Capitolo 6

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Sono quasi arrivata a casa ma mentre cammino inciampo nei miei stessi piedi e cado. Si, devo ammetterlo, sono particolarmente goffa. Le ginocchia mi fanno male per la botta e le mani hanno ripreso a sanguinare. Mi alzo in piedi con le lacrime agli occhi.
"Douglas, nom nasconderti dalle persone, non nascondere le tue debolezze..."
Questa voce, mi volto e mi trovo faccia a faccia con James. Mi ha seguita...
Mi asciugo le guance e gli occhi e assumo un'espressione vuota. Dopo poco distolgo lo sguardo dai suoi occhi e inizio a osservare un punto indistinto sulla mia mano destra.
Mi mette la mano destra e mi fa alzare la testa. Mi guarda negli occhi, e anch'io lo guardo negli occhi.
"Guarda che ho capito quali sono le tue debolezze, ho capito come ti senti." dice con un piccolo sorriso.
Dal tono di voce capisco che non mente.
Mi allontano lentamente da lui e poi scappo. Devi raggiungere in fretta casa mia, devo nascondermi da lui.

Arrivo a scuola in ritardo, come al solito, e dopo la ramanzina della professoressa appoggio la testa sul banco e incrocio le braccia sul banco.
Non sto bene, ho paura. Paura di James. Cosa sa veramente lui di me? L'unica persona a conoscermi veramente fino in fondo é Jason, e non mi tradirebbe mai.
Alla dine dell'ora Isabel viene da me raggiante:"Amber Douglas, hai fatto colpo! Mio fratello non fa altro che parlare di te e continua a farmi domande! Sai, di solito l'unica donna a cui pensa sono io e invece ora..."
Mi fa un espressione maliziosa ma io sono così shockata che non riesco nemmeno a fingere un sorriso.
Non so come fa, ma mi legge nel pensiero:"A te lui non interessa..."
Sospira e poi mi appoggia una mano sulla spalla e sorride tristemente:"A te piace Jason, no?"
"Cosa? No! A me non piace nessuno, almeno non in QUEL modo." ed é la verità.
"Appunto, a te piacciono tutti." dice Ingrdi avvicinandosi a noi.
"Puoi smetterla di ascoltare le conversazioni altrui?" le domando con tono indifferente, anche se vorrei prenderla a schiaffi.
All'improvviso arriva Jason:"Ciao Amber, ciao Isabel."
"Esisto!" esclama Ingrid.
"Non per me." risponde con tono neutrale Jason.
Isabel ridacchia leggermente e io guardo Ingrid e le dico:"Se te ne vai fai un favore a tutti."
Lei sbuffa e si allontana.
Jason mi guarda, é preoccupato. Ma anch'io sono preoccupata, sto cedendo. Sto crollando. É già successo una volta e per più di un anno sono rimasta fragile e indifesa.
Non voglio più provare quella fragilità, quella vulnerabilità. Io voglio e devo essere forte.
"Jason... potremmo parlare, in privato?"
Jason mi guarda e io sorrido. Lui é da più di un anno che é innamorato di Isabel e ora lei sembra ricambiare qualcosa.
Io intanto ne approfitto per andare in bagno.
Faccio scorrere l'acqua fredda del lavandino per qualche secondo, poi ci metto sotto le mani a coppa e mi butto l'acqua in faccia.
Mi devo riprendere. Devo tornare indietro prima che sia troppo tardi, non devo cedere ai ricordi.
"Ehi."
Mi volto velocemente verso la porta e, appoggiato sullo stipite, c'é lui. James.
"Ehi." dico a bassa voce.
"Come stai?"
"Bene."
"Come stai?"
"Bene." ripeto un pò seccata.
"Come stai VERAMENTE?" mi domanda con dolcezza e schiarendo bene l'ultima parola.
Non rispondo e dandogli una spallata esco dal bagno.
Lui mi segue e silenziosamente torniamo in classe.

"Hei principessa, ti vedo un pó giù di morale... che hai?" mi domanda Jason mentre usciamo da scuola.
"James, non so come fa, ma capisce. Capisce certe cose di me e... e..."
"E ti senti vulnerabile." mi dice cingendomi le spalle con un braccio. Appoggio la testa sulla sua spalla:"Si, e poi oggi ho anche un brutto presentimento..."
Raggiungiamo la macchina e lui mi apre la portiera. Mentre fa il giro della macchina io getto lo zaino nei sedili posteriori e quando sale lui fa lo stesso. Poi mette in moto.
Quando accosta a casa mia mi apre la portiera e mi passa lo zaino.
"Vuoi che rimanga con te?" mi dimanda.
Vorrei, ma non sono così egoista, so che ha da fare.
"Non devi mica uscire con Isabel?"
"Posso posticipare."
"Se lo fai mi autorizzi a prenderti a botte. Guarda che so cosa provi per Isabel, quindi vai. Non sprecare questa opportunità."
Lui mi sorride, poi mi da un bacio sulla guancia e se ne va.
Entro in casa e salgo le scale di corsa.
Dopo poco mia mamma bussa in camera mia.
"Ciao tesoro, volevo chiederti un favore, potresti fare meni casino possibile? Tuo padre é tornato e sta riposando." mi dice lei con un leggero sorriso.
La osservo. Non sta scherzando.
"E tu lo hai fatto entrare?!?!"
"Certo, e ora abbassa la voce..." dice uscendo da camera mia.
Non ci posso credere... Prendo lo zaino e butto tutti i libri di scuola sul letto. Prendo dei vestiti e li metto dentro lo zaino, poi prendo il caricabatterie e gli auricolari. Mentra vado in cucina ho già le lacrime agli occhi. Perché? Perché é tornato? Perché lei lo ha fatto entrare?
Prendo una bottiglia d'acqua e del cibo, lo metto dentro lo zaino e vado verso l'uscita. Apro la porta e sento la voce di mia madre che mi domanda in un sussurro:"Dove vai?"
"Da Jason." rispondo senza nemmeno girarmi e uscendo.
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Che ne dite?❤

È difficile ma non impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora