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Felix non lo nega: il trasloco è stato difficile. Un letto da portare in casa, un tavolo, un divano...non è stato semplice infilarli in ascensore e poi nella porta ma adesso almeno l'appartamento è praticamente una meraviglia.
Per fortuna la televisione c'era già, riflette mentre quella mattina ci passa davanti, diretto al frigo per fare colazione.
Altra cosa per cui ringraziare sua zia: gli ha insegnato a cucinare anche le cose coreane. Ma quella mattina Felix non se la sente di mangiare riso, non è abituato ancora perciò si fa del latte e cereali mangiando tranquillo dopo aver messo le cuffiette con la musica nelle orecchie.
Cerca di rilassarsi perché quello è il suo primo giorno d'università e be', spera di non perdersi per strada almeno. Con Olivia hanno fatto il percorso un paio di volte e sa che può arrivarci a piedi, quindi mangia senza fretta canticchiando la canzone, ringraziando sua madre per la buona giornata.
Quando finisce mette tutto nel lavandino e va a cambiarsi, decidendo che a Seul faccia ancora caldo. S'infila un paio di jeans strappati sulle ginocchia e una maglietta a maniche corte, prende lo zaino ficcandoci dentro un quaderno qualsiasi e va a lavarsi i denti sistemando i capelli.
La sua frangetta sembra voler andare dove le pare ma Felix riesce a pettinarla lo stesso e poi, constatandosi decente, esce di casa chiudendo a chiave. Cammina sicuro prendendo l'ascensore e poi se la fa a piedi lungo il marciapiede, guardandosi intorno per non perdersi.
Le strade di Seul sono già affollate alle sette e mezza di mattina e arriva all'università con un po' di fiatone. Okay, si dice, adesso?
Entra dentro la struttura e ha un po' di paura iniziale, non solo per l'ambiente nuovo ma anche perché non vuole farsi figuracce o non rispettare i modi dei coreani, ha pur sempre passato cinque anni all'estero...le sue formule di dialogo magari non sono così formali come dovrebbero.
Si avvicina a quella che gli sembra una bacheca dove ci sono appesi un sacco di fogli e cerca di capire dove devono andare le matricole. Per il nervoso confonde un attimo i diagrammi e traduce male, ripetendo ad alta voce <<Primo anno terzo piano>>
Nemmeno si accorge di aver sbagliato, sta per andare dritto al terzo piano quando una voce lo ferma, <<In realtà qua dice "primo anno, secondo piano"...>> un tono timido lo richiama e Felix si ferma voltandosi a guardare un ragazzo con gli occhiali.
Direbbe che è vestito nel tipico stile coreano: maglietta leggera a maniche lunghe color panna infilata in un paio di pantaloni eleganti marroncini che scendono sulle sue gambe lunghe e poi all stars ai piedi. I suoi capelli neri sono ordinatamente separati in mezzo e gli occhiali mostrano due occhi incerti, scuri e simili a quelli di un cerbiatto, le sue labbra sono piene e a forma di cuore quando sorride mostrando due piccole fossette.
<<No?>> lo richiama.
Felix riguarda i fogli sentendo le orecchie colorarsi quando legge bene <<O-oh, sì...ho confuso le scritte>> balbetta <<Uhm, sei del primo anno anche tu?>> e porta a mente il linguaggio formale, chiedendosi se nel dubbio debba chiamarlo lo stesso "hyung".
Cavolo, non gli piace chiamare con quei nomignoli le persone...per lui è molto meglio il nome.
<<Sì, sono al primo anno anche io>>
Felix sospira rilassandosi, regalandogli uno dei suoi sorrisi brillanti, <<Ah, di che facoltà?>> perché se gli va di culo sono insieme e ha già un possibile amico.
Ma il ragazzo sorride e <<Lettere>>, dice.
Ovviamente.
Il suo sorriso si spegne un po' <<Ah...io economia>>
<<Ah sì? Allora abbiamo insieme uhm...il corso di lingua straniera>> il ragazzo corvino tira fuori un foglio e legge i corsi, spostandosi per far posto ad altri studenti. Felix lo segue sentendosi già sollevato.
<<Però possiamo salire insieme, tanto dobbiamo incontrare i tutor delle matricole credo>> mormora lo sconosciuto perdendosi nel suo foglio.
<<Sono Felix>> gli tende la mano prima di ricordarsi che da loro ci si abbassi, <<Ah no, scusa>> fa un breve inchino.
Il corvino sorride trovando quel ragazzo dal nome strano interessante, <<Yang Jeongin>> abbassa a sua volta il capo.
<<Il nome Felix è straniero?>> gli domanda infatti e Felix annuisce <<Sì, sono metà australiano>> sorride <<Se ti è più comodo il mio nome in coreano è Yongbok>>
Jeongin nega <<No, mi piace Felix, è bello>>
Felix ricambia il sorriso <<Grazie>>
Salgono insieme al secondo anno dove trovano un po di persone accalcate in un aula, un foglio vicino alla porta indica la riunione per le matricole. Entrano dentro prendendo posto e abbassano lo sguardo verso alcuni ragazzi che sono o in piedi o appoggiati alla cattedra a fondo aula.
<<Credo siano i tutor delle facoltà>> mormora Jeongin, <<Senti>> si volta poi tornando a sorridere <<Ti piacerebbe fare pranzo assieme in mensa più tardi?>>
Felix annuisce fortemente <<Sì, sperando di non perdermi>> scherza e poco dopo che gli studenti sono seduti o in piedi una voce dalla scrivania sia alza.
<<YAH!>> viene urlato e Felix sobbalza deglutendo spaventato. Jeongin s'irrigidisce e i suoi occhi si fissano sul ragazzo che ha appena sbattuto la mano sulla scrivania.
I suoi capelli sono neri e ricadono in una frangetta liscia sugli occhi scuri, è tutto vestito di nero in realtà e lo sguardo sembra assassino. L'aula si zittisce e una ragazza gli batte sulla spalla, sorridendo dispiaciuta gli dice qualcosa, a quel punto quello sembra calmarsi, <<Buongiorno a tutti, matricole!>> dice alzando la voce per farsi sentire anche da quelli in fondo, <<Il mio nome è Lee Minho, sono del terzo anno nella facoltà di economia e marketing, chiunque abbia scelto questo indirizzo mi segua>>
Felix trattiene il fiato, <<Oh Dio, sono morto>> mormora in inglese e Jeongin lo guarda alzarsi e fargli un cenno prima di scendere a fondo aula insieme ad altri alunni.
Lee Minho sembra che voglia farli fuori tutti mentre li porta lungo il corridoio esterno, <<Le lezioni si terranno al terzo piano, ogni aula come potete vedere ha l'indicazione e il numero che troverete anche nei vostri corsi sulle pagine del sito, se vi serve qualcosa potete chiedere in segreteria ma anche a me, sono sempre in giro e in parecchi progetti, il mio numero di telefono non mi fido particolarmente a darlo quindi cercatemi in giro, mi spiace>> dice loro fermandosi al terzo piano.
<<Ci sono domande?>> chiede arrivato nell'atrio e Felix si guarda intorno pensando di no. Immagina che per libri, esami o altro dovrà chiedere ai professori perciò forse i tutor non servono ad un bel niente.
<<Bene, cercate la vostra aula, per eventuali direttive specifiche dei corsi parlatene con i vostri insegnanti. Buona giornata a tutti>> conclude allontanandosi e Felix tira fuori il telefono cercando il modulo che si è scaricato qualche giorno prima.
Ottimo.
Non si capisce niente.
Sbuffando scorre un po' in giro finché non vede che la prima ora è nella seconda aula magna e cammina in cerca della stanza.
Che casino.
Sarà una settimana strana, già se lo sente.

Wish You Can Love Me [Chanlix]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora