“ Ci sono persone che
non finiscono mai di volersi bene,
semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide. ”J o h n n y D e p p
CAPITOLO 26.
Soffrire per qualcuno? Mai più.
Ci ha perso lui, non io. Avrebbe potuto evitare tutto questo, se solo avesse ragionato in maniera matura. Ha preferito prendere la strada peggiore, dunque, che vada a farsi fottere. Io ho smesso di stare male per gli altri. Era tutto troppo bello, per essere vero. Avrei dovuto aprire gli occhi, piuttosto che sognare.È da una settimana, o forse più, che non ci rivolgiamo la parola. O meglio, quando sono sola, lui cerca di attaccare bottone, chiedendomi come sto e cose del genere, io non rispondo. Perché, se aprissi bocca, lo insulterei e basta.
Se me ne avesse parlato prima, almeno, forse sarei rimasta con lui. Non mi avrebbe detto nulla, se non gli avessi fatto quella domanda su John.
E io che mi fidavo ciecamente di quel bastardo. Sapevo che avrei ricevuto una delusione, non poteva andare tutto liscio, non è mai così.Mi volto, con in mano il bicchiere bollente che contiene caffè. Scotta. Non riesco a reggero ancora per molto. Penso sia meglio avvicinarmi al tavolo dei collaboratori scolastici e poggiarlo lì.
Ma quando mi incammino verso quella direzione, ecco che vado a scontrarmi contro qualcuno. Data la mia sfortuna, dovevo aspettarmelo.
Il pavimento chiede pietà, e anche le mie scarpe bianche.Alzo lo sguardo.
No. Non ancora.
Confermo. Questa è una maledizione. «Non mi dispiace affatto» bofonchio.Noto che indossa la camicia che gli ho regalato. Un po' mi sento in colpa, dato che i soldi con cui è stata comprata sono miei. «Sei un disastro» mormora, osservando la macchia sull'addome. Ma non sembra mi stia rimproverando, lo dice quasi come fosse un complimento.
Mi mordo il labbro inferiore per nascondere un sorriso. «Te lo meriti» dico.
Sospira. «Parleremo quando ti passerà tutta questa frustrazione.»«Mai, perciò.» Come posso addolcirmi, dopo un simile fatto? «Dubito riuscirò a vederti come prima. Ai miei occhi sei solo un... killer, un sicario.» Temo da un momento all'altro, possa tirar fuori dalla giacca un coltello e ficcarmelo in gola. Mi riferisco sempre al coltello, che sia chiaro.
Mette le mani nelle tasche dei pantaloni, e io mi allontano di un passo, sobbalzando. Aggrotta la fronte. «Pensi che se volessi ucciderti, lo farei qui, a scuola, di fronte a tutti? Ti credevo più astuta, Joelie» sussurra.
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ʙᴏʀɴ ᴛᴏᴏ ʟᴀᴛᴇ - A forbidden love story
ChickLit«Allora spero Lei non sia un insegnante, perché è l'ultimo a poter parlare di educazione.» Trattiene un sorriso. «La speranza è l'ultima a morire, no?» Che vuol dire? Non può lasciarmi così, nel mistero. Eppure se ne va, con testa alta e spalle larg...