35. Non siamo noi, è solo il momento ad essere sbagliato

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“ Solo perché nessun altro può guarirti o lavorare su te stesso al tuo posto, non significa che tu possa o debba farlo da solo

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“ Solo perché nessun altro può guarirti o lavorare su te stesso al tuo posto, non significa che tu possa o debba farlo da solo. ”

L i s a    O l i v e r a

CAPITOLO 35.

«Cos'hai, Joe? È da mezz'ora che giochi col cibo nel piatto» commenta Tecla.

Ero persa fra i miei pensieri, tanto che ho dimenticato di essere nella mensa. Ho iniziato a frequentarla e devo ammettere di essere fiera di me, avevo giurato di non mangiare più qui.
Penso ad Ates. È assente da un po', vorrei mandargli un messaggio, ma io e lui non stiamo insieme. Gli ho chiesto di comportarsi da professore, automaticamente io devo comportarmi da alunna. Sarebbe incoerente chiedergli se sta bene, tramite una chat.

Mastico il primo pezzo di carne bianca che ho tagliato. «Ultimamente sto avendo solo brutte giornate» dico, dopo aver mandato giù il boccone.

«Come mai?»
«Be', io e Ates abbiamo chiuso, non lo vedo da giorni e mio padre è tornato a New York» confesso.

Aggrotta la fronte. «Tuo padre è così male?»
«Lui è il male» preciso.

Invece di porre ulteriori domande, le sfugge una leggera risata.
La guardo con aria interrogativa. «Che hai da ridere?» chiedo. Devo ammettere che avere un padre diabolico provoca risate isteriche anche a me.

Finisce di masticare. «Sei innamorata persa, Joelie. Mentre parlavi con me, senza accorgertene, hai scritto "Ates" sul piatto, col ketchup.»

Oh. È vero, l'ho fatto. Come ho potuto non rendermene conto? Insomma, le braccia sono muscoli volontari. Eppure è come se il mio polso si fosse mosso da solo. «Mi manca. Lo amo. E non riesco a vedere il mio futuro con un altro uomo. O da sola, o con lui.» Ho deciso. Nessuno potrà mai prendere il suo posto.

«È strano sentirti parlare in questo modo del professore di spagnolo» dice. «Le possibilità che il tuo amore per lui potesse essere ricambiato erano pari a zero. Sei stata l'eccezione, Joe! Se le altre potessero saperlo, morirebbero d'invidia.»

«Invidia? È un rapporto complicato, il nostro. Ates è l'uomo perfetto, ma la situazione in cui ci troviamo un po' meno. Sto esaurendo. Stamattina mi è addirittura spuntato un capello bianco» esclamo.

Sospira, posando la sua mano sulla mia. «Siete fatti l'uno per l'altra, e neppure te ne rendi conto. Forse lui è bravo nel nascondere i suoi sentimenti, quando siete a scuola. Ma io vedo come i suoi occhi cambiano totalmente, non appena si impuntano nei tuoi. La stessa cosa vale anche per te. È impensabile che un sentimento come il vostro possa non avere futuro. Si sistemerà tutto, vedrai.»

ʙᴏʀɴ ᴛᴏᴏ ʟᴀᴛᴇ - A forbidden love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora