~Teacher's sweet pet

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                                      T/n's pov.
Eri uscita a fare delle commissioni e mentre camminavi, qualcosa catturò la tua attenzione: si trattava di un volantino bianco con una scritta carina, molto creativa e c'erano degli smiles. La scritta recitava: "Corso d'arte GRATUITO. Se siete interessati, prendete il numero e l'indirizzo :)". Ti sembrava un po' strano che fosse gratuito. Chi è che poteva tenere un corso d'arte gratuito? Non eri del tutto convinta, però l'arte ti piaceva, eri brava, non bravissima, ma ci sapevi fare. Erano dodici lezioni e il maestro o la maestra che teneva il corso, doveva essere abbastanza brava per fare insegnare tutto quello che c'era da insegnare in dodici lezioni e per di più gratis. Ci avevi pensato qualche secondo e poi avevi deciso di frequentarlo. Duravano un'ora ed erano di venerdì. Eri così andata al corso che si teneva dopo cena e si teneva nella tua zona. Era una struttura che aveva aperto da poco, ma doveva essere momentanea, forse solo per il corso. Dovevi solo comprare e portare un album da disegno liscio, una matita, gomma, astuccio, un pastello nero e uno bianco. Eri arrivata e c'erano altre persone oltre a te, di varie età. C'era una ragazza molto bella che ci provava con quello che doveva essere l'insegnante del corso. Era un ragazzo alto e magro, giovane, forse un po' più grande di te. Aveva i capelli neri e lisci, occhi blu ed era pallido. Ti ricordava Bloody Painter, una creepypasta nota sul web. Era identico a lui. La ragazza vestita in modo sexy, ci provava con lui tutto il tempo e lui sembrava essere un po' infastidito dal suo comportamento, però le rispondeva educatamente. Le stava spiegando cosa avreste fatto oggi, ossia tecnica chiaro scuro con un disegno a piacere. Lei sembrava tutto fuorché interessata all'arte. Poi c'erano due ragazzi, uno della tua età, molto carino e una ragazza che forse poteva essere sua sorella perchè erano simili. Infatti era così. Poi c'erano una giovane coppia sulla trentina che si vedeva che erano appassionati d'arte ed erano davvero teneri. Lei era ai primi mesi di gravidanza e lui le accarezzava la pancia. Non appena ti eri avvicinata, l'insegnante giovane ti vide e fece un sorrisetto dicendoti: "Benvenuta al corso. Penso che siamo tutti". Avevi salutato e gli altri ricambiarono. Avevate preso posto in un'aula non tanto grande, ma ben allestita. "Come sapete, oggi faremo la tecnica chiaro scuro. Guardate come si fa"disse lui, iniziando a dare una dimostrazione. Era davvero bravo...ma perché non si faceva pagare? Spiegò che cosa era quella tecnica e poi fece provare a voi. Avevi disegnato una ragazza con un abito da sposa e avevi iniziato a sfumare. Era venuta bene, ma avevi difficoltà a disegnare le mani. Era una della cosa più difficili. Improvvisamente, il ragazzo passò tra i banchi e commentava. Non ti eri accorta che era arrivato poi da te ed eri sussultato quando lui ti accarezzò i capelli per poi dirti: "Wow, qui abbiamo un'artista nata. Devo solo fare così per fare le mani". Ti prese l'anno per poi aiutarti a fare le mani della ragazza ed eri arrossita. Lui era un bel ragazzo, con degli occhi azzurri profondi e i capelli stupendi come quelli dei ragazzi coreani i giapponesi. Eravate così vicini e sentivi il suo respiro sul tuo collo. Chissà se gli piaceva il profumo alla vaniglia che avevi messo. "G-grazie. Le mani sono difficili infatti"avevi detto. "Posso?"chiese lui. Eri confusa. Che voleva fare? Ti prese il disegno e lo portò alla cattedra. La ragazza che ci provava fin da subito, ti guardò gelosa e poi guardò lui ancora più gelosa. Il ragazzo ti mise uno smile sul tuo disegno e ti sembrava una cosa un po' infantile, ma eri soddisfatta perché eri stata brava. "Anche io ho fatto un disegno! Guardalo! Voglio anche il uno smile!"disse lei, con una voce da oca giuliva. "Ora vengo"disse lui, per poi ridarti il disegno e farti un sorriso. Eri arrossita e avevi abbassato lo sguardo. "Bello anche il tuo, brava"disse lui, sorridendole. "Niente smile?"chiese lei. "Purtroppo li ho finiti. Credevo di averli portati ma l'unico l'ho dato a lei"disse. La ragazza era gelosa e a fine lezione fece rovesciare l'acqua sul tuo disegno. "Ops scusa!"fece lei falsamente. "Oh cavolo..!"avevi detto, dispiaciuta per il tuo ormai andato disegno. "Scusati subito, lo so che l'hai fatto apposta! Non è stato un incidente. Eri solo gelosa e questo non va bene!"disse lui. Lei continuava a giustificarsi, ma era chiaro che era stata colpa sua. Stavate per andare, ma poi, quando tutti erano andati via, ti eri ricordata che non trovavi il tuo giacchetto. "Forse l'ho lasciato lì. Speriamo di trovarlo"avevi detto, per poi ritornare. Cercavi nell'aula ma il giacchetto non c'era. Ad un tratto, un rumore ti fece distrarre. Sembrava come se qualcuno stesse tagliando qualcosa e un gemito si sentì. Con cautela, ti eri avvicinata e avevi visto il ragazzo che ti aveva insegnato arte, con una maschera bianca che accoltellava la ragazza arrogante del corso. Era Helen...avevi ragione. Era davvero Bloody Painter. Avevi sussultato e Helen ti sentì e si girò verso di te. Avevi cominciato a correre e lui ti inseguì. Ecco perché era gratis...catturava la gente stronza con l'inganno e gliela faceva pagare. Eri arrivata ad un vicolo cieco e Helen ti intrappolò. "Perché lo hai fatto?"avevi chiesto spaventata. "Perché era davvero odiosa, non faceva altro che adularmi. In più, lei ti odiava perché era gelosa di te e nessuno deve permettersi di renderti triste. Sai T/n, io ti ho stalkerata già da un po'. Ecco perché ho fatto il corso. Volevo che ci conoscessimo, ma non in questo modo...mi piaci molto e so che abbiamo in comune l'arte"spiegò Helen. "Anche tu mi piaci, ma ora mi farai del male?"avevi detto. "Non potrei mai perdonarmelo. Sei troppo importante per me"disse, per poi avvicinarti al tuo viso e togliersi la maschera. "Ma se ti stancherai di me?"avevi chiesto. "Questo mai. E anche se fosse, ma non credo, ti lascerei andare senza farti niente. Tu sei troppo buona per questo"disse lui e i suoi occhi brillarono di una luce particolare. Era davvero innamorato di te, del tuo talento. "Promettimi che non farai più queste cose però...non riuscirei a sopportarlo"avevi detto, mettendo una mano sulla sua guancia. "Per te questo e altro. Sono davvero preso da te e se ti rende felice, sono disposto a cambiare"disse lui, incrociando i suoi occhi con i tuoi. "Anche tu mi piaci molto..."avevi ammesso ed eri arrossita. Ti eri morsa il labbro spontaneamente e lui si eccitò. "Se continui a morderti il labbro, ti prendo qui e non mi importa se entra qualcuno e ci vede"ti disse, facendoti arrossire ancora di più. Gli avevi fatto un sorrisetto malizioso per poi sussultare appena quando lui ti baciò. Vi eravate baciati a lungo e ti spinse contro la parete. "Ti amo..."tu sussurrò e tu gli avevi detto lo stesso. Helen ti portò nell'aula in cui avevate fatto la lezione poco fa e creò una bella atmosfera con luci spente tranne un' abat-jour e mise una coperta sulla scrivania. Le luci dei lampioni di fuori, facevano passare la luce dalla finestra e si vedeva il cielo blu. Vi eravate spogliati e Helen, nonostante non fosse molto muscoloso, potevi dire che era ben fatto. I suoi occhi azzurri non facevano altro che guardare il tuo corpo e ti eri sdraiata sulla scrivania. Helen si avvicinò e voleva farti sua. Ti fece un servizietto e tutto quello che si sentiva, erano i tuoi dolci gemiti e lui continuò a farti stare bene. Amava tutto di te e avrebbe fatto qualsiasi cosa per farti felice. Tu lo stesso per lui, ovviamente. Ti fece finire e ansimavi. "È la tua prima volta?"chiese. "Già..."avevi risposto imbarazzata. "Tranquilla, ti piacerà piccola. Dimmi se devo fermarmi"disse, apprensivo. Gli avevi dato l' okay e lui, dopo essersi messo il condom, iniziò a farlo con te. Spingeva sempre più forte e amava quel momento, mentre stava per farti sua. Avevi iniziato a sentire meno dolore e il piacere venne dopo un po' di tempo. Helen ti accarezzava il corpo e alla fine, dopo varie spinte, finì diverse volte, uscendo prima da te. Anche tu avevi finito, dopo di lui, riprendendo poi fiato. Tremavi e Helen sorrise. "Sei adorabile..."disse, per poi baciarti. Avevate passato un altro po' di tempo a baciarvi e poi, una volta rivestiti, ti riaccompagnò a casa e gli avevi lasciato il tuo numero. Ogni volta che vi sentivate, lui ti mandava gli smiles e si preoccupava sempre di te, chiedendoti se eri tornata casa, se stavi bene. Dopo le lezioni d'arte, Helen ti invitò a cena fuori e ti chiese di essere sua, regalandoti un anello di fidanzamento che avevi visto in passato e che ti piaceva ed era della tua marca preferita. Avevi detto di sì felice e vi eravate baciati, per poi andare a casa e farlo di nuovo.

Creepypasta x reader lemon🩷 part 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora