“ È troppo grande la città
per due che come noi
non sperano, però
si stan cercando. ”L u c i o B a t t i s t i
CAPITOLO 16.
Questo è il penultimo giorno.
Poi andrà via.
A scuola non trovo mai il tempo di parlargli, ci scambiamo solo qualche sguardo, qualche sorriso, e basta.Mi sento così triste nel pensarci. Gli voglio bene, davvero. In classe mi viene da piangere, se penso che a breve sarà talmente lontano da me, che non potrò raggiungerlo neanche in auto.
Max non mi accompagnerebbe mai fino a Seattle, sarebbe troppo stancante. E io non sopporterei condividere per più di quaranta ore il mio spazio con lui.Oggi ho provato a rendermi più presentabile. Mi sono piastrata i capelli, ho usato un trucco più evidente, e non da ragazzina. E ho infilato una maglietta nera, un po' scollata, nei jeans attillati.
Dovrebbe andare bene, spero.
Poggio lo zaino a terra e mi siedo al mio posto. «Buongiorno» esclamo.
Darla tossisce, aggrottando la fronte. «Quanti litri di profumo ti sei messa?» domanda, infastidita dall'odore.«Be',» ci penso su, «abbastanza. Cosa ne pensi del mio nuovo look?» chiedo.
Un parere esterno mi servirebbe proprio. «Bello. Ma non è un po' troppo? Insomma, siamo a scuola, non in una discoteca per over trenta.»Ha ragione. Però è proprio su un over trenta che devo fare colpo. Quindi direi che è perfetto, se Darla la pensa così. «Sembro più grande?» Voglio essere certa di aver intuito bene.
Annuisce. «Mooolto più grande» risponde.
Suona la campanella, e la classe si riempie in meno di un minuto.Logan, il ragazzo che siede sempre in ultima fila, vicino alla finestra, mi lancia una pallina di carta.
Lo guardo, voltandomi, con aria interrogativa. Mima un "ti va di uscire, stasera?" con la bocca, senza dire nulla ad alta voce.Lancio un'occhiata a Darla, per avere un consiglio. Lei si stringe nelle spalle. «Prova. In caso dovesse essere noioso o troppo euforico, gira i tacchi e torna a casa» dice.
Torno a concentrarmi su Logan. Non è il mio tipo, a dir la verità. È biondo, ha le lentiggini e gli occhi color nocciola.
Il tipico "cattivo ragazzo" presente in ogni classe. Ma non so dir di no, è più forte di me. Quindi, alla fine, accetto.
Se ci sarà da bere, rifiuterò. Così, non rischierò di rovinarmi la reputazione com'è successo durante quella sera.
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ʙᴏʀɴ ᴛᴏᴏ ʟᴀᴛᴇ - A forbidden love story
ChickLit«Allora spero Lei non sia un insegnante, perché è l'ultimo a poter parlare di educazione.» Trattiene un sorriso. «La speranza è l'ultima a morire, no?» Che vuol dire? Non può lasciarmi così, nel mistero. Eppure se ne va, con testa alta e spalle larg...