Il fumo fu la prima cosa che Taehyun percepì al suo risveglio. Annusando l'aria, arricciò il naso e si rese subito conto che quella puzza di fumo non era di certo una cosa buona. Voltò subito la testa verso l'altro lato del letto, notando uno spazio vuoto accanto a lui. L'inquietudine si fece subito strada nel suo corpo, costringendolo ad alzarsi in piedi per scendere dal letto. Corse fuori dalla camera in preda al panico, sentendo l'allarme antifumo scattare.
"Merda! Merda! Merda!" Beomgyu imprecò, agitando freneticamente un asciugamano contro l'allarme antifumo. "Chiudi quella cazzo di bocca!"
"Gyu che succede?"
Beomgyu emise un sospiro esasperato, rivolgendosi a Taehyun. "Apri una finestra, per favore." gli rispose, sembrando piuttosto avvilito.Taehyun si affrettò verso le finestre, aprendone una e non riuscendo ad aprire l'altra.
"Quella è rotta." disse Beomgyu, sentendo finalmente smettere quel fastidioso bip. Prese una padella dal fornello e la gettò con forza nel lavandino."Non pensavo che ci fossero allarmi antincendio nel tuo appartamento." Taehyun si avvicinò alla cucina, notando il pasticcio bruciato nel lavandino. "Cosa stavi preparando?"
"Soobin me le ha comprato un po' di tempo fa. Lo ringrazierei se non si attivassero ogni volta che cerco di fumare qualcosa. Non guardare quella cosa..." Beomgyu spinse Taehyun lontano dal lavandino, bloccando il suo pessimo tentativo di cucinare. "Stavo cercando di prepararti la colazione, ma ho fatto un casino."Taehyun fece un ampio sorriso, il sole era sorto a malapena ma Beomgyu si era svegliato per preparargli la colazione. Si chinò in avanti e gli diede un piccolo bacio sulle labbra. "Sei carino, grazie per averci provato."
Le labbra di Beomgyu si incurvarono in un timido sorriso. Fece un passo avanti, lasciando che Taehyun lo abbracciasse. "La prossima volta farò meglio."__________
"Buongiorno Taehyun!" lo salutò allegramente Yeosang, porgendo a Taehyun il suo caffè mattutino e le sue scartoffie.
"Buongiorno." replicò Taehyun, bevendo il tanto necessario caffè.
I due iniziarono a camminare lungo il corridoio verso l'ufficio di Taehyun. Il momento in cui Yeosang avrebbe dovuto informare Taehyun sui suoi impegni giornalieri fu, invece, trascorso a spettegolare sull'altra sera."Quindi tu e Beomgyu? Quando è successo?" chiese Yeosang con impazienza, suscitando una risatina da parte del biondo accanto a lui.
"È troppo complicato da spiegare adesso." Taehyun sorrise di nuovo sentendo il gemito infastidito di Yeosang. Infilò i documenti sotto il braccio e diede una pacca sulla spalla del ragazzo. "Un giorno te lo dirò.""Sei pieno di segreti Kang Taehyun."
"Mmm... i segreti a volte sono necessari." Quando raggiunse il suo ufficio, Taehyun rallentò il passo e si fermò un attimo prima di aprire la porta. Si voltò verso Yeosang dicendo: "Non è per questo che non sei onesto sul tuo lavoro?"
Entrò nell'ufficio, seguito a ruota da Yeosang.
"Anche tu non sei onesto." Commentò Yeosang, prendendo il suo solito posto di fronte alla scrivania di Taehyun."Non l'abbiamo già assodato?" Taehyun sogghignò mentre si sedette, posando il suo caffè e i documenti sulla scrivania. "Non ha molta importanza ora, visto che presto confesserò tutto a tutti. Ho tenuto nascosto molto della mia vita, perché volevo essere accettato nel vostro mondo. Considerando quanto tengo a tutti voi, non voglio continuare a mentirvi."
"Wow, ne sono felice. Piaci davvero a tutti Taehyun, fidati, con noi puoi essere te stesso." Yeosang parlava con sincerità e si capiva che intendeva davvero ogni parola. "Voglio dire, guarda come siamo messi. Wooyoung fa sempre arrabbiare qualcuno, Yeonjun fa sempre a pugni, Beomgyu è sempre molto..." Yeosang si interruppe e chiuse rapidamente la bocca.Taehyun rideva insieme a lui nel frattempo. Aveva capito che Yeosang era nel panico, ma non era arrabbiato con lui. Solo che gli faceva male ricordarsi dei problemi in cui si trovava Beomgyu.
Aprì la bocca per parlare di nuovo. "Non volevo dargli del casinaro, non è così... Volevo solo essere spiritoso. Mi dispiace che sia sembrato così." borbottò velocemente, agitando le mani mentre si esprimeva. Alla fine, intrecciò goffamente le mani e se le mise in grembo."Va tutto bene, so che non dicevi sul serio." Taehyun commentò dolcemente, vedendo Yeosang visibilmente rilassato. "Che ne dici di discutere di qualcos'altro?"
Yeosang annuì entusiasta. "Hai riunioni alle 10-12, 13-14 e 17-18, e poi cosa mi sono scordato? Tuo padre vuole vederti oggi.""Allora vado subito a trovarlo." dichiarò Taehyun, volendo togliersi il pensiero in modo da potersi godere il resto della giornata. Si alzò dalla scrivania e lo stesso fece Yeosang. "Puoi restare qui e inviare un'e-mail per me? Di' a mio cugino, il signor Huening, che lo chiamerò più tardi per discutere di ulteriori questioni."
Yeosang annuì nuovamente e si precipitò al computer di Taehyun.Taehyun uscì dal suo ufficio, tutt'altro che entusiasta di vedere suo padre. Non sapeva bene perché quell'uomo volesse vederlo, sperava solo che non avesse trovato un problema con il suo progetto. Si era fatto il mazzo per tre giorni interi per realizzarlo, non aveva bisogno di altro lavoro.
"Oh, Presidente Kang, suo padre è in riunione in questo momento." lo informò l'assistente di suo padre. "Vuole lasciare un messaggio?""No, va bene, tornerò..." Taehyun esitò e lo sguardo gli cadde sul cestino accanto alla scrivania dell'assistente. Si dava il caso che ci fosse un fascicolo azzurro molto familiare buttato lì. Tornò a guardare la donna e indicò il cestino. "L'ha buttato mio padre? Se sì, quando?"
La donna diede un'occhiata al cestino. "Stamattina presto, credo."
"Ha detto qualcosa?"
"A me no, stava parlando con Kim Minjun, ma non saprei dirle." La donna sfoggiò un sorriso perfido e tornò a guardare il suo computer, guardando Taehyun di traverso."Ti farò avere una settimana di ferie pagate." contrattò.
"Due settimane e siamo d'accordo."
"Affare fatto."
"È così generoso Presidente Kang, non c'è da stupirsi che lei piaccia a tutti." Sorrise, voltandosi verso di lui, accavallando una gamba sull'altra e chinandosi in avanti. "Stava parlando del contenuto del dossier e tutti ridevano di quanto fosse ridicolo. Poi li ho sentiti nominare Choi Seungcheol, qualcosa sul fatto di poterlo battere."Taehyun doveva assicurarsi che fosse così. "È tutto?"
"È tutto." confermò l'assistente.Taehyun non sapeva davvero cosa fare con quella situazione. Aveva a malapena una parte della storia, ma da quello che era riuscito a decifrare, suo padre non aveva intenzione di attuare nessuno dei suoi cambiamenti. Stava addirittura tramando per ingannare Seungcheol. Era una cosa infima, anche per gli standard di suo padre.
Non si arrabbiò, perché non poteva aspettarsi di più da suo padre. Tuttavia, non aveva intenzione di fargliela passare liscia. Forse il Taehyun di prima, ma non si sarebbe fatto più mettere i piedi in testa.
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Anymore | TaeGyu [Italian Translation]
Любовные романыTaehyun venne trascinato da un vecchio amico a un concerto. Non si aspettava, però, di trovare il suo ex fidanzato sul palco. Stava cantando una canzone su come si fosse pentito di averlo amato. Ispirata dalla canzone "Anymore" di Jeon Somi. 🔷Tutt...