“ Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell'infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un padre. ”
S i g m u n d F r e u d
CAPITOLO 15.
E se fosse stata Yasmin ad andare in presidenza? Insieme a Tessa, probabilmente.
Oppure Zack e Roxanne. Non sono neanche sicura sia stato qualcuno della mia classe, ma bisogna pur avere un sospettato in modo che le indagini abbiano inizio.Sto evitando Ates da due giorni, partecipo il meno possibile alle sue lezioni. È imbarazzante parlargli, dopo quello che è successo in bagno.
Fortuna che non sono andata fino in fondo, avrei vomitato persino gli organi. Anzi, devo ringraziare le ragazze che mi hanno interrotta.Questo è un problema, però. La permanenza a scuola della Professoressa Torris è stata confermata. Dunque, Ates andrà via fra cinque giorni. E io ne ho già sprecati due, facendomi condizionare dal discorso di Yasmin. Non sono una bambina, semplicemente evito come la peste l'argomento del sesso.
Devo farmi coraggio, dimenticare quel che è successo e tornare a parlare con Ates. Potrei pentirmi di non averlo fatto, quando andrà via.
Ray, come ogni tardo pomeriggio, sorseggia la birra comprata al solito bar di fiducia. «Domani potrei portarti a comprare qualche vestito. Ti va?» propone.
Faccio in tempo a schivare una bambina che corre lungo il marciapiede, sta inseguendo un dente di leone. «Sì, sarebbe fantastico» esclamo. Effettivamente, non compro nuovi abiti da un po', perciò è meglio cogliere al volo l'occasione. Magari potrei fare colpo su qualcuno, cambiando il mio stile.
Schiocca la lingua. «Vorrà dire che domattina non andrai a scuola. È il mio giorno libero, avremo tutta la giornata per divertirci.»
Cosa? Non posso sprecare un altro giorno senza stare con Ates. E poi, anche se accettassi, non mi divertirei affatto, perché penserei a lui. «Ho un test importante, domani. Rimandiamo alla prossima settimana, okay?» Spero non ci rimanga male. D'altronde, non sto rifiutando la sua proposta, la sto semplicemente posticipando.
«Oh... va bene» borbotta. Si crea un attimo di silenzio, ed è davvero imbarazzante. Canticchio qualcosa, per evitare di sentirmi troppo a disagio. Ma forse sto solo peggiorando il tutto. «Sei diversa» dice, d'un tratto.
«In che senso?» chiedo.
Getta la birra nel primo cestino che gli capita di fianco, senza mai smettere di camminare. «Prima sembrava provassi qualcosa per me. Ne ero certo. Ora, improvvisamente, è tutto sparito. Magari hai conosciuto qualcuno più... interessante, per te?»
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ʙᴏʀɴ ᴛᴏᴏ ʟᴀᴛᴇ - A forbidden love story
ChickLit«Allora spero Lei non sia un insegnante, perché è l'ultimo a poter parlare di educazione.» Trattiene un sorriso. «La speranza è l'ultima a morire, no?» Che vuol dire? Non può lasciarmi così, nel mistero. Eppure se ne va, con testa alta e spalle larg...