~Come to me babygirl

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                                     T/n's pov.
Quel pomeriggio, avevi finito tardi di fare le tue cose, le tue commissioni e tutor quello che desideravi era guardare dei film e vari video su internet mentre la sera non tardava troppo ad arrivare. Quando dopo un bel po' di tempo eri rimasta a guardare dei video su internet, ti eri alzata dal letto per andare in bagno a specchiarti e sistemarti un po'. Mentre stavi facendo per uscire, qualcosa catturò la tua attenzione: dalla tua stanza, proveniva fiocamente, una musica leggera e giocosa, che pareva proprio essere Pop goes the weasel, ma in versione più rallentata è un po' inquietante. Mentre tu avvicinavi, l'ansia ti saliva e ti tremavano le gambe. Una volta arrivata in camera, avevi notato che in effetti camera qualcosa, ossia una scatola in bianco e nero con su scritto: "Laughing Jack in the box". Oh no...era proprio quel Jack, quel clown che era stato abbandonato dal suo migliore amico Isaac, diventando poi quello che è ora. Anche se in realtà, Isaac, non lo aveva abbandonato di proposito, ma era stato spedito contro la sua volontà in collegio. E questo Jack non lo sapeva. Improvvisamente, uscì un fumo colorato dalla scatola e insieme ad esso, uscì Laughing Jack. Ti guardò e ti sorrise, mostrandoti i suoi artigli e i suoi denti affilati, per poi salutarti con la mano. Avevi iniziato a correre da una stanza all'altra, cercando di scappare da lui. "Oh, lo sai che non puoi scappare via da me, piccola"ridacchiò. Jack rideva mentre ti rincorreva e poi ti prese, bloccandoti con forza contro la parete più vicina, in modo che tu fossi completamente alla sua mercè. "Lasciami, fottuto clown!!"urlavi, ma poi Jack ti mostrò i suoi artigli e te li fece vedere bene. "Prova a chiamarmi così ancora una volta e ti apro il petto in due, chiaro dolcezza?"fece lui, ridacchiando sinistramente. Avevi annuito spaventata, per poi spostare lo sguardo dritto nei suoi occhi. "Ad ogni modo, io sono Laughing Jack, ma penso che questo lo sai già"disse, per poi allentare un po' la presa su di te. "E tu sei?"chiese. "T/n..."avevi risposto, per poi guardare altrove. "Bene, tornerò presto a trovarti. Questo era solo un saluto veloce. Spero di poter fare cose divertenti con te la prossima volta"disse, per poi lasciarti andare e sparire. Tutto questo era assurdo. Non poteva essere reale...doveva solo essere un amico immaginario...Due giorni dopo, eri uscita e avevi visto due palloncini, uno nero e una bianco e sapevi già chi fosse stato a mandarteli. Jack era apparso all'improvviso e ti fece indietreggiare contro la parete. "Perché fai così, Jack? Che cosa ti ho fatto? È per Isaac che sei così? Mi spiace ma non è stata colpa sua!..."avevi detto, mentre Jack era a pochi centimetri dal tuo viso. "Che cosa hai detto?! Guarda che lui mi ha abbandonato! Credevo fosse mio amico!"fece Jack, arrabbiandosi. "Ma non ha deciso lui di essere messo in un collegio! Sono stati i suoi genitori! Lui è diventato poi quello che è per causa loro, del collegio..."avevi detto, per poi piangere appena dalla paura quando Jack ti mostrò i suoi denti affilati. "Forse...forse hai ragione..."fece Jack. Ad un tratto, un sorriso contorto si formò sul suo viso. "J-Jack..."avevi provato a dire, notando che Jack aveva un'aria pervertita. "Penso di aver trovato una nuova compagna di giochi..."disse, per poi metterti un fazzoletto imbevuto di cloroformio in faccia per farti svenire. Ti eri risvegliata in una specie di circo abbandonato e inquietante, notando che delle corde ti tenevano i polsi legati sopra la testa mentre le tue gambe erano anch'esse legate, ma ben aperte. Eri nuda e quando Jack comparve e ti vide disse: "Ben svegliata, piccola. Pronta per giocare un po' con Jackie?". "N-no! Lasciami stare...!!"avevi detto, per poi dimenarti, notando che Jack aveva un sorriso sempre più grande. "Ti divertirai, te lo assicuro piccola"disse, per poi avvicinarsi alla tua entrata, iniziando a farti un servizietto con la sua grande lingua, inserendo un lollipop rotondo blu, mettendoselo prima in bocca e poi metterlo dentro e fuori. A quella sensazione, tutto quello che potevi fare era gemere dal piacere. La sensazione del lollipop bagnato che si muoveva un quel ritmo, la lingua di Jack, ti fecero finire subito e il tuo corpo tremava dal piacere. "Ma come, sue già venuta? Così non si fa, piccola"disse, per poi togliersi i pantaloni e i boxer, rivelando il suo "amichetto" contento di vederti. "Adesso ti farò urlare il mio nome..."ringhiò Jack, preso dal desiderio di averti tutta per sé. Entrò dentro senza esitare eri aprì meglio le gambe, accarezzandoti le cosce mentre entrava e usciva da te, accelerando i movimenti. "Jack!!!! Sto per..."avevi gemito, sentendoti davvero vicina al piacere, ma Jack tirò fuori prima che tu finissi. Avevi fatto una smorfia di fastidio, ma Jack sorrise e ti baciò. Subito dopo, ti fece avvolgere le gambe attorno alla sua vita e ti disse: "Okay, stavolta ti lascerò venire, perché sei stata davvero una brava ragazza e mi piaci". Detto ciò, Jack continuò quello che aveva lasciato in sospeso e ad ogni sua spinta, sentivi che eri sempre più vicina. "Ah!!!"gemevi e alla fine, esausta, avevi finito e Jack ti venne sulla pancia, ansimando. Ti prese e ti riportò a casa, con l'intenzione di andare via e tornare un altro giorno, ma guardandoti, si era reso conto che provava qualcosa per te e non voleva allontanarsi da te. Così dormì insieme a te e il giorno dopo, ti chiese se volevi essere la sua ragazza e ovviamente, avevi accettato.

Creepypasta x reader lemon🩷 part 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora