Capitolo 14

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Il fango si depositò sotto le sue scarpe eleganti, schizzando la pelle lucida con delle macchie di colore non proprio gradevole. Taehyun non si era accorto che stava piovendo; la festa si era rivelata troppo fastidiosa, poteva sentire il rumore lontano di piatti che si scontravano e il ronzio del suo staff che stava pulendo la casa. Youngmi era a letto e probabilmente anche i suoi genitori stavano dormendo. Non gli importava molto, purché non lo disturbassero.
La luce filtrava dalla piccola casa, simile a un cottage, con le poche luci spente al piano superiore. Pensò che il padre di Soobin fosse già andato a letto.

Taehyun si allentò la cravatta, ora libero di sbottonare i primi due bottoni della camicia bianca. Gli sembrava di poter finalmente respirare di nuovo. Camminando nel fango, si diresse verso la piccola casa, fermandosi davanti alla porta d'ingresso. Sentì dei borbottii provenire da dietro la porta, il che gli fece pensare che Soobin non fosse solo.
Bussò alla porta.
Nel giro di pochi secondi, il ragazzo dai capelli blu spalancò la porta, rivolgendo all'amico uno sguardo confuso. "Tae? La festa è finita?" chiese, sporgendosi dalla porta e scrutando verso la casa principale. "Oh, non mi ero accorto che fosse così tardi. Ti va di uscire?"
"Sono qui per questo." rispose Taehyun, suscitando una risatina di Soobin e ritrovandosi trascinato in casa.

"Ragazzi, Taehyun è qui." Soobin catturò l'attenzione dei suoi amici.
Entrambi i ragazzi guardarono Taehyun, uno molto più seccato dell'altro. Taehyun si limitò a fissare l'unica persona che contava in quella stanza, senza curarsi della sua espressione arrabbiata, era solo felice di vederlo.

"Ehi, com'è andata la festa?" chiese Yeonjun, mescolando una pila di carte sul tavolino.
"È andata bene." rispose Taehyun, togliendosi le scarpe infangate e posandole accanto alla porta d'ingresso. "Posso prendere qualcosa da bere?"
"Certo, sembra che tu ne abbia bisogno." Soobin ridacchiò, tirando Taehyun verso il tavolino. Si sedette accanto al suo ragazzo, versando un'abbondante quantità di liquido chiaro in una tazza. Taehyun non era sicuro di cosa fosse, ma sembrava spirito.
Prese la tazza da Soobin e si sedette con esitazione accanto a Beomgyu. Sapeva che era infastidito dalla sua presenza, sapeva che non lo voleva lì. Se fosse stato un problema, Beomgyu se ne sarebbe andato ma il fatto che fosse rimasto dimostrava tutt'altro.
L'attenzione di Taehyun si rivolse alla pila di carte. "A cosa giochiamo?"

"Poker, e non voglio vedere nessuna scommessa sporca da parte tua, ragazzo ricco." rispose scherzosamente Yeonjun. Sembrava che non pensasse male di Taehyun, stava solo scherzando. "Alziamo la posta minima a 30.000₩ (20,56€), in onore dell'high roller."
I tre ragazzi piazzarono immediatamente le loro puntate, mentre Taehyun aprì il portafoglio e tirò fuori la sua.
"Allora, chi si sposa?" Yeonjun fece due chiacchiere mentre distribuiva le carte.
"Io."

"Eh? Questa era la tua festa?!" sbottò Yeonjun con gli occhi spalancati dallo shock, girandosi verso Soobin, incredulo. "Lavori per Taehyun?!"
La maggior parte delle persone sarebbe stata confusa ma Taehyun aveva una discreta capacità di deduzione. A quanto pare Soobin aveva raccontato al suo ragazzo della ricchezza di Taehyun, tralasciando i dettagli minori sul fatto che lavorava per la sua famiglia.
Riuscì a vedere l'imbarazzo sul volto di Soobin. "No, no, non così. Taehyun si sposa, ma..."
"Questa non è la mia festa." si intromise Taehyun. "Soobin non lavora per me."
"Cazzo, mi hai fatto spaventare." Yeonjun tirò un sospiro di sollievo. "Non credo che potrei essere amico del capo del mio ragazzo, soprattutto sentendo quello che dice di questa famiglia."

Taehyun scosse la testa. "Che cosa dice?"
"Non importa, non è nulla." Soobin parlò con ansia.
"Dunque il fatto che siano stati scortesi con tutto il personale e che abbiano tagliato ingiustamente lo stipendio non è niente? Queste persone sono crudeli. Trattano il personale come se fossero animali." Inveì Yeonjun con il suo tono infastidito. Soobin cercò di calmarlo strofinandogli la coscia ma Yeonjun continuò, fissando lo sguardo su Taehyun. "Sei letteralmente l'unica brava persona ricca che ho conosciuto."

"Fottuto ignorante." borbottò Beomgyu sottovoce.

"Che cosa hai detto?" scattò Yeonjun, più agitato di prima. Questo argomento sembrava davvero irritarlo.
"Non mi aggredire in questo modo." ringhiò Beomgyu, mentre la tensione saliva tra i due.
"Perché state litigando adesso..."

"Non dire cose sottovoce, cazzo!" Soobin fu interrotto dal suo ragazzo.
Sbattendo le mani sul tavolo, Yeonjun lanciò un'occhiata a Beomgyu. "Sei stato un tale stronzo ultimamente! Che cazzo ti succede?"
"Te l'ho già detto, non sono affari tuoi!" Beomgyu alzò la voce per eguagliare il volume di quella di Yeonjun. "Perché ti interessa così tanto?"
"Perché sei un disastro, e più del solito! Soprattutto quando c'è Taehyun! C'è sicuramente qualcosa tra voi due!"

Taehyun sussultò al suo improvviso riferimento. Sapeva che non avrebbe dovuto immischiarsi, i due stavano chiaramente litigando per niente. Tuttavia, quando sentì tirare in ballo il suo nome, capì che non sarebbe finita bene. Considerando che i suoi trascorsi con Beomgyu erano tutt'altro che tranquilli.

"Vuoi davvero saperlo?!" Beomgyu gridò, alzandosi in piedi. Il suo respiro era pesante, fissava Yeonjun in silenzio, prima di buttare giù tutte le carte dal tavolo insieme alle bevande che schizzarono sul tappeto. "Stanne fuori, cazzo!"
"Moccioso..." Yeonjun cercò di alzarsi ma Soobin lo trattenne, sembrava che stesse per uccidere Beomgyu. "È meglio che ti levi dalle palle!"

"Yeonjun fermati!" Urlò Soobin, trattenendo a fatica il suo ragazzo.
"No! Non può comportarsi così!" Yeonjun spinse via Soobin e si precipitò verso Beomgyu, afferrando rudemente il più giovane per il colletto. Stringendo i denti, fissò intensamente gli occhi di Beomgyu. "Sei un fottuto spacciatore fannullone che non va a genio a nessuno. Vai a farti una cazzo di overdose di qualcosa, tanto è l'unica cosa che sai fare."

Nella stanza calò il silenzio.
Immediatamente Yeonjun si pentì di ciò che aveva detto perché, nonostante la rabbia e l'alcol, sapeva di aver esagerato.
"Gyu io..."
Yeonjun non riuscì a finire la frase, quando un pugno deciso gli colpì il lato del viso. Sobbalzò all'indietro, afferrandosi la guancia, mentre la sensazione di bruciore si diffondeva sulla sua pelle. Aveva pensato che fosse stato Beomgyu a dargli un pugno, quindi quando alzò lo sguardo e vide Taehyun, rimase estremamente confuso.

Anymore | TaeGyu [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora