Capitolo 30

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In fondo al corridoio si sentiva una musica ovattata. A ogni passo la musica si faceva più forte e il rumore dei passi si faceva più nitido. Arrivati alla porta, si potevano persino sentire i respiri pesanti e le grida di incoraggiamento.
Taehyun abbassò la maniglia ed entrò.
Il locale aveva l'aspetto di un qualsiasi altro spazio per gli allenamenti. Parquet in legno massiccio, pareti bianche e degli specchi disposti in fondo. Il gruppo di ballo di Yeosang era nel bel mezzo dell'allenamento, così Taehyun entrò senza troppe difficoltà. Notò due persone in fondo alla stanza e si avvicinò rapidamente per raggiungerli.

"Sei piuttosto in anticipo." Taehyun tenne la voce bassa per non disturbare l'allenamento, ricevendo un'occhiata da Soobin.
"Potrei dire lo stesso di te."

L'esibizione degli Anti-Romantic doveva iniziare alle 22.00 e il gruppo aveva programmato di incontrarsi per la cena alle 19.00. Al momento erano le 18.00 ma nessuno dei due si aspettava di vedersi lì.
"Volevo parlare con i ragazzi della possibilità di fare una collaborazione. Gli Anti-Romantic suonerebbero e loro ballerebbero. Ho pensato che sarebbe stato bello." spiegò Yeonjun accanto a Soobin. "Sto solo aspettando che finiscano di ballare poi gli parlerò."
Taehyun annuì e si sedette sul pavimento. Notando quanto fosse calda la stanza si tolse la giacca a quadri, lasciando solo la felpa nera con il cappuccio.

"Come mai sei qui?" chiese Soobin, appoggiandosi al palmo della mano.
"Continuo a essere invitato." Taehyun scrollò le spalle. Aveva tempo libero, quindi perché non venire? I suoi nuovi amici erano un'ottima distrazione dalla sua vita troppo complicata.

A proposito di cose complicate... "Beomgyu sarà a cena?"
Yeonjun emise una risatina bassa e le labbra si incurvarono in un sorriso. "C'è un motivo per cui vuoi saperlo? Qualcosa che ha a che fare con il nostro piccolo appuntamento a tre?"

"Oh, ora che ne parli! Avete scopato nella mia macchina?" Soobin si alzò di scatto, non più imbambolato e mettendo su un broncio.
Taehyun era leggermente sorpreso e non sapeva come rispondere. Il silenzio era già di per sé una risposta.

"Ma che diavolo? Che schifo!" Soobin simulò un conato di vomito e le labbra si incurvarono. "Dovrò farlo pulire da un professionista!"

"Oh, andiamo Bin, almeno vanno d'accordo." Yeonjun rise, tirando il suo ragazzo in un abbraccio alle spalle. Il maschio imbronciato dai capelli blu si distese, rilassandosi contro il suo petto.
"Allora la prossima volta possono farlo nella tua macchina." mormorò Soobin.

Yeonjun baciò la guancia del suo ragazzo, risollevandone leggermente l'umore, poi rivolse la sua attenzione a Taehyun, sul cui volto si era trasformato in un'espressione più seria di prima.
"Sono felice che stiate risolvendo le cose. Assicurati di essere onesto con lui, ok? È fragile e credo che in questo momento gli stiano succedendo molte cose. L'ultima cosa di cui ha bisogno è che tu lo illuda."

Un'altra persona si sarebbe potuta offendere per le parole di Yeonjun ma Taehyun le rispettava molto. Era confortante vedere che Beomgyu avesse nella sua vita persone che si preoccupassero davvero per lui. Non aveva intenzione di spezzargli di nuovo il cuore, né di ferirlo in alcun modo o forma. Non poteva ancora dire quali fossero le motivazioni, ma questo non significava che non fosse consapevole di come avrebbe dovuto gestire la situazione.
"Lo so, non devi preoccuparti." rispose Taehyun e Yeonjun gli rivolse un sorriso rassicurante.

"Sai, è ancora strano pensare che vi siate frequentati. Non riesco a immaginare che vi siate incontrati per caso e che abbiate deciso di uscire insieme. Eravate così diversi all'epoca. Non riesco a capacitarmi." Soobin ravvivò la conversazione con la sua confusione, una sensazione che anche Yeonjun condivideva.
"Lo penso anch'io. Come ha fatto il ragazzo ricco a finire per frequentare segretamente uno spacciatore? Voglio sentire la storia."

Non c'era molto da dire, visto che tutto si basava su una coincidenza. Naturalmente Taehyun non aveva mai avuto intenzione di uscire con uno spacciatore, né con qualcuno che i suoi genitori non avessero preventivamente approvato. Voleva solo una vita facile, quindi faceva quello che gli veniva detto e non usciva dalle righe. Tuttavia, la vita aveva piani diversi per lui e non poteva certo negare il destino. Se questo era il suo destino, allora ben venga.
Era più favorevole di quello che pensava sarebbe stata la sua vita.

"Un incidente, e abbiamo continuato a incontrarci..."

__________

La scuola era finita da poco e il fine settimana era già iniziato. Taehyun camminava lungo il suo solito sentiero, accanto al fiume, con la mente invasa dall'attesa. Il cuore non riusciva a gestire la possibilità di rivedere quel ragazzo, non riusciva a reggere il confronto con lui.

"Ehi, ragazzo ricco!"

Un rapido tonfo fece capolino nel suo petto.

"Giornata lunga?"

Sul ciglio della strada, le gambe penzolavano sull'acqua. Le scarpe di Beomgyu sfioravano le leggere increspature che passavano lungo la corrente. Sembrava un po' più malmesso del solito. Aveva un grosso livido sul lato del naso e un labbro palesemente rotto.

"Non potrebbe essere più lunga della tua." rispose Taehyun, allontanandosi lentamente dal sentiero.

Beomgyu si mise a ridere. "Sono cose che capitano."

Per lui non era un problema, o almeno questa era l'immagine che dava a Taehyun.

Tuttavia, Taehyun era più intelligente di lui e sentiva che c'era dell'altro, mettendo mano alla tasca tirò fuori un fazzoletto pulito. Si sedette con cura sull'erba a gambe incrociate e offrì il fazzoletto a Beomgyu.

Il ragazzo si succhiò il labbro, un sapore metallico gli avvolse la lingua. "Cazzo, pensavo che avesse smesso di sanguinare." Prese il fazzoletto da Taehyun e lo tamponò subito sul labbro sanguinante.

Faceva sempre male vedere Beomgyu così. Nel giro di poche settimane, erano diventati i pilastri delle rispettive vite. Taehyun si ritrovava ad essere attratto dai luoghi in cui si trovava Beomgyu e Beomgyu appariva per caso nei posti che Taehyun frequentava. Taehyun non capiva cosa fosse, né perché stesse accadendo. Si limitò ad ascoltare il suo cuore che gli indicava sempre la stessa direzione.

"Siamo amici?"

Beomgyu bloccò i suoi movimenti e lasciò cadere la mano sul grembo insieme agli occhi, prendendo un profondo respiro. "Non lo so, vuoi esserlo?"

"No." Taehyun prese delicatamente il fazzoletto dalla mano di Beomgyu. "Sarebbe molto più facile per la mia vita se potessi evitarti...ma non posso."

Con due dita sollevò delicatamente il mento di Beomgyu e gli occhi si incontrarono con quelli del ragazzo. Quegli occhi scuri sembravano sofferenti, brillanti per la delusione, cosa che colpì molto Taehyun. Portò il fazzoletto sul labbro di Beomgyu, continuando a pulire il sangue.

"Penso a te tutto il giorno, mi chiedo cosa stai facendo, ho paura che tu possa essere ferito. Non posso fingere che i miei sentimenti per te non esistano. Possiamo essere amici se è questo che vuoi ma visto che me l'hai chiesto, onestamente, voglio di più."

Sarebbe ridicolo ignorare il divario esistente nel mondo. Quei due ragazzi non erano mai stati progettati per essere più che estranei. Le probabilità erano tutte contro di loro. Ci sarebbe voluto un miracolo per farli funzionare, ma erano accecati dalla forte determinazione del giovane amore.

Perché non c'è niente di più potente al mondo.

Sulla spalla di Taehyun cadde un peso che avrebbe portato da quel giorno in poi. Avvolse un braccio intorno alla vita di Beomgyu, tirandolo più vicino e il maschio si rannicchiò ulteriormente nell'incavo del suo collo.

"Mi sento così al sicuro quando sono con te."

"Allora sarò sempre qui per te."

Anymore | TaeGyu [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora