21. L'anima e il corpo

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“ Anime che si conoscono da sempre anche se non si conoscono e quando si conoscono per davvero si riconoscono

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“ Anime che si conoscono da sempre anche se non si conoscono e quando si conoscono per davvero si riconoscono. ”

F a b r i z i o   C a r a m a g n a

CAPITOLO 21.

«Joanne, perché non frequenti più le mie ore?» Il Professor Smith, col fiatone, mi ha rincorso per pormi questa domanda.

Sarebbe retorica, se solo fosse al corrente del suo essere... maniaco. Ho pensato all'aggettivo più carino da attribuirgli. «Semplicemente, non mi va. E, soprattutto, non amo particolarmente i suoi commenti» rispondo.

Dalla sua espressione, dubito si aspettasse gli dicessi questo. «Volevo solo aiutarti a dimagrire un po'. A quanto pare, non è apprezzato.»

«Sto bene così. Non ho bisogno di essere gradevole ai suoi occhi o a quelli degli altri, per piacermi.» L'ho detto sul serio? E lo penso fermamente. Che mi succede? Quasi non mi riconosco.

La sua risata esce come una sorta di sbuffo. «Come vuoi. I miei sono semplici consigli, sei libera di seguirli o meno. Ci vediamo in giro, allora» conclude.
Spero proprio di no. Avanza lungo il corridoio, fino a sparire.

Io cammino nella direzione opposta, verso la mia classe. La Torris odia chi arriva in ritardo, mi beccherò l'ennesima annotazione.
A quanto pare, anche Tecla è in ritardo e sta correndo al piano di sopra. Ci limitiamo a sorriderci, per non perdere tempo.

Ora sta ufficialmente insieme a Brad, e lui è stato rilasciato. Non ha commesso un reato così grave. Si è scoperto che il suo complice lo ha incastrato inventandosi cose che non ha mai fatto, lavandosene le mani.
Per fortuna, la polizia ha indagato meglio.

Quando mi fermo davanti alla classe, alzo lo sguardo verso l'orologio. È indietro, rispetto al mio. E, dai banchi ancora vuoti, deduco il problema sia del mio telefono. Ieri, modificando alcune impostazioni, l'ho impostato di mezz'ora indietro, e ho dimenticato di doverlo correggere.

Per la prima volta nella vita, sono in anticipo. Penso che meriterei un bell'applauso, se solo ci fosse qualcun altro nel gioire con me. Lo dirò a Max, non appena tornerò a casa.

Entro.
Di colpo, mi tremano le gambe.
«Ates» sussurro, incredula.
Chiudo la porta, impulsivamente.

Alza la testa dal libro di spagnolo che stava sfogliando. Incastra i suoi verdi occhi nei miei. Si alza dalla sedia, mette le mani nelle tasche dei pantaloni e si poggia contro il bordo della cattedra. «La Professoressa Torris è andata via, Joelie. È stato mostrato al Preside un video, ha visto come si comportava in classe e la maniera in cui rispondeva a voi alunni. Chi mi ha accusato, ha smentito tutto. Sono arrivato stanotte, in caso te lo stessi chiedendo» dice.

ʙᴏʀɴ ᴛᴏᴏ ʟᴀᴛᴇ - A forbidden love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora