N/a: in questo capitolo sono presenti scene esplicite per adulti ⚠️🔞. Non leggere se sensibile, non segnalare grazie.
L’inizio di un’altra dura sessione di esami a Maggio allontana Chan e Felix per un po’ di tempo ma durante quei mesi hanno avuto modo di uscire abbastanza spesso per colmare le difficoltà di adesso.
Non c’è più tempo per organizzare appuntamenti, cercare di far coincidere gli orari scolastici, i pomeriggi di studio o piacevoli momenti di pausa. Felix passa quasi tutti i suoi pomeriggi in biblioteca con i suoi amici e Chan spesso si chiude in casa e non esce, preparando presentazioni su presentazioni.
E’ piuttosto strano ma al posto di vedersi di persona bussando alla porta spesso si scrivono e ad entrambi sta bene così, va bene telefonarsi mezzoretta per poi tornare ai libri. Sanno che se si vedessero non tornerebbero a studiare perciò…
In compenso però Chan ha spesso la compagnia di Seungmin visto che ripassano insieme o spesso stanno a casa l’uno dell’altro e con stupore di Felix qualcuno a loro conosciuto ha deciso di aiutare Jeongin a prepararsi al meglio per un esame di coreano antico.
Jisung ovviamente ha preso il massimo ma sono giorni che sclera contro la materia a sua volta mugolando spesso <<Oh, odiavo anch’io quando i caratteri s’invertivano e guarda, questo è uno di quegli accenti bastardi che ad oggi sono stati rimossi…>> indicando al povero Jeongin un sacco di parole diverse al minuto.
A Minho piace stare lì in biblioteca per ore con Jisung, gli piace sentirlo studiare- o parlare e basta-, quando incrocia il suo sguardo e il biondino lo becca a fissare coprendosi successivamente con dei fogli… insomma, Minho è lì come un imbecille che sbava su Jisung a due sedie da lui e Felix sta sclerando dietro matematica avanzata.
Forse troppo avanzata, non pensava che economia potesse essere così brutta e vedere Minho, che dovrebbe sì studiare ma anche aiutarlo, perdersi dietro Jisung lo secca.
<<Minho>> sibila pizzicandogli un braccio e il corvino sobbalza aprendo bocca per urlare, zittendosi in tempo. Si limita a guardarlo storto e massaggiarsi il braccio <<Che c’è>> sussurra.
Il castano gli mette davanti il libro <<O aiuti me o studi per te, non stalkerare Jisung>> lo rimprovera e l’altro sbuffa sfregandosi i capelli <<Sai, dovresti chiamarlo hyung>>
Felix sorride <<Dovrei chiamare un sacco di persone hyung a detta tua>>
Minho non torna sui libri ma lo osserva curiosamente. Spia le lentiggini muoversi sul suo viso ogni volta che si morde il labbro, guarda le dita corte e piccoline sporche d’inchiostro a forza di scrivere e gli occhi scuri dell’amico concentrati sul libro e il quaderno, le ciglia folte a fargli ombra sugli zigomi qualche volta.
Okay, la bellezza di Felix può distrarlo ma se abbassa lo sguardo sul suo foglio vedrà sempre o stesso errore. Sbuffando dal naso Minho si allunga prendendogli la matita di mano, <<Yah, è sempre qui che sbagli>> indica il punto e Felix corruga la fronte, ricontrolla e poi si apre in una smorfia mugolando.
Arrendevole si prende i capelli tra le mani <<Faccio questi esercizi da due settimane e ancora non mi vengono meccanici, perchè dimentico sempre questo passaggio?>> lamenta.
Ma non è l’unico a disperarsi, dall’altra parte Jeongin sbatte gli occhi fissando le frasi in coreano vecchio appena scritte da Jisung che lo osserva in attesa. Ma il corvino scuote il capo e si sfila gli occhiali sentendosi rimbambito, <<Non sto capendo niente>> sbuffa portandosi le dita al viso.
Jisung sospira lasciando la penna, incrocia le braccia e storge le labbra pensando a come aiutarlo. Sa che Jeongin studia un sacco, ogni volta che c’è qualcosa di nuovo il giorno dopo se lo ricorda immediatamente ma allora perché non sa mettere le cose insieme? Non capisce il senso dei testi e dovrà tradurre in due ore qualcosa come cinquanta righe, come può fare?
<<Perché non ci prendiamo una pausa?>> propone poi <<Facciamo due passi per prendere qualcosa da bere e stacchi un secondo, poi ci rimettiamo qui>>
Jeongin sbuffa guardando deluso i fogli <<Ma non cambierà niente. Non capisco il senso, è come se i caratteri si somigliassero tutti dopo le cinque righe…>>
E Felix può dire lo stesso per quei maledetti numeri.
<<Perché hai scritto la stessa riga due volte?>> mormora Minho confuso passando la matita su una riga intera e il riccio mugola nascondendosi tra le braccia.
<<Sono stanco>> piagnucola.
Il maggiore accenna un sorriso anche se resta concentrato, <<Sì? Anch’io ma quando l’avrai finita potrai fare una pausa. Ti consiglio di ricominciare da… qua>> riporgendogli il foglio gli indica qualcosa come la terza riga su dieci di equazione e Felix lo fissa con odio.
<<Aish>> grugnisce riprendendosi il foglio.
Questa volta Minho resta a seguirlo per filo e per segno e sembra funzionare mentre Jeongin fa l’ennesimo ripasso sui caratteri con Jisung che annuisce, consapevole che li sappia. Quindi poi si rimettono sul testo con più decisione e questa volta, quasi per miracolo Jeongin arriva alla decima riga fino al punto.
<<Grande!>> sbotta Jisung nel bel mezzo del silenzio e la sua collega alla scrivania lo guarda esasperata. Lui si rende conto grazie ai molteplici “sh!” e si porta la mano alle labbra mal celando il sorriso, <<Ups>> ridacchia.
Jeongin sospira felice, <<Wow, c’è speranza allora>>
Jisung gli batte sulla spalla <<Ma certo, sei stato bravo, devi solo non perdere di vista la traduzione generale, scrivitela da qualche parte, pezzo per pezzo okay?>> lo incoraggia e l’altro sorride annuendo.
Felix finisce il suo lavoro mezz’ora dopo e Minho chiude gli occhi stirandosi sulla sedia, <<Oh Dio grazie, pensavo saremmo rimasti a dormire qui>> scherza. Il castano sorride facendogli il medio ed esausto ritira fogli e quaderni, non volendo più saperne per quel giorno.
Minho lo segue a ruota perché ha il treno tra poco e quasi se ne dimenticava, per questo non appena ha la tracolla chiusa in spalla si alza dirigendosi dagli altri due.
<<Come va?>> mormora appoggiando le mani sulle spalle di Jeongin che sembra contento, <<Bene, ci sto riuscendo>>
<<E’ bravo>> conferma Jisung osservando prima l’allievo, poi Minho che sembra starsene andando. Subito si mordicchia il labbro <<Vai?>> chiede e il corvino annuisce <<Ho il treno, devo correre a dire il vero, ci vediamo domani>>
Jisung annuisce e poi allunga una mano richiamandolo a sé. Sotto le occhiate scioccate di qualche studente senza cuffie Minho si abbassa a baciarlo prima che un grugnito divertito non li ridesti.
Felix ride di loro silenziosamente mentre si chiude la felpa, <<Ew>> li prende in giro. Minho gli restituisce il medio di poco fa e scompigliando i capelli di Jisung vola fuori dalla porta, in ritardo.
Jisung accavalla le gambe incrociando le braccia al petto, furbamente osserva Felix, <<Sei geloso lentiggini? So che il tuo ragazzo al momento è un vampiro>> ironizza.
Al riccio tocca sospirare e annuire <<Purtroppo temo sia così>> confessa sedendosi sul loro tavolo.
Jisung si tira indietro i ciuffi biondi rimettendo il cappello precedentemente tolto <<Da quanto non vi vedete?>>
Felix sbuffa un sorriso <<Non lo so, due settimane? Tre? Ho perso il conto. Ci scriviamo però>>
<<Come fate?>> Jeongin corruga la fronte divertito <<Cioè vivete l’uno di fronte all’altro…non vi viene voglia di…non so>>
<<Baciarvi? Toccarvi?>> finisce per lui Jisung e Felix alza gli occhi al cielo, un sorriso sulle labbra.
<<Sono sicuro che sia così ma abbiamo altro da fare. So quando invita Seungmin perchè poi lui passa a salutarmi ma niente di che…Chan sa che sono via quasi sempre e io so che ha da fare. Non era lui quello che al posto di dormire stava a lavorare sul computer?>>
Jisung scrolla le spalle <<Bah, fossi in te un salto stasera lo farei>>
Felix si succhia il labbro inferiore dubbioso <<Non so nemmeno se è a casa…>> mormora giocherellando con uno degli anelli alle dita.
Il biondo sorride <<Nessun problema lentiggini, ti faccio un favore>> e così dicendo li sprona ad uscire.
Jeongin è il primo che li saluta, deve prendere il pullman, e una volta libero di parlare a voce alta Jisung telefona a Chan con grande sorpresa di Felix.
<<Yah hyung, non ci vediamo da secoli, sei ancora vivo?>> scherza mettendo il vivavoce.
Chan ridacchia <<Hannie, è sempre bello sentirti. Comunque sto preparando degli esami con Min, ma sì, sono vivo, solo tanto impegnato… tu?>>
<<Mah, tutto ok, studio anch’io e aiuto il ragazzo con gli occhiali, sai>>
<<Jeongin>>
<<Sì>>
<<Mhm… senti, so che può sembrare strano perchè sì, non dovrei chiedertelo ma… hai per caso visto Felix in questi giorni?>> il tono di Chan sembra incerto mentre chiede e Jisung sogghigna.
Felix invece inarca un sopracciglio e si avvicina al biondo con aria interessata, ah, non basta nemmeno a lui sentirsi per telefono quindi?
<<Lentiggini? Sono appena uscito dalla biblioteca con lui, stava tornando a casa>> dice Jisung <<Perché? Avete discusso?>>
<<No, no, ma va. Ma con gli esami non ci siamo più visti…>>
<<Be’ allora sarebbe il caso di organizzare qualcosa non pensi? Una cena romantica sarebbe perfetta>> ammicca il biondo e Felix lo spinge divertito.
Che dice…
Chan ride <<Sì, come no, e tu faresti il cameriere? No, ho un sacco da studiare, sto uscendo da casa di Min adesso anch’io>>
A quelle parole Felix s’illumina e pensa che forse è in tempo per comprare qualcosa e proporgli di cenare insieme.
Jisung scrolla le spalle <<Okay, allora ci sentiamo, cerca di non esaurirti troppo. Dormi e mangia>>
<<Sì, anche tu, organizziamo poi>>
<<Sicuro, ciao>>
Non appena posa Felix lo consulta <<Se io adesso mi fermassi a prendere del cibo, considerando che sono solo le sei sarebbe fattibile proporgli cena o mi direbbe di no?>>
Jisung gli stringe una guancia <<Oh tesoro, solo perché sei tu non ti direbbe mai no>> lo prende in giro e con un cenno finisce le scale dirigendosi verso casa.
Felix cammina veloce pensando a cosa prendere, immagina che Chan viva di prepararti come lui da un sacco ormai perciò forse potrebbero prendere delle pizze? O ordinare del sushi, così come altro…magari uscire proprio? No forse Chan non ha voglia… Pensieroso Felix entra nel supermercato più vicino a casa e si guarda intorno chiedendosi che fare, fruga un po’ tra i surgelati perché non si sa mai e poi decide di puntare su qualcosa di sostanzioso per rimetterlo in sesto da tutto quello studio.
Non sa perché ma ha voglia di cucinare del ramen al sugo di quello con delle verdure e del pesce che sia caldo e possa farlo dormire tutta la notte. Insomma, quello superbuono che gli ricorda casa.
Ora che ci pensa prima o poi dovrebbe tornare a Suwon… mah, magari con Chan quando saranno finiti gli esami. Preso il tutto Felix si dirige a casa mentre cala la sera e lanciando un’occhiata all’appartamento centonove entra nel proprio sfilandosi le scarpe e lo zaino, prendendosi un momento in bagno prima di mettersi a cucinare.
Per la casa si diffonde un buon odore di sugo unito a quello solito del ramen e delle verdure e Felix deve dire che gli sta uscendo bene, sembra quello di casa. Così mentre la pasta cuoce nel sugo della padella sul fornello si pulisce le mani dirigendosi da Chan.
Istintivamente si sistema i capelli e schiarendosi la voce bussa alla porta deciso, attendendo risposta. Ci mette un po’ a farsi vedere ma quando appare Chan si mostra a lui con le cuffie da lui regalategli intorno al collo, i ricci come sempre sulla fronte, una tuta addosso e gli occhietti stanchi ma felici non appena gli sorride.
Ohw, Felix lo stringerebbe come un piccolo cucciolo randagio non appena nota i solchi sotto gli occhi, le labbra tipicamente consumate dai morsi e i piedini scalzi.
<<Salve vicino>> miagola cercando di essere il più convincente possibile, <<E’ da un po’ che non ci si vede>> ammicca facendogli un occhiolino.
Chan incrocia le braccia al petto appoggiandosi alla porta <<Lei crede? Giusto oggi mi chiedevo che fine avessi fatto>>
Felix assottiglia lo sguardo <<Perché? Vuoi che cambi casa?>> scherza e il riccio si morde il sorriso <<Solo se fosse per venire a vivere qui con me>> soffia con voce addolcita.
Alle sue parole il minore si morde le labbra cercando di non sembrare una ragazzina che arrossisce per tutto e ricorda perché è lì <<Sì be’, mi chiedevo se ti andasse di cenare con me in realtà. In memoria dei vecchi tempi>> lo prende in giro.
Chan abbassa lo sguardo, gli occhi che sorridono, <<Come potrei rifiutare?>> e sì, è stato più facile del previsto allora.
Sbrigativo il maggiore s’infila le ciabatte posando le cuffie sul letto, uscendo con solo il cellulare in mano. Felix lo accoglie in casa propria tornando a vedere come sta messo il ramen, <<Mhm, è un buon profumo>> sgrana gli occhi Chan avvicinandosi alla padella, <<Non sapevo sapessi fare cose così buone>>
<<Ne avevo voglia>> scrolla le spalle il castano <<Allora?>> gli passa le cose per apparecchiare, <<Che mi racconti?>>
L’altro scrolla le spalle <<Lo stesso che hai da dirmi tu immagino. Studio, studio, studio>> sospira <<Non vedo l’ora che la sessione finisca e magari con l’arrivo dell’estate potrò farmi una vacanza>>
Subito Felix s’illumina <<Che ne diresti di venire con me a Suwon? Pensavo di tornare a casa finita la sessione>> propone quindi e Chan scrolla le spalle, <<Mh sì, perchè no>>
Tornando alla cena Felix si assicura che il sugo sia abbastanza assorbito prima di mettere tutto in tavola e sedersi, assaggiando il minestrone fatto. Chan mugola <<Non ci crederai mai perché siamo a Maggio e dovrebbe iniziare a fare caldo ma avevo una voglia terribile di qualcosa di caldo>> rivela e Felix è felice di vederlo mangiare con gusto.
<<Anche io>> dice quindi <<Così dormo meglio la notte se sono a stomaco pieno, e sono abbastanza abbattuto da non avere la forza di rimettermi sui libri>> ridacchia.
<<Che esame prepari?>>
<<Matematica in economica. Oggi Minho mi ha rifatto fare la stessa equazione aziendale tre volte>> piange.
Chan sorride addentando un polipetto <<Sembra orribile>>
<<Lo è. Tu che studi?>>
<<Storia dell’informatica, come sono cambiate le tecnologie e la loro costruzione. I computer di un tempo facevano davvero pena>>, in dissenso scuote il capo e Felix ridacchia.
<<Siamo proprio messi bene>>
<<Come sempre>>
Nonostante il buon pasto Felix non riesce a proseguire più in là di una seconda manciata di ramen. E’ davvero gustoso e caldo, lo conforta ma è anche un po’ pesante perciò lascia che sia Chan a mangiare anche per lui dato che il ragazzo sembra affamato.
<<Da quant’è che non ti facevi un pasto decente?>> scherza Felix sparecchiando, osservando la padella ripulita.
Il riccio, ko sul divano che fa zapping in tv, sorride <<Un sacco. Principalmente mangio noodles o udon preparato. A volte Seungmin mi nutre, altre volte mi dimentico del mio stomaco>> rivela sfregandosi la pancia piena con aria da bimbo, la bocca a forma di papera.
Felix sorride addolcito e lascia stare i piatti solo per andare a buttarglisi addosso, desiderando abbracciarlo da quando l’ha visto si siede allargando le gambe e come se fosse un peluche Chan viene tirato da sotto le ascelle con non poco sforzo tra queste. Simile ad una madre protettiva Felix gli abbraccia il petto e Chan sorride pensando che fare il cucchiaio piccolo sia carino una volta tanto. Appoggia la testa sulla sua spalla e si lascia coccolare, con occhi pigri osserva il programma in tv mentre Felix gli accarezza i ricci giocando a passarvi le dita in mezzo, tastandone la morbidezza.
Lui in compenso va a stringergli una mano con la propria restando a giocarci, misurando la differenza di lunghezza tra le loro dita e dopo un po’ gira il capo per un contatto diverso. Con la mano libera Chan va ad accarezzargli il collo da dietro e Felix gira il capo specchiandosi nei suoi occhi, lasciandosi abbassare.
Assecondandolo porta un braccio attorno al suo collo così che Chan sia sostenuto e posa piano la bocca sulla sua, baciandolo dopo un sacco di tempo. Soddisfatto il maggiore gli sferza alla cieca i capelli mossi con le dita, socchiudendo le labbra e ricambiando il bacio.
Felix gli succhia piano il labbro inferiore e per un po’ restano a baciarsi dolcemente, senza fretta, tanto che il contatto non è nemmeno rumoroso.
Poi quando Chan si stacca per riprendere fiato si volta di pancia, tenendosi con le mani vicino ai suoi fianchi, sgranchendosi il collo indolenzito. Felix piega le gambe continuando a tenerlo lì in mezzo e con le mani gli accarezza il volto, passando il pollice sulle sue labbra piene e rosee.
<<Mi sei mancato pulcino>> sorride poi Chan mordendogli leggermente il polpastrello.
Felix fa una finta smorfia esasperata al nomignolo <<Ero proprio qua di fronte Chan,>> gli ricorda <<Potevi bussare>> soffia riabbassandosi sulle sue labbra.
Gli lascia un bacio a stampo e torna a guardarlo, poi è Chan ad allungarsi per un altro bacio e un altro ancora e di nuovo finché non finisce con Felix a ridere tra i suoi baci, quasi mezzo sdraiato sotto di lui.
<<Yah, stai fermo>> sussurra Chan tenendogli il mento tra le dita, <<Non ridere>> si lamenta cercando di baciarlo di nuovo ma Felix gli ride in faccia voltando il capo.
<<Ah, sul serio>> piagnucola il maggiore e l’altro gli batte sulle spalle, <<No scusa, è che mi fai ridere>>
Chan sfrega il naso sul suo collo, <<Grazie>> borbotta e Felix gli cinge il viso di nuovo, <<Okay, sono serio>> promette. Ma quando il riccio si riavvicina per baciarlo Felix si fa indietro con il capo <<Aspetta un attimo, horny>> ghigna <<Quali sono le tue intenzioni?>>
Il maggiore si lecca le labbra continuando a fissare le sue <<Non lo so, domattina hai lezione?>>
Felix si morde la bocca, tentandolo, <<Mhm, perché lo chiedi?>> domanda retoricamente, il tono di voce basso e sensuale.
Chan porta la bocca quasi sulla sua se non fosse per Felix che reclina il capo all’ultimo, lasciandole solo sfiorare. Ma il riccio si accontenta del suo collo scendo a baciare questo, lasciando piccoli morsi e baci umidi sulla sua pelle mentre il castano gli stringe i capelli tra le dita, <<Chan>> soffia <<Domani non hai lezione?>>
<<No, sotto esami seguo da casa e registro ma in ogni caso no, fino alle dieci niente>> mormora il riccio succhiando rumorosamente un lembo di pelle.
Felix arriccia i piedi ai suoi fianchi riabbassando il capo respirando veloce sulle sue labbra più gonfie rispetto a prima. Gesù, Chan ha un arco a cuore davvero invitante, così come il labbro inferiore più spesso, per questo non resistendo oltre Felix gli stringe la nuca tra le mani e azzera le distanze premendo i loro volti insieme.
Questa volta il bacio si anima e quasi subito Chan apre la bocca per lasciar spazio alla lingua, bagnando le sue labbra. S’inginocchia attentamente tra le sue gambe e sentendo che gli è mancato davvero va ad accarezzargli i fianchi, scendendo alle cosce per poi risalire mentre Felix gli succhia la lingua, sporcando le bocche di entrambi con la saliva.
Tanto che quando si stacca Chan si lecca le labbra umide lasciandogli un ultimo bacio <<Quindi?>> richiede e Felix l’indomani ha lezione alle otto accidenti, non dovrebbe ma gli è mancato così tanto e adesso in quella posizione si sente così bollente e bisognoso.
<<Resta>> dice infine e Chan annuisce andando ad accarezzargli una guancia.
Osserva i suoi occhioni lucidi, l’iride mangiato dalla pupilla e le lentiggini così chiare in confronto alle labbra scure. Quelle labbra in grado di emettere gemiti deliziosi…
<<Ti va di…non so, provare qualcosa di nuovo?>> mormora senza pensarci e Felix lo guarda fermo un attimo.
Non sa che intenda, può solo immaginarlo e ricorda di quando mesi prima parlavano al loro primo appuntamento di determinate cose ma… appunto, in quei mesi non è successo niente di nuovo.
Ma questo non è un ostacolo, anzi, Felix annuisce con piacere e senza la più pallida idea di che succederà si lascia baciare e toccare ovunque. Per un paio di minuti si baciano di nuovo, poi quando Chan scende accarezzandogli il petto finisce a separargli maggiormente le cosce, tirandolo del tutto sotto di sé.
Sdraiato, appoggiato al cuscino del bracciolo Felix sospira impaziente mordendosi le labbra, osservando attentamente come Chan vada a sollevargli la maglietta solo per abbassarsi a stuzzicargli i capezzoli sensibili. Ne prende uno in bocca e chiude l’altro tra le dita, Felix mugola socchiudendo gli occhi, stringendo le dita sulla sua schiena fino ad accartocciare la maglietta che Chan indossa, rimuovendogliela da sopra la testa.
Una volta rimasto a petto nudo Chan si riabbassa sulle sue labbra togliendogli quel poco di fiato che ha ancora e lui va ad accarezzargli il petto, l’addome scendendo fino ai pantaloni della tuta dove sfrega lentamente il palmo.
L’altro ansima tirandogli un labbro tra i denti, abbassando una mano a slacciargli i jeans, spostandosi poi per toglierglieli insieme ai boxer d’un colpo. I vestiti cadono a terra e Felix si ritrova improvvisamente Chan tra le gambe, prima ancora che possa capire le sue intenzioni il riccio lo prende in bocca accompagnando i movimenti a quelli di mano.
Lui geme chiudendo gli occhi, infilando le dita tra i suoi ricci, stringendo un po’ la presa, <<A-ah- Chan…>> mugola inarcando la schiena ad un risucchio più deciso.
Felix non sa come fa, non sa da chi ha imparato e non vuole saperlo ma se c’è una cosa che ha imparato è che Chan fa i migliori pompini che abbia mai ricevuto. Sarà perché ce l’ha anche lui tra le gambe, non lo sa ma il modo in cui succhia, come non usi mai i denti o come le sue labbra riservino un trattamento speciale alla punta…Tutto è intenso, persino quando usa solo la mano prendendo un po’ d’aria e quello è il momento che Felix preferisce, quello in cui rialza lo sguardo su di lui che può mormorare <<La tua bocca è un sogno>> perché vuole che lo sappia.
Maledetto ragazzo senza riflesso faringeo.
Lo fa sentire geloso… spera di dargli lo stesso piacere.
Chan porta le sue cosce sulle proprie spalle, stringendole tra le mani mentre dice <<Tu sei un sogno>>. Quando si riabbassa a prenderlo ancora Felix geme fissando con una smorfia di piacere i movimenti della sua testa che fa su e giù, avanti e indietro e quasi quasi viene.
Quasi.
Infatti Chan non ha questi piani per lui, dopo un po’ quando lo sente bello duro si stacca e gli alza le cosce al petto, prendendolo alla sprovvista. Infatti Felix sgrana gli occhi perchè pensava che quando sarebbe successo sarebbe stato pronto ma…cioè in realtà non è che sia stato proprio pigro, in previsione di una cosa del genere ha passato i mesi che sono venuti a depilare la zona, argomentarsi con Minho e tutto quanto ma non si è mai toccato nè altro.
Dunque il minimo che Chan troverà sarà il punto pulito, nient’altro e così lo voleva. Felix arrossisce in ogni caso, non capisce che succede e avviene tutto in pochi secondi, il maggiore abbassa le dita e di colpo sono lì, sulla sua entrata.
Lo guarda ad occhi sgranati e l’altro si lecca le labbra, <<Vuoi?>> chiede e questo a Felix piace, il fatto che Chan sia passato da bambino coccolone a super top.
Perciò annuisce e il maggiore si sdraia di nuovo tra le sue gambe, Felix credeva che si parlasse delle dita ma un particolare lo ridesta quando Chan gli separa le natiche con le mani e apre la bocca tirando fuori la lingua.
Oh Gesù Cristo.
Non appena la lingua del maggiore entra in contatto con il suo punto sensibile Felix lo fissa scioccato, rosso in viso e Chan ricambia prima di guardare quello che fa. Non l’ha mai fatto, non la lingua almeno ma da quando Felix ne parla ci pensa spesso… così perché no?
Tenendogli le cosce ferme dal retro delle ginocchia Chan lecca la fessura morbida e Felix ansima mordendosi le labbra, non sapendo cosa pensare se non che si sente bollente e duro da far male.
Incerto Chan si sposta, <<E’ strano?>> chiede e Felix deglutisce nervoso, <<L-lo chiedo io a te!>> ribatte.
Il riccio sorride, gli riabbassa le gambe negando e lo spinge a voltarsi di schiena, <<Non lo è. Lasciami fare okay?>> così dicendo gl’infila un cuscino sotto il bacino così da tenerlo su.
Felix si chiede perchè cazzo non sono nel letto ma non può davvero domandarlo visto che Chan riprende le sue natiche tra le mani, questa volta osservando che siano quasi su misura per le sue dita, e aprendole una volta per tutte torna a stuzzicare la zona.
<<Oh mio… mhm>> Felix si morde il labbro tenendosi al bracciolo e socchiude gli occhi inarcando il sedere sotto le sue strette. Oh, perchè è così piacevole? E’...ora forse capisce le ragazze.
<<Chan>> geme e il riccio impasta il suo sedere non riuscendo a non farlo. Stringe la pelle tra le sue dita e gliele separa bagnando l’orifizio roseo, ma sente quella voglia matta di lasciare un segno, ad ogni gemito o sospiro di Felix vorrebbe…
Curioso indurisce la lingua e sorpassa il fascio di muscoli del minore per la prima volta. Felix sgrana gli occhi reclinando il capo indietro, i fianchi che s’inarcano verso di lui e le gambe scattano in aria.
<<Ah, cazzo>> impreca e a quel punto Chan solleva una mano dalla sua natica solo per prendere la mira e schiantarcela contro, stringendo subito dopo la zona colpita, possessivo.
Felix trasale e geme sentendosi perso in un vortice di sensazioni differenti. E’ tutto piacevole, cazzo persino la sculacciata!
<<Dio, Chan>> lamenta inarcando il sedere verso di lui senza riuscire a trattenersi e Chan lo accontenta muovendo la lingua avanti e indietro, spostandosi definitivamente quando decide di lasciargli un altro schiaffo, più rumoroso, più forte.
<<Oh porca puttana! No>> Felix piagnucola non appena si sente vuoto e Chan gli stringe deciso le natiche, alzandole e riabbassandole.
<<Cosa vuoi?>> domanda lasciando una lappata proprio lì, dove Felix vuole che continui.
<<Non smettere>> lamenta lui e Chan si lecca le labbra bagnate, <<Perchè no? Non vuoi sapere cosa c’è dopo?>>
E Felix capisce.
<<Merda>> sussurra sentendosi schifosamente eccitato.
Chan sorride e duro si da sollievo un attimo, infilando una mano dentro i pantaloni mentre l’altra se la porta alle labbra andando a succhiare velocemente due dita. Okay, quello l’ha già fatto con Hyunjin, può farcela ma in ogni caso a giudicare da Felix non pensa che potrebbe non piacergli.
Così una volta inumidite Chan torna a tenergli fermo il sedere e bagnando di nuovo il punto vi porta poi le dita. Felix trattiene il respiro e Chan infila lentamente un indice dentro di lui, facendolo sospirare quando si rende conto che è fattibile. Chiudendo gli occhi il ricciolino si rilassa capendo sia importante e Chan muove piano avanti e indietro, sentendolo morbido dentro e fuori, abbassandosi a baciargli il sedere e la schiena, sollevando la maglia.
<<Ngh…>> Felix geme un mugolio fine e si morde le labbra sentendo che vuole di più e Chan arriva fino alla sua spalla dove appoggia il mento, <<Ti piace?>> sussurra mordendogli il lobo dell’orecchio.
Felix apre la bocca e ne esce solo un ansimo spezzato quando Chan arriccia il dito in su. Stringe il bracciolo tra le dita mugolando e il maggiore si permette di tirare fuori l’indice solo per fare pressione aggiungendo il medio. Il ricciolino sospira rumorosamente, abbassa il capo tra le spalle e arriccia i piedi sentendo adesso un po’ di fastidio, non tanto ma andiamo, Chan ha le dita lunghe…
<<Rilassati>> sussurra Chan baciandogli di nuovo la schiena per andare a vedere come sia. Vedere le sue dita strette tra le sue natiche è…be’ con Hyunjin non era diventato così duro. Però cazzo, gli fa male.
Le muove piano, avanti e indietro di nuovo, poi le arriccia in su andando fino in fondo ed ecco di nuovo la reazione da lui aspettata. Felix si sente colpire dove gli piace e non sa cos’è o dov’è, sa solo che muove il sedere verso di lui gemendo, il cervello sconnesso.
A quel punto Chan si ritira fuori e poi di nuovo dentro ma questa volta è diverso, adesso muove le dita più veloce, accarezza con i polpastrelli la zona morbida e Felix è un disastro di ansimi, gemiti, mugolii. Sta bagnando il cuscino di liquido preseminale, ne è sicuro e i suoi occhi sono così lucidi, aveva ragione, la sua lingua o le dita, è perfetto. Vorrebbe quasi vedere.
<<Lix>> lo richiama Chan <<Girati>> e di nuovo rimuove le dita.
Tremante Felix fa come richiesto e anche il cuscino finisce per terra. Si risdraia aprendo le gambe solo per lui, con un'espressione che dice qualsiasi cosa e la maglietta umida di umori.
Chan vuole farselo. Veramente tanto.
E invece rinfila le dita e questa volta quando le arriccia in sù per via della posizione più profonda Felix geme chiudendo gli occhi inarcando i fianchi verso di lui. Chan si abbassa a baciarlo e va ad accarezzargli il sesso arrossato con le dita, stuzzicandolo mentre Felix ansima tra le sue labbra.
<<Chan>> mugola come in una preghiera <<Chan>> lo guarda con occhi liquidi e il maggiore muove veloce le dita, spezzandogli il fiato.
Ma Felix sente che vorrebbe di più, qualcos’altro… per questo abbassa una mano tra di loro sorpassando il suo braccio per andare a stringergli il pacco solido da sopra i vestiti.
Lo guarda implorante, leggibilissimo, <<Chan>> ripete e il riccio si sente andare fuori di testa.
E’ esattamente questo che voleva. L’ha voluto per così tanto tempo…
<<Dio Felix, non chiedermelo>> dice però perchè vuole che le cose siano graduali, che possa abituarsi ad essere aperto prima con una misura e poi con un’altra.
<<Per favore>> geme tentatore e Chan potrebbe venire.
<<No>> resta fermo sulle proprie idee <<Prima devi abituarti a questo>> e così dicendo sforbicia con le dita facendolo gemere, chiudendo gli occhi Felix corruga la fronte non appena sente la pressione di un terzo dito.
Okay, okay, questo dà fastidio.
<<Cazzo Chan>> impreca e il riccio annuisce, <<Lo so>>
Ma è come per gli altri. Basta che lo muova un po’, che giri la mano e cerchi il punto giusto perchè Felix possa tornare a rilassarsi gemendo, bagnato fradicio per lui.
<<O-oh, sì, non smettere>> lo prega e il maggiore si bea dei suoi gemiti facendo come richiesto, baciandolo e guardando la forma del piacere sul suo volto.
<<Lo voglio anch’io Felix>> soffia poi sulle sue labbra rosse, <<Vorrei veramente tanto, tantissimo stare dentro di te. Tu non sai quanto ci abbia pensato da quando sei tornato>> rivela e Felix lo guarda senza difese.
<<A-allora fallo e basta->> quel tentativo di parlare viene smorzato dalle dita del riccio che vanno ancora più a fondo facendogli quasi incrociare gli occhi.
<<Shh>> sussurra Chan al suo orecchio, <<Non ancora>> nega e di colpo va a prenderlo in mano stringendolo nel pugno, muovendosi veloce.
Felix mugola un singhiozzo e inarca la schiena stringendosi al divano, <<Cazzo, oh cazzo, Chan>> rantola e in meno di due minuti la sua maglietta è sporca di seme.
Prendendo fiato Felix ricade sul divano e Chan accarezza ancora una volta dentro di lui, solo per togliere poi dopo le dita gentilmente e osservare che sì, può bastare per adesso come apertura massima.
<<Dio mio>> sussurra Felix in cerca d’aria. Ha intenzione di ricambiare ma Chan lo stupisce ancora girandolo nuovamente, <<Scusa raggio di sole>> dice e lasciandogli un bacio su una spalla tira fuori dai boxer la propria lunghezza aderendola tra le sue natiche.
Non appena sente il suo sesso sfregare lì in mezzo, proprio sulla sua entrata che si apre istintivamente, Felix si lascia scappare un altro gemito, <<Merda Chan>> dice incredulo.
Non resistendo si volta a guardarlo ed è una bella vista, anche se un po’ spaventosa considerando che sì, quando sente passare la sua punta spessa sulla propria fessura ripensa che no, è davvero grande. O almeno per lui. Per adesso.
Mordendosi le labbra lo guarda sfregarsi sul suo sedere come il perfetto cuscinetto e Chan si tiene con una mano mentre con l’altra stringe il suo sedere.
<<Lo sai che hai un bel sedere?>> dice sovrappensiero e Felix si lecca il sorrisetto malizioso in volto.
<<Ah sì?>> sbatte gli occhioni, <<Allora che ne pensi di venirci sopra?>>
Chan socchiude gli occhi a quelle parole e si lascia scappare un sorriso, <<Aish, tu davvero… sei così sporco Lixie>> lo prende in giro e lascia un altro ceffone sul suo sedere.
Felix sobbalza mordendosi le labbra ma resta a guardarlo in fremente attesa, tanto che quando Chan va più veloce si muovono come se davvero lo stessero facendo ed è eccitante.
<<Cristo, Felix>> stringendosi nel pugno Chan viene sul suo sedere e Felix sente e guarda il seme bianco scendere tra le sue natiche, caldo e denso.
<<Chan>> lo richiama senza pensare minimamente di non doverlo dire, non quando Chan lo guarda in quel modo accaldato, mentre se lo tiene in mano e incombe su di lui, <<Lo voglio dentro>>
Senza trattenersi Chan geme e gli colpisce ancora il sedere, <<Non ancora, bambino viziato>> lo appella. Felix sorride piegando le gambe come una vera principessa, ciondolandole in aria, <<Solo per il mio papi>> lo prende in giro strizzandogli l’occhio.
Chan sorride scuotendo il capo esasperato e si rialza dopo averlo rimesso nei boxer, solo per poterlo prendere in braccio, come una vera principessa, e condurre in doccia. Si lavano insieme scambiandosi dolci baci e una volta puliti con pigiami caldi addosso s’infilano sotto le coperte di Felix, il quale subito si accoccola su di lui.
<<La prossima volta faremo sesso>> decide.
Chan ride <<No, la prossima volta sarai più a tuo agio in questo e prenderai meglio le mie dita ma non è ancora ora. Non sei pronto>>
<<Non sarò mai pronto finché non accadrà>> Felix nega intrecciando le loro gambe, <<La prossima volta sarà quella buona>> comanda e Chan sorride accarezzandogli il capo.
<<Dormi piccolo perverso>>
E non è sicuro che sia stato Felix quello perverso quella sera…N/a: quanti eccitati per il concerto degli SKZ a Milano???? Io ho un ansia per l'acquisto di sti biglietti che non potete capire💀, se non c'è la faccio mi butto dal balcone🫠
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Wish You Can Love Me [Chanlix]
FanfictionLee Felix è costretto dai suoi genitori a tornare in Corea dopo cinque anni passati a Sydney, Australia, nonché città natale. Ovviamente se solo la sua famiglia comprendesse il motivo per cui al tempo era scappato non glielo starebbero imponendo ma...