egoista e girarsi subito, ma non riusciva a trattenersi dal guardarlo. Taehyun girò il corpo, rivolgendosi verso le scale.
"Gyu-"
La bocca del ragazzo era leggermente aperta, con gli occhi spalancati che stavano chiaramente lacrimando. Le sue mani si aggrappavano alla ringhiera e le nocche diventavano bianche per la pressione. Le gambe gli tremavano e il respiro si faceva sempre più rarefatto.
"No!" Scattò Beomgyu, lasciando che alcune lacrime gli rigassero il viso. "Non puoi più chiamarmi così."
Salì le scale di corsa, superando Taehyun ed entrò nell'appartamento di Yeonjun senza dare nell'occhio.
Era così che doveva andare, non poteva aspettarsi altro.

Anymore | TaeGyu [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora