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Con il passare dei giorni della nuova settimana Felix scopre di dover lavorare in gruppo per un corso di cui avrebbe fatto a meno. Con grande tristezza si rende conto che era il solito dove già alcune ragazze gli avevano chiesto una mano e quando sente il professore dire “lavoro di gruppo” corruga la fronte.
Preferisce lavorare da solo… in Australia al liceo un lavoro di gruppo equivaleva a fare male tutto o scaricare il materiale su di uno solo, ovviamente non era mai lui però…
<<Questo progetto vale per i crediti perciò vi consiglio di formare dei buoni gruppi che abbiano un grafico che si occupi dei disegni e della disposizione delle vostre topiche, qualcuno che si occupi della parte teorica insieme a qualcuno per l’eventuale correzione e separazione dei paragrafi. Vi consigli di farli da tre ma potete scegliere, basta che ovviamente tutti lavorino ed espongano>> si limita a dire il docente e Felix sospira guardandosi intorno.
Ci sono alcuni che già si uniscono, altri che non appena suona la campanella si guardano in giro quanto lui e chi prende il telefono forse per trovare qualcuno al di fuori dell’aula.
Felix si limita a ritirare le proprie cose e magari dare un occhiata se qualcuno si proporrà sul gruppo delle matricole ma non fa in tempo ad alzarsi che tre ragazze gli circondano il banco. Il castano si volta ad osservarle e subito vede gli sguardi titubanti che si lanciano a vicenda, poi una si fa avanti, <<Ciao, Felix vero?>> ci prova ma quella a destra la interrompe <<Ti va di fare il progetto insieme?>>
La ragazza in centro le parla sopra <<Non scherziamo, sono un ottima grafica, ho fatto informatica al liceo>>
E Felix non resta lì ad ascoltare, il suo lato estero esce fuori e dimenticano l’educazione si alza mettendosi lo zaino in spalla, uscendo dall’aula. Le tre restano lì impalate, poi dopo aver mormorato <<Che modi>> iniziano a litigare tra di loro dandosi le colpe del suo comportamento.
In realtà mentre Felix vaga per la scuola in cerca del prossimo corso si ritrova qualche messaggio da parte di alcune ragazze del gruppo matricole, tutte chiedono la stessa cosa dicendosi brave grafiche ma a lui piacerebbe trovare una brava teorica… la grafica può anche farsela. Storcendo il naso si siede alla prossima lezione e scrolla i messaggi non vedendo nessun motivo per accettare, forse quando avrà la proposta di un ragazzo sì, o magari gliela può mandare lui.
Nel mentre sul gruppo delle matricole tutti decidono di scrivere le proprie doti e in cosa sono più bravi nei lavori di gruppo ma sono un sacco, così si decide di fare un altro gruppo tra qualche giorno per chi è rimasto senza partner.
Sospirando ritira il cellulare dando attenzione alla lezione.
Quel giorno torna a casa prima di pranzo, Minho non è venuto e Jeongin a sua volta ha detto di non volersi fermare in mensa perciò non ha avuto voglia di disturbare Chan e decide di andare in un negozio lì vicino per prendersi del ramen veloce.
In realtà mentre cammina per la breve salita che da all’edificio dove abita una macchina di sua conoscenza ferma al suo fianco, suonando il clacson Chan abbassa il finestrino.
<<Ehi>> lo appella corrucciato <<Non pranzi a scuola?>> domanda subito.
Felix nega, avvicinandosi alla macchina appoggia le braccia sul finestrino abbassato, <<No, i ragazzi non ci sono e ho da preparare un progetto. Tu dove vai?>> chiede guardingo e il riccio pensa a che scusa inventarsi.
In realtà ha pensato che forse sta stressando troppo Seungmin e parlarne con Bin non se ne parla, non è uno romantico mentre Jisung lo è sin troppo. Così dato che non vede Hyunjin da un po’ perché non chiedergli consiglio per l’appuntamento di sabato… non che non sappia organizzarsi ma non sa cosa si aspetta Felix, insomma lui è disposto a tutto ma non vuole esagerare.
Okay ora che ci pensa chiedere al proprio ex con il quale ha avuto qualche appuntamento dove portare Felix a cena è una stronzata… perché non ci ha pensato prima? Però Hyunjin sembrava felice.
<<Chan?>> Felix gli tira una guancia risvegliandolo e lui sbatte gli occhi <<A-ah, uhm, esco a pranzo. Con Hyunjin…>> ammette decidendo di non dire scemenze.
Subito si accorge di come il minore aggrotta un po’ le sopracciglia, vede il suo sguardo spostarsi per il suo viso e infine come si morde le labbra soffiando un <<Oh>> confuso.
Chan gli legge quasi nella mente quando non sente nessun’altra domanda, capisce che vorrebbe chiedergli a fare cosa ma al tempo stesso desidera fidarsi.
<<E’ solo perché non ci vediamo da un po’ e non riesce ancora a risolvere con Seungmin>>
Felix non si trattiene <<Allora non sarebbe stato meglio che ci fosse stato anche Seungmin? Per risolvere subito>> dice e Chan si morde le labbra <<Be’ sì… ma Min deve studiare per un esame e ha dei corsi adesso. Quindi Hyunjin preferiva chiedermi e poi parlarne solo con lui, sai>>
Il ricciolino si apre in un piccolo sorriso forzato, <<Certo. Perchè abbiamo detto che Seungmin non è gay>> ribatte, in relazione al fatto che Hyunjin voglia parlare da solo con Seungmin quasi ci fosse chissà che da dirgli.
Chan non capisce del tutto la frase e pensa ad altro da dire ma Felix si stacca dall’auto, <<Okay, divertiti>>, di nuovo alza la mano e sorride chiudendo gli occhi come di solito non fa.
Per il castano è palese che sia tutto finto ma sospirando lo saluta ripartendo. Ha pur sempre un orario…
Felix entra in casa sentendosi innervosito. Ma quella reazione non gli piace perciò ripetendosi di darsi una calmata inizia a prepararsi i noodle, guardando sul gruppo delle matricole qualcuno che possa andargli bene.
Nel mentre Chan arriva alla tavola calda dove Hyunjin gli ha detto di andare, poiché più vicina al suo posto di lavoro, infatti il corvino arriva in ritardo di qualche minuto sembrando arruffato dal vento freddo che tira fuori.
<<Scusa, eccomi>> lo saluta sedendoglisi di fronte. Chan scruta divertito il basco che gli tiene indietro la frangia e non può fare a meno di pensare che sia carino mentre il corvino si toglie il cappotto e sospira al calduccio che fa lì dentro.
<<Allora, come va?>> chiede poi.
Chan annuisce <<Bene. Tra poco ricominciano dure sessioni ma per ora bene. Sto cercando di organizzare questo appuntamento, sai>> gli ricorda e Hyunjin annuisce <<Però non so come. In realtà solo venendo qui mi sono chiesto se ti avrebbe dato fastidio>> ammette.
Il corvino nega <<Nah, è okay, mi fa piacere. Felix è il sogno che pensavi fosse?>> chiede poi e Chan sorride sfregandosi il capo, imbarazzato nel ricordare del suo “grande amore”.
<<Sì. Sì lo è, senza dubbio. E’... non so come spiegarlo, per lui forse alcune cose sono ancora strane ma per me è tutto perfetto, è come se fosse davvero la mia anima gemella, Jisung la pensa così>> mormora e Hyunjin sorride più in una smorfia.
Non è che non gli piaccia sentir parlare di Chan e Felix, è che puntualmente qualsiasi cosa esca da Jisung non la può sentire.
<<Comunque, a che appuntamento pensavi?>>
<<Non lo so, vorrei fosse qualcosa di semplice e non troppo ma al tempo stesso decente? Uhm, quello che facevamo noi due era carino>>
Hyunjin appoggia il viso sulla mano <<Uscire a passeggiare?>> domanda sfogliando il menu e Chan si morde le labbra.
Se dev’essere sincero non lo vede al suo meglio…
<<Sì anche… a che pensi?>> gli chiede quindi e Hyunjin sospira abbandonando il menu.
<<E’ che>> inizia mordendosi il labbro un paio di volte <<Non riesco ad andare oltre. Vorrei non stare a sentire quella voce che mi ripete quanto io voglia un appuntamento ma è sempre lì>> lamenta e Chan inarca un sopracciglio, <<Scusa?>>, non crede di aver capito.
<<Dico: ho fatto sesso occasionale e mi è piaciuto, non voglio una relazione, voglio divertirmi ma non ne sono in grado perché sono sensibile e ho dei sentimenti e questa cosa mi frega. Quindi per timore lascio perdere tutto ma rimane quel puntino fisso del volere la stessa cosa che vuoi tu con Felix immagino>> cerca di spiegargli.
Si osservano qualche secondo, Chan si chiede più cose insieme e alla fine domanda la più ovvia, <<Uhm, stiamo anche parlando di Changbin per caso?>>
Hyunjin sospira appoggiandosi alla sedia sembrando triste, <<Ne parlerei con Seun ma non mi fila…>> brontola.
Vengono interrotti dal cameriere e ordinano velocemente per tornare al discorso. Chan si sporge verso di lui, <<Vuoi rivedere Bin?>> domanda e il corvino si lecca le labbra, <<Non lo so. Vorrei trovare qualcuno che mi dia quello che voglio a livello sessuale senza impegnarmi ma è disfunzionale perchè già dopo tre volte proverei qualcosa e mi irrita pensarlo, avevo detto a Seungmin che non sarebbe stato così e invece…>> sbuffa <<Io non sono uno che va in discoteca a cercarseli, capisci? Come faccio>>
Il riccio non pensa di aver capito, <<Stai dicendo che sei in astinenza?>> farfuglia a bassa voce.
Hyunjin giocherella con i propri anelli <<Credo di sì… però torniamo a parlare dell’appuntamento>>
<<No, alla fine opterò per una cena semplice, qualcosa in un ristorante qua vicino, parliamo di te>> prova a dire l’altro ma il corvino cambia ancora idea <<Lo sai che se facessi qualcosa in un posto intimo potresti mettere dei fiori? Tipo non so, un gazebo…>>
<<Questo è esattamente ciò che avrebbe detto Jisung, non penso Felix lo voglia>>
E con quelle parole Hyunjin si ricuce la bocca.
<<Dicevamo sulle tue astinenze?>> richiede Chan dopo che gli vengono servite le birre.
<<Oh, non voglio parlarne. Non so nemmeno io che penso a riguardo>>
<<Ma vorresti richiedere a Changbin?>>
<<Non lo so, forse? Probabilmente sì>> Hyunjin sorride <<Lo so che tu non ci sei mai stato ma credimi, è davvero giusto che si vanti come fa>> e al riccio bastano quelle parole per fare una smorfia.
<<Manco fosse il dio del sesso…>> brontola.
Hyunjin ride <<Bè non è male>> farfuglia nel bicchiere <<Ma è anche un ragazzo da una botta e via e io->>
<<E tu anche vuoi esserlo, no? Che problema c’è, rifatelo. O chiedigli come cercare chi vuoi>>
<<O accompagnami in discoteca>> di colpo il corvino gli fa gli occhioni e Chan ride <<Cosa? No. No, no, non sono il tipo>>
<<E chi lo è?>>
<<Jisung>>
Hyunjin mugola alzando gli occhi al cielo <<Oh per favore>>
<<No dico sul serio. A Min non piace il casino, di solito io non bevo, Bin è festaiolo un sacco ma non lo vuoi e ora che ci penso, da ciò che dice Felix anche lui è parecchio da feste. A Sidney scommetto che avrà fatto un sacco di baldoria…>> Chan inizia a ragionare da solo e non si accorge dell’espressione dell’altro, più che restia.
<<Io, Felix o Jisung? Chan, sei fatto?>>
Il riccio s’illumina <<Aigoo, che trio!>> ride prendendolo in giro <<Per me è perfetto>>
<<Certo, ci stiamo sui coglioni tutti e tre ma ovviamente>>
<<Dai, pensaci. Basta che convinciamo Jisung, Felix dirà di sì perchè glielo sto chiedendo e->>
<<E alt. Tu davvero vuoi mandare Felix e Jisung, fidanzati ma tendenti all’alcool, in una discoteca da soli a rimorchiare per me? In più io non sono convincibile, non ci tengo né a stare con Han che sicuro dirà qualcosa di strano né con il tuo ragazzo che mi guarda male da tipo sempre>> mette in chiaro e Chan sospira.
Vengono interrotti ancora dall’arrivo dei piatti e questa volta si concentrano di più sull’appuntamento, cercano su internet un ristorante carino che possa essere un po’ romantico ma non da vestirsi troppo eleganti, dovranno pur sempre andare al cinema poi.
Trovano una cosa carina e subito dopo Chan riattacca a dire che parlerà con Felix e poi con Jisung per chiedergli di fargli questo favore perché non è possibile che si stiano così tanto sulle palle.
Devono risolverla per amor del signore.
E magari chissà… potrebbe scambiare due chiacchiere anche con Changbin.
Tornando a casa Chan fa che dirigersi da Felix e a sentire bussare alla porta il ricciolino blocca la matita sul quaderno, alzando lo sguardo dai fogli.
Ah, dopo quasi tre ore il ragazzo è tornato dal suo pranzo amichevole? E’ ciò che pensa mentre si alza per andare ad aprire.
Chan gli appare con il viso affondato nel collo alto della giacca, il berretto fino alle sopracciglia come sempre e gli occhietti scuri titubanti, <<Ciao>> miagola come un gattino randagio in cerca di coccole.
Felix non può fare a meno di sorridere e apre la porta lasciandolo entrare. Il riccio cammina come un pupazzo, si toglie le scarpe e poi lascia la giacca dove gli dice Felix, ma non il berretto, tenendoselo.
Il castano torna in camera sedendosi alla scrivania dove stava studiando, <<Allora? Com’è andata? Faranno pace dopo quasi un mese da capodanno?>> ironizza Felix.
Chan si morde il sorriso, consapevole che non ci creda alla balla, e si siede sul letto, <<In realtà ho scoperto un’altra cosa e volevo parlartene>>
Il minore si gira lasciando perdere ancora i libri, Chan batte vicino a sé sul letto e Felix si avvicina con la sedia, appoggiando solo i piedi sul materasso, <<Parla>> dice osservando sospetto la sua aria pianificatrice.
<<Hai presente che Hyunjin e Bin hanno fatto…ecco, ora Hyunjin vuole trovare altre scappatelle diciamo ma non è il tipo, non vuole chiedere a Bin perché sa che essendo sensibile proverebbe poi qualcosa e non vuole nemmeno scazzare ancor di più Seungmin>>, gli spiega piano e Felix sa che qualcosa non quadra, <<E quindi io ho detto perché non andare in discoteca>>
Il castano subito apre bocca non credendo alle proprie orecchie <<Tu e Hyunjin in discoteca?>> dice a tono più alto del solito. Chan nega subito, <<No, no, io e la discoteca siamo agli antipodi. Ma pensavo… quanti rave avrà mai fatto Felix a Sydney?>> la rigira e il suo sorriso dolce non scioglie Felix.
<<Una decina. E no, nemmeno se mi paghi>>
<<E se ti bacio?>>
<<Ah! Dovrai fare molto di più>> ridendosela Felix cerca di allontanarsi ma Chan gli afferra il piede con il quale si stava per spingere via e lo avvicina al bordo del letto.
La sedia sbatte contro il legno e il riccio sale a stringergli la caviglia, <<Posso fare tutto quello che vuoi>> inizia con tono basso, provocatorio e mellifluo.
Felix sorride incrociando le braccia al petto, vuole proprio vedere.
<<Ah sì? Anche resistere mentre io me ne sto da solo in discoteca a bere, con Hyunjin, che vuole scopare… ti fidi parecchio di me>> scherza e Chan corruga la fronte, <<Non dovrei?>> si ritrae confuso.
Subito il minore nega <<Sì che devi fidarti, ma che palle. Mi chiedi di fare una cosa un po’... non è che mi sta sulle palle ma capiscimi, stava con te, ero palesemente geloso e l’abbiamo capito, ha interrotto la mia scopata in montagna, parlava di me e te con Jeongin come se fossimo affari loro, mi ha detto che il problema tra me e te ero io. E’ un piccolo elenco di cose che potrebbero rendere quella serata spiacevole>>
<<E se invece andaste in un pub?>> propone Chan battendo sui suoi piedi e Felix lo guarda come se fosse scemo, <<Tu non mi ascolti, io non ci vado proprio>>
<<Ma nemmeno se convincessi Jisung?>>
A quelle parole Felix scoppia a ridere <<Oh! Buona fortuna! Facciamo così, quando lui dirà di sì lo farò anch’io>>
Chan mugola e lo tira di nuovo vicino quando cerca di scappare, <<Yaaah, ci sto provando>> infila le mani sotto i suoi polpacci e gli solletica il retro delle ginocchia facendolo squittire e arricciare sulla sedia. Lui sorride, <<Dimmi di sì adesso, fatti convincere>> mugola salendo poi lungo le sue cosce, approfittando della propria stretta per aprirgli le gambe ed infilarcisi in mezzo.
Felix si morde le labbra e non appena lui è abbastanza vicino gli abbassa il berretto sugli occhi spingendosi lontano con la sedia.
<<No!>> ripete.
Chan sbuffa ricadendo sul letto, <<Se convinco Jisung devi dire di sì>> lo punta rialzandosi il berretto su un occhio solo e Felix sogghigna, <<Andata>> gli concede e il riccio riabbassa il cappello tornando a riposare.

Wish You Can Love Me [Chanlix]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora