Anymore | TaeGyu [Italian Translation]

Capitolo 18

[Discussioni sull'uso di droghe]

Taehyun trascorse il resto della notte con Soobin come ai vecchi tempi. Non ci furono più discussioni su argomenti pesanti, perché misero tutto da parte e si divertirono e basta. Al momento erano sdraiati sul letto di Soobin, sgranocchiando popcorn e cercando di scegliere un film da guardare.
"Quindi non hai visto nessun film degli Avengers? Hai vissuto sotto una roccia o qualcosa del genere?" chiese Soobin scioccato, guardando l'amico come se fosse un alieno.

"Non ho molto tempo per guardare i film e quando lo faccio, di solito è con Youngmi. Lei preferisce le commedie romantiche, quindi le lascio scegliere quelle." rispose Taehyun, senza preoccuparsi. Non gli importava cosa guardassero, purché Youngmi fosse felice, ed ecco che lui faceva lo stesso con Soobin. Se Soobin voleva una maratona degli Avengers, chi era lui per fermarlo?

"Oh, che gentiluomo." Disse Soobin scherzosamente. Fece scorrere la schermata dei risultati di "film Marvel", fermandosi sul primo film degli Avengers. "Questi ti piaceranno ma assicurati di prestare attenzione, perché probabilmente ci sarà un po' di confusione."
Proprio mentre stava per premere play, il telefono di casa iniziò a squillare. Dato che suo padre era già andato a letto, Soobin si alzò di scatto e si diresse in corridoio per rispondere alla chiamata.

Dopo qualche minuto, Soobin tornò nella stanza con un'espressione preoccupata. "Tae, era Yeonjun, devo andare a vedere Beomgyu."
Taehyun si alzò a sedere e la preoccupazione si riversò su di lui. "Perché? Cos'è successo?" Tutti i ricordi del passato gli tornarono alla mente in quel momento e pregò il Signore in cui non credeva che il passato non si ripetesse.

"Sta bene...credo." disse Soobin con un'aria insicura. Si avvicinò alla scrivania, dove il suo cappotto era appoggiato sulla sedia, lo prese e lo indossò. "A quanto pare è passato da Beomgyu per parlare del loro concerto di sabato, ma Beomgyu era completamente fuori di sé. Si è preso cura di lui tutta la notte. Ora deve andare al lavoro, quindi vuole che vada lì."

"Posso venire con te?" chiese Taehyun, scendendo dal letto di Soobin.
"Sei sicuro? So che le cose tra voi due non vanno benissimo."
Capiva perché Soobin esitasse, ma doveva assicurarsi che Beomgyu stesse bene. "Per favore, Soobin."

Una volta che Soobin si arrese, i due si diressero rapidamente fuori verso l'auto del ragazzo. Dopo aver fatto un breve tragitto fino all'appartamento di Beomgyu, si incontrarono con Yeonjun all'esterno. Gli hanno parlato brevemente e Taehyun è riuscito a presentare delle scuse concrete per l'altra sera, accettate dal ragazzo. Poi Yeonjun aveva ringraziato i due per essere venuti, aveva dato un dolce bacio a Soobin ed era corso verso la sua auto.
Taehyun seguì Soobin all'interno, sapendo esattamente dove stesse andando. Era lo stesso condominio di cinque anni prima, quindi Taehyun ricordava tutto mentre si addentrava nell'edificio. Tuttavia, ora le scale si trovavano a un piano diverso, quindi le cose non erano esattamente come prima.
Si fermarono davanti a un appartamento, la cui porta non era chiusa a chiave, proprio come l'aveva lasciata Yeonjun. Entrarono subito e trovarono Beomgyu che si rotolava felicemente sul pavimento.

L'appartamento era piccolo, squallido, disordinato e aveva bisogno di molte riparazioni. Era un po' come l'appartamento in cui Beomgyu era cresciuto ma non c'era da stupirsi, visto che si trattava dello stesso edificio. Tuttavia, Taehyun provava una sensazione orribile, perché non voleva che Beomgyu vivesse in quelle condizioni.
"Forza, togliamoci da questo pavimento sporco." disse Soobin, cercando di aiutare Beomgyu a sollevarsi da terra.

"Binnie! Sono così felice che tu sia qui!" Beomgyu esultò, tirando Soobin in un abbraccio. Il ragazzo si accasciò su di lui con un lamento, sgranando gli occhi per lo stato in cui si trovava Beomgyu.

"Che cosa hai preso?" chiese mentre era ancora stretto da Beomgyu.
"Solo un po' di MDMA, dovresti prenderne un po', Binnie."

"Per ora passo." Soobin cercò di liberarsi dalla presa di Beomgyu ma era tenuto troppo stretto. Accettò la sconfitta, sapendo che per ora doveva rimanere così. "Puoi portargli dell'acqua Tae?"
"Certo."

Gli occhi di Beomgyu si illuminarono e lasciò immediatamente la presa su Soobin. Spingendo il ragazzo via da lui, si alzò a sedere e cercò il biondo nella stanza. "Hyunnie!"
Erano passati cinque anni da quando aveva sentito quel soprannome.

Taehyun fu colto completamente alla sprovvista, il bicchiere che aveva in mano traboccava dell'acqua che usciva dal rubinetto. Il suo cuore cominciò a battere forte. Riusciva a malapena a elaborare ciò che aveva appena sentito. Si voltò verso Beomgyu, gettando il bicchiere nel lavandino. Il ragazzo sembrava felice, felice che lui fosse lì.

"Sei venuto a trovarmi!" Beomgyu si alzò goffamente dal pavimento e Soobin osservò sorpreso che correva subito verso Taehyun, gettandogli le braccia al collo. "Sapevo che mi amavi ancora." sussurrò nel petto di Taehyun.

Il suo corpo era teso e la sua mente era annebbiata. Azioni così semplici, ma così difficili da comprendere. Beomgyu era fatto, e questo spiegava le sue azioni. Anche se questa era la prima volta da quando Taehyun era tornato, che Beomgyu era davvero felice di vederlo. Voleva godersi il momento, ma come poteva godersi qualcosa influenzato dalle droghe?

Soobin si avvicinò lentamente ai due, incrociando lo sguardo di Taehyun. Sembrava scioccato, probabilmente perché era la prima volta che vedeva Beomgyu essere gentile con Taehyun. Non che non credesse che i due fossero usciti insieme, ma ora stava diventando più chiaro.

"Dovremmo portarlo a letto."
Soobin annuì. "Beommie, andiamo a letto."

"Solo se Hyunnie rimane." borbottò, strofinando il viso nel petto di Taehyun. "Ti prego, resta con me, mi mancano le nostre coccole."

Come poteva dire di no?

"Ok, andiamo." Intrecciò le dita con quelle di Beomgyu, guidandolo delicatamente verso la stanza indicata da Soobin.

"Non sei obbligato a farlo Tae." Soobin sembrava ansioso. "Non voglio metterti in una situazione imbarazzante."
"Onestamente, voglio stare con lui."