~School detention lover (part 4)

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T/n's pov.
Stavi camminando di sera vicino ad un parco e la sola cosa che volevi era tornare a casa e scaldarti un po' mangiando qualcosa di caldo e buono. Addosso avevi un maglioncino carino e comodo, una gonnellina e calze con piccoli strass. Sopra avevi una giacca e una sciarpa leggera ma che ti teneva calda. Camminando, però, ti sentivi seguita e dopo un po', girandoti, avevi visto una figura nera, con una maschera blu sul viso, capelli castani scompigliati e aveva un bisturi in mano. "C-chi sei? Perché mi stai seguendo?!"avevi urlato. Tu sapevi chi fosse: era Eyeless Jack, noto sul web per la sua storia e per cosa fa alle sue vittime. Ti eri messa a correre, ma quel ragazzo era davvero veloce, infatti ti prese dopo poco tempo con facilità e ti premette contro una parete. Tremavi dalla paura e il freddo non aiutava a farti smettere di tremare. "Ti prego lasciami...non voglio che tu mi faccia del male"avevi detto. Jack si tolse la maschera e rivelò la sua faccia e avevi notato i denti affilati nella sua bocca e la sua lingua così lunga. "Perché dovrei lasciarti andare, piccola? Sentiamo"disse, facendoti un sorriso dove potevi vedere quei denti ancora meglio. "Perché io non ti ho mai fatto niente di male e non lo troverei giusto"avevi risposto, cercando di sembrare minacciosa, ma ovviamente, sembravi comunque la stessa ragazza timida e dolce di sempre. "Ahahah, sei divertente, oltre che invitante..."disse Jack, avvicinandosi di più a te. "T-ti prego..."avevi pregato con un filo di voce, chiudendo gli occhi. "Sarebbe un peccato se ti lasciassi andare via così..."disse Jack. "Facciamo così, se verrai con me senza fare troppe storie, prometto di non farti del male, né ti ruberò gli organi"disse ancora. "Dove vuoi portarmi?"avevi chiesto. "Nella mansione di Slenderman. Mi piaci e vorrei che venissi con me"spiegò Jack. "Ma poi mi mangerai comunque...è la tua natura"avevi detto, per poi andare via. Jack ti prese per un braccio e disse: "Non ti mangerei lo stesso. Te l'ho detto solo per farti un po' di paura. Tutto qui. Ma tu a me interessi e volevo portarti con me". "Come fai a...oddio, mi hai stalkerata? Quindi mi consoci?"avevi chiesto. Jack annuì e quindi le presentazioni non occorrevano. Ti sapevi di lui e lui di te. Ti portò a casa sua e avevi conosciuto poche creepypasta che c'erano. Slenderman temeva dei corsi su come migliorare le proprie abilità riguardo l'essere proxy e ogni mattina, per quattro ore, dovevate stare in classe. Ti eri messa i vestiti della sera prima, quello che avevi addosso quando avevi incontrato Jack e lui, non appena ti vide, iniziò ad agitarsi. Ti eri messa vicino a lui e avevi notato che il suo "amichetto" era felice di vederti. Jack era diventato duro per te e ti eri morsa il labbro imbarazzata. Durante le lezioni, tutto andò bene, ma Slenderman ti mise in punizione perché ti eri difesa da Jeff che non faceva altro che schernirti. Jack gli diede un cazzotto in faccia e per questo, sia tu che lui, dovevate scontare la punizione stando in camera senza uscire. Quella sera, c'era la scelta di uscire e andare a divertirsi, ma voi dovevate stare nelle proprie camere, senza fare niente. Solo stare buoni e riflettere su cosa avevate fatto. Eri scesa giù dalle scale per andare a prenderti uno snack e stavi am già do un po' di gelato alla nocciola, indossando solo una maxi maglia e l'intimo, visto che tanto dovevi stare lì. Non ti eri ricordata di Eyeless, infatti lui ti abbracciò da dietro. Ti fece sussultare dalla paura perché appunto, non ricordavi che ci fosse anche lui. "Jack! Oddio, mi hai messo paura!"avevi detto, sentendolo appoggiare il mento sulla tua spalla. "Scusa piccola"disse piano, continuando ad abbracciarti da dietro. Jack si stava eccitando nel vederti vestita in quel modo, ma cercò di trattenersi. "Che noia...non sono neanche arrivata che già mi hanno messa in punizione. Tutto per colpa di Jeff!"avevi detto, sospirando. "L'ho sistemato io a quello. E ora eccoci qua, in punizione insieme"disse Jack, staccandosi da te. "Grazie per avermi difesa"avevi detto, sorridendogli. "Prego, piccola"disse lui, prendendo un po' del tuo gelato. "Mmm no, questo non è esattamente ciò che vorrei mangiare"disse lui, guardando verso la tua direzione. Il cuore ti balzò in gola per un attimo, perché sapevi che cosa voleva farti. Forse la cosa della punizione era tutta una scusa per stare solo con te e mangiarti? Senza neanche rendertene conto, Jack ti prese il viso tra le mani e iniziò a baciarti. Avevi ricambiato, perdendoti in quel bellissimo bacio. "Togliti queste mutandine piccola...è ora del mio dessert adesso"ti sussurrò piano, mentre tu eri arrossita molto. Avevi fatto come richiesto e Jack le mise via, facendoti sedere sul tavolo dove sopra ci mise un asciugamano. Ti aprì le gambe e potevi vedere la sua eccitazione. Cavolo se era eccitato... Jack iniziò ad assaporarti e la sua lingua era davvero fantastica. La muoveva così velocemente e profondamente che sembrava un tornado. "Ah!! Jack!!!"gemevi, mentre gli mettevi le dita fra i capelli. Sussultavi e tremavi dal piacere che ti stava dando perché lui sapeva toccare i punti giusti. Accelerò il ritmo con la lingua e sorrideva nel vedere così per causa sua. Alla fine, eri venuta e Jack leccò tutto. "Non pensavo fossi così deliziosa~"disse, arrossendo. "Ti amo..."disse e tu avevi detto: "Anch'io Jack". Vi eravate baciati ancora, ma stavolta più dolcemente. Amavi Jack e come ti faceva sentire, come si eccitava quando ti vedeva. Jack ti mise poi a novanta e ti sculacciò. "Ah!"gemevi ad ogni piccola sculacciata. "Questo è quello che succede alle ragazze cattivelle"disse, continuando. "Ah Jack!!"gemevi e Jack non riuscì più a trattenersi. Si mise un condom e iniziò a farlo con te, mettendoti prima a pancia in su. Gemeva anche lui e le sue spinte erano ad una velocità disumana. Ti desiderava con tutto sé stesso, ti amava con tutto sé stesso. Gemevate e ansimavate, mentre le spinte aumentavano. Alla fine, il piacere arrivò e avevate finito insieme, notando che Jack aveva finito sulla tua pancia. Ti pulì e ti aiutò a rialzarti. Eri indolenzita ma felice e Jack sorrise nel vedere come eri per causa sua. Ti portò al piano di sopra, in camera sua e stavolta, ti fece mettere sopra di lui. Voleva farti sentire ogni cosa e in effetti, era davvero bello. Ti faceva muovere su e giù e amavi quel momento così bello. Dopo un po' di tempo, avevate finito e ti eri sdraiata vicino a lui, addormentandoti. Il giorno dopo, Jack dormiva beato e tu lo avevi abbracciato contenta.

Creepypasta x reader lemon🩷 part 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora