Capitolo 5

6.9K 335 10
                                    

"Quindi? Che t'ha detto il preside?" mi domanda Jason mentre ci sediamo per le scale.
"Che devo imparare a essere più rispettosa,... ma il professore peró puó insultarmi, ovvio!"
Lui ride e fa:"Potevi anche peró."
"Gne gne gne..." lo schernisco io.
"Ehi Douglas!" mi chiama James mentre si avvicina.
"Ciao..." borbotto io.
Jason lo saluta con un cenno del capo e James ricambia.
"Allora, come facciamo per chimica? Non so un bel niente." mi avvisa James.
"Ma se hai dei voti fantastici!" gli rispondo io.
"É facile, ho Sidney vicino. Lui sa tutto e io copio, tanto il professore é così distratto a guardare voi ragazze che non si accorge di niente."
Io sgrano gli occhi:"Cheeee? Ci guardaaaa?"
Lui annuisce.
"E non poco." aggiunge Jason.
"Ma non te ne sei mai accorta?" mi domanda James.
Scuoto la testa:"In media nelle suo ore ascolto la musica di nascosto, guardo fuori dalla finestra, dormo e vado in bagno."
Entrambi scoppiano a ridere.
D'un tratto spunta fuori Ingrid, quella lì secondo me origlia le conversazioni...
"Io me la cavo in chimica, potremo vederci per studiare, così magari capite qualcosa anche voi."
Io e James ci guardiamo un attimo e poi lui alza le spalle:"Si puó fare."
"Perfetto! Alle quattro di questo pomeriggio alla biblioteca qui di fronte a scuola, va bene?"
Io e James annuiamo e lei se ne va.
"Quella secondo me ci stalckera e origlia le conversazioni..." sussurro io ed entrambi scoppiano a ridere.
"Splendore, non sei contenta?" mi domanda Jason.
Io lo guardo male e lui mi fa l'occhiolino.
"Ci vediamo Douglas!" dice James, ma prima che si allontani lo chiamo.
"Sai, ho un nome!" gli urlo poi.
Lui sorride:"Lo so che hai un nome, ma non so qual'é."
"Amber." risponde Jason visto che io sono rimasta a bocca aperta.
James se ne va e Jason mi chiede se va tutto bene.
"Pensavo sapesse il mio nome!"
Lui ride:"Beh, secondo me fino a ieri sera siamo stati solo Douglas e Petterson. Non abbiamo mai parlato con lui."
"Si, ma almeno poteva chiedermelo!"
Lui scoppia a ridere e la campanella di fine intervallo suona.

Cammino verso la biblioteca e all'improvviso sento Ingrid che mi chiama. Mentre mi volto per guardarla inciampo nel gradino del marciapiede e cado, per fortuna le mie mani agiscono in modo incondizionato e attutiscono il colpo.
Intanto sento Ingrid che si avvicina ridendo come un ebete.
Mi giro sulla schiena e mi metto a sedere, poi vedo che c'é anche James e che sta ridendo come un deficente.
"Non conosco una persona più imbranata di te!" esclama Ingrid.
James si china vicino a me e io borbotto:"Non conosco ragazza più troia di te."
Ingrid ride così forte che non mi sente e James ricomincia a ridere, ma stavolta per quello che ho detto. Quando ritorna "serio" mi prende le mani:"Ah peró, che bella sbucciatura."
Guardo anch'io le mie mani e vedo che sanguinano un pó.
James mi afferra i gomiti e mi aiuta a rialzarmi. Entriamo in biblioteca e io vado in bagno a sciacquarmi le mani. L'acqua brucia.
Prendo della carta e la tengo premuta sui tagli finché non smettono di sanguinare.
Esco dal bagno e con lo sguardo cerco James e Ingrid. Li vedo seduti ad un tavolo. Lei sta parlando e lui sembra un pò seccato. Non c'é da meravigliarsi, Ingrid é veramente fastidiosa.
Li raggiungo e mi siedo vicina ad Ingrid.
"Amber, tutto bene? O sei caduta ancora?" mi domanda ridendo.
"Sai quando dicono che una o apre i libri o le gambe? Beh, tu sei un caso a parte, apri tutti e due."
James a quel punto scoppia a ridere e Ingrid diventa rossa dalla rabbia. Io invece probabilmente in faccia ho stampato un sorriso strafottente.
La bibliotecaria viene da noi e dice lentamente e a bassa voce:"Potete per favore fare silenzio? State disturbando."
James lentamente smette di ridere e si scusa con la bibliotecaria. Lei ci guarda male e poi se ne va.
"Gatta morta..." mi sussurra Ingrid. Ha la voce acida, piena di veleno.
"Chi? Io? Ora capisco, a casa tua non ci sono specchi, per questo non ti sei mai vista."
James cerca di trattenere una risata, ma inutilmente e Ingrid spalanca la bocca.
"Me ne vado, e io che vi volevo aiutare!" fa per alzarsi ma io le dico:"No cara, tu sei venuta sono perché 'ami' James e volevi il mio aiuto. Ma sai una cosa? Il mio aiuto col cazzo che te lo dó, arrivederci."
Mi alzo ed esco dalla biblioteca a passo veloce.
Ingrid mi insegue e urla:"Sei solo una puttana invidiosa, guarda che lo so che sei invidiosa perché anche a te piace James!"
Mi giro di scatto:"No cara, ti sbagli."
James ci raggiunge e dice:"A quanto pare niente piú chimica..."
Ingrid é di fronte a me e mi punta il dito in faccia:"Sei invidiosa perché io sono bella, intelligente e simpatica e tu no."
"Lo so di non essere bella, di non essere intelligente e di non essere simpatica, ma almeno ho il coraggio di ammetterlo. Almeno non sono cagna."
Mi volto e mi allontano velocemente.
Sono consapevole di come sono fatta e sentirmelo dire, nonostante tutto, mi ferisce.
Delle lacrime mi rigano il viso, ma non mi prendo nemmeno la briga di asciugarle. Voglio solo andarmene, voglio solo tornarmene a casa.
*----*
Voglio sapere la vostra opinione, quindi mi raccomando, commentate!❤❤❤

È difficile ma non impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora