“ Eravamo insieme,
tutto il resto
l'ho scordato. ”A l e s s a n d r o B e l l i
CAPITOLO 23.
Ovviamente, stamattina, tutti hanno chiesto ad Ates se avesse fatto a botte con qualcuno, se avesse fatto un incidente o se si fosse picchiato da solo perché non ha ancora ricevuto lo stipendio.
D'altronde, una ferita del genere è impossibile da non notare. E mi dispiace tanto.Per fortuna, è venerdì. Questo significa che io e Tecla abbiamo tutta la serata a nostra disposizione.
Rimette il telefono in tasca. «Anche Brad è uscito. Ha detto di essere insieme a un amico» mormora.«Magari lo incontreremo» ipotizzo.
Vorrei che Ates mi vedesse. Mi sento più carina del solito, ho indossato la mia maglietta preferita, quella rossa. Il colore rosso mi dona. Dunque, sono a tanto così da correre a casa sua e dirgli di affacciare dal balcone.
Mandargli una foto sarebbe troppo banale e imbarazzante. Non ci scriviamo mai, da quando è tornato a New York. Ed è meglio così, i nostri messaggi potrebbero capitare in mani sbagliate.Sospira. «Come va con Ates? Quando entra in classe, non faccio altro che pensare alla sua relazione segreta con un'alunna. E quell'alunna sei tu! Cioè, sembra così surreale, dovrebbero farci un film, non trovi?»
Trattengo una risata. «Va tutto bene. Ha dimostrato di tenerci persino ai colloqui, parlando con mio fratello.» A proposito, Max è riuscito a trovare il pelo nell'uovo in ciò che ha detto la professoressa di matematica. Da lunedì inizierà la mia settimana di tortura. Odio pulire. «Io... ammetto di avere un po' di paura, a volte penso di star facendo una cazzata, ma poi immagino come sarebbe la mia vita se non lo avessi mai incontrato, e la mia visione cambia.»
«E come pensi sarebbe, se non lo avessi incontrato?» chiede.
Faccio spallucce. «Sbiadita. Le foglie degli alberi non erano così verdi, prima di conoscere Ates» bofonchio.
Sorride sghembo e mi dà una leggera gomitata. «Ti abbiamo persa, Joelie. Sei proprio cotta» esclama.
Mi mordo il labbro inferiore. «Già. Credevo di essere sfortunata in amore, e invece...» Non sapevo il destino esistesse realmente. E invece, il mio era già segnato.«Potremmo fare un'uscita a quattro, un giorno. Brad conosce un ristorante fighissimo; i prezzi sono cari, ma si mangia molto bene. Mi ci porta tutti i sabati.»
Sono felice per lei e Brad, ma dubito Ates possa permettersi di cenare in un simile ristorante. Conoscendolo, non lascerebbe mai pagare me. E non ho alcuna intenzione di farlo sentire a disagio. «Ne riparliamo un'altra volta. Possibilmente, quando non sarò più sua alunna» dico con fare scherzoso.
«Hai ragione. Adesso sarebbe troppo rischioso, e lui non sa che io so.»
Schiocco la lingua. «Esatto» rispondo.Tecla socchiude le palpebre, concentrandosi su due persone che stanno venendo verso di noi. «È Brad, col suo amico» pronuncia con aria sicura.
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ʙᴏʀɴ ᴛᴏᴏ ʟᴀᴛᴇ - A forbidden love story
ChickLit«Allora spero Lei non sia un insegnante, perché è l'ultimo a poter parlare di educazione.» Trattiene un sorriso. «La speranza è l'ultima a morire, no?» Che vuol dire? Non può lasciarmi così, nel mistero. Eppure se ne va, con testa alta e spalle larg...